Libro Vagabondo: La letteratura di viaggio deve viaggiare nella rete

Autori

  • NIcola Bottiglieri Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-7680/3002

Abstract

Gli antichi reporter viaggiavano a piedi, a cavallo, in carrozza, poi con l’invenzione del
motore a scoppio usarono il treno, la nave, l’automobile, infine l’aereo. A ben vedere,
ad ogni mezzo di locomozione ha corrisposto una diversa tecnica di scrittura: la penna,
il telegrafo, la telescrivente ed oggi, grazie ad Internet, la mail. Domani avremo
l’ologramma, quando la figura e le parole del reporter arriveranno insieme a casa del
lettore. Al quale racconterà di persona quello che ha visto, anche se il suo corpo è
lontano mille miglia dalla casa dove appare. Oggi in Italia non siamo arrivati a tanto,
ma ci siamo molto vicini. Infatti, cos’è YouTube che permette di familiarizzare con un
luogo prima di conoscerlo e Google Earth che te lo fa vedere dall’alto prima d’arrivarci,
come faceva Giove con i guerrieri greci sotto le mura di Troia? A cosa servono Google
Maps, il telefonino, Facebook, il GPS, il very chip, ecc. ecc.? Strumenti che permettono
di vedere oltre l’orizzonte, di andare lontano portandoti la casa appresso, di non farti
perdere nelle strade del mondo, vincere l’angoscia del vuoto, in definitiva essere
capaci di trasformare ogni viaggiatore in turista. Oggi con le tecnologie legate alla
comunicazione, mentre avanziamo in qualsiasi punto della terra, possiamo sapere
tutto quello che sta succedendo alle nostre spalle, a casa nostra. Anzi possiamo essere
localizzati in ogni momento, proprio come fa Dio con i suoi figli reietti.

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Pubblicato

2013-05-26

Come citare

Bottiglieri, NIcola. 2013. «Libro Vagabondo: La Letteratura Di Viaggio Deve Viaggiare Nella Rete». Altre Modernità, n. 9 (maggio):192-98. https://doi.org/10.13130/2035-7680/3002.

Fascicolo

Sezione

I Creativi Hacedores Les Créatifs The Creative