Il cinema di Pasolini e la morte: tra complesso della mummia e sindrome di Frankenstein

Autori

  • Tomaso Subini Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2035-7680/690

Parole chiave:

Pasolini, Bazin, religione, morte, performance

Abstract

Cinema's ability to defeat death by stopping the run of time is written inside its own statute. Confiding on this capacity, Pasolini devotes his filmic work to the theme of death (interrogated through Christ's myth) and elaborates a linguistic theory (strictly linked to the performative aspects of his artistic work) to give an explanation of death through a filmic metaphor.
 

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Biografia autore

Tomaso Subini, Università degli Studi di Milano

Tomaso Subini è professore aggregato presso l'Università degli Studi di Milano dove insegna Storia e critica del cinema. Si occupa prevalentemente di rappresentazione del religioso: ha studiato i rapporti tra la Chiesa cattolica e il cinema neorealista e ha dedicato diversi lavori al cinema religioso di Roberto Rossellini e di Pier Paolo Pasolini. Tra le sue ultime pubblicazioni: La necessità di morire. Il cinema di Pier Paolo Pasolini e il sacro, EdS, Roma 2008 e Pier Paolo Pasolini. La ricotta, Lindau, Torino 2009.


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Pubblicato

2010-10-30

Come citare

Subini, Tomaso. 2010. «Il Cinema Di Pasolini E La Morte: Tra Complesso Della Mummia E Sindrome Di Frankenstein». Altre Modernità, n. 4 (ottobre):67-81. https://doi.org/10.13130/2035-7680/690.

Fascicolo

Sezione

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