L’intero irrequieto: sulla poligenesi dell’idea strutturale nel pensiero russo del primo Novecento

Autori

  • Stefania Sini Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" - Vercelli

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/586

Parole chiave:

Formalismo russo, Broder Christiansen, dominante, struttura, teleologia

Abstract

Si rintraccia la genesi del concetto di opera letteraria e artistica come struttura nel pensiero russo del primo Novecento, con attenzione privilegiata ai Formalisti dei quali si evidenziano molteplici letture filosofiche. Ci si sofferma in particolare sulla fortunata traduzione russa (1911) di Philosophie der Kunst del filosofo tedesco Broder Christiansen, scritto fondamentale per larga parte dell’estetica, della teoria della dell’arte e della letteratura russe del periodo. Di questo saggio si mette a fuoco la nozione di dominante, la quale otterrà ampia diffusione grazie soprattutto a Roman Jakobson. Del pensiero del grande linguista emerge la forte matrice teleologica, che pervade del resto l’idea di opera come intero propria di molti Formalisti. Si conclude con qualche rapido accenno all’immagine del dispositivo, oggetto di recenti discussioni in ambito francese.

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Pubblicato

22-06-2010

Come citare

Sini, S. (2010). L’intero irrequieto: sulla poligenesi dell’idea strutturale nel pensiero russo del primo Novecento. ENTHYMEMA, (1), 190–228. https://doi.org/10.13130/2037-2426/586

Fascicolo

Sezione

Saggi
Ricevuto 2010-06-22
Accettato 2010-06-22
Pubblicato 2010-06-22