Pietas, mitezza, felicità dello sguardo. Per un’etica debole della letteratura

Autori

  • Pino Menzio

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/6698

Parole chiave:

Filosofia della letteratura, etica della letteratura, pensiero debole

Abstract

Il pensiero debole si è caratterizzato sin dall’inizio per una marcata connotazione etica, che riguarda non solo le persone e l’ambiente, ma anche le cose. In termini più diretti (Vattimo, Rovatti) o in forma più mediata (Dal Lago) tale atteggiamento ha uno stretto rapporto con l’esperienza letteraria, che ne costituisce uno fra i principali punti di partenza. Ciò rende particolarmente agevole ri-applicare tali proposte etiche alla letteratura.

From the beginning, one of the most important features of Weak Thought is its pronounced ethical character, which concerns not only human beings and environment, but also things. In a direct way (Vattimo, Rovatti) or in a more mediate form (Dal Lago) this attitude has a close relationship with literary experience, which is one of its main starting points. It is thus very easy to re-apply these ethical propositions to literature.

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Pubblicato

09-01-2016

Come citare

Menzio, P. (2016). Pietas, mitezza, felicità dello sguardo. Per un’etica debole della letteratura. ENTHYMEMA, (13), 123–144. https://doi.org/10.13130/2037-2426/6698

Fascicolo

Sezione

Saggi
Ricevuto 2016-01-04
Accettato 2016-01-04
Pubblicato 2016-01-09