2024-03-29T01:18:43Z
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oai:ojs.riviste.unimi.it:article/754
2017-01-12T14:51:58Z
enthymema:TOL
nmb a2200000Iu 4500
"101221 2010 eng "
2037-2426
10.13130/2037-2426/754
doi
dc
Estimità/intimità: tra pulsioni e passioni dell'essere
Bottiroli, Giovanni
Università degli Studi di Bergamo
Per la cultura del Novecento, la nozione di «interiorità» non è una nozione ovvia. Al contrario: i pensatori più innovativi l’hanno messa radicalmente in discussione. Heidegger rifiuta l’idea di un soggetto incapsulato, che dovrebbe aprirsi al mondo esterno; Freud teorizza un soggetto diviso, definito da processi di identificazione, cioè da un rapporto costitutivo con l’alterità. Si può dunque sostenere che la nozione di interiorità è accettabile solo nella prospettiva (pre-freudiana) di un soggetto indiviso.
Secondo Lacan (Seminario VII), l’intimità del soggetto è abitata dall’estimità, cioè da un’esteriorità opaca che eccede ogni tentativo di padronanza e di trasparenza. Nell’estimità, nel dinamismo elastico delle pulsioni, dobbiamo probabilmente individuare la causa delle scissioni nel soggetto. Queste scissioni sono modi d’essere e modi di pensare. Il soggetto tenta di cucire le proprie lacerazioni, e coltiva il progetto impossibile di una coincidenza con se stesso; ma le pulsioni, e le passioni, lo trascinano oltre i propri confini.
Alcune opere di Tolstoj vengono qui utilizzate per esemplificare il rapporto tra i registri lacaniani (immaginario, simbolico, reale): rapporto di intreccio e di conflitto, possibilità di inclusione paradossale. L’amore si rivela una miscela instabile, eterogenea, anche nella sua forma media. Le forme estreme ripropongono la sudditanza a das Ding, la Cosa, l’esteriorità intima del soggetto.
Milano University Press
2010-12-24 19:55:41
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ENTHYMEMA; N. 2 (2010)
ita
Copyright (c) 2010 Giovanni Bottiroli
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2017-01-12T14:51:58Z
enthymema:TOL
nmb a2200000Iu 4500
"101222 2010 eng "
2037-2426
10.13130/2037-2426/771
doi
dc
La ricezione mediatica dell’uchod: The Death of Tolstoy di William Nickell
Illarionova, Elizaveta
Università degli Studi di Milano
Il libro
Recensiamo il saggio di William Nickell The Death of Tolstoy: Russia on the Eve, Astapovo Station, Cornell University Press, Ithaca - London, 2010.
Milano University Press
2010-12-24 19:55:41
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ENTHYMEMA; N. 2 (2010)
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Copyright (c) 2010 Elizaveta Illarionova
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2017-01-12T14:51:59Z
enthymema:TOL
nmb a2200000Iu 4500
"101222 2010 eng "
2037-2426
10.13130/2037-2426/776
doi
dc
Ol'ga Slivickaja, «L'uomo di Tolstoj» come unità dinamica
Illarionova, Elizaveta
Università degli Studi di Milano
L’articolo indaga l’antropologia letteraria di Tolstoj, che vede l’uomo come carattere stabile ma, in questa stabilità, anche soggetto a mutamenti. Utilizzando diversi concetti della critica letteraria e della psicanalisi (dalle idee di M. L. Gasparov sui due approcci alla letteratura, filosofico e filologico, all’immagine di S. Frank che paragona il subconscio umano a una profonda «miniera», dal concetto di «acte gratuit» di W. H. Auden a quello di «epifania» di J. Joyce e U. Eco) e soffermandosi sull’esempio dell’episodio di Guerra e pace di Pierre a Borodino, l’autrice mostra come lo scrittore sia capace di dotare i personaggi dei suoi grandi romanzi tanto di una psicologia della profondità, quanto di una psicologia dell’altezza.
Milano University Press
2010-12-24 19:55:41
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ENTHYMEMA; N. 2 (2010)
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Copyright (c) 2010 Elizaveta Illarionova
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2017-01-12T14:51:59Z
enthymema:TOL
nmb a2200000Iu 4500
"101222 2010 eng "
2037-2426
10.13130/2037-2426/778
doi
dc
Cosa fa vivere gli uomini? di Lev Tolstoj. Anatomia di un successo
Rebecchini, Damiano
Università degli Studi di Milano
In questo studio ricostruiamo la storia di un racconto poco noto di Lev Tolstoj, Che cosa fa vivere gli uomini? (1881). In quest’opera Tolstoj volle rappresentare alcuni elementi chiave della sua nuova visione etico-religiosa maturata nel corso degli anni ’70 dell’Ottocento. Lo scrittore, inoltre, si impegnò nel distribuirla tra i ceti popolari urbani e nelle campagne e, grazie ad un’efficace opera di diffusione, l’opera fu letta da milioni di lettori popolari. Nell’articolo analizziamo da una parte le strategie narrative ed editoriali messe in gioco da Tolstoj nel suo racconto per conquistare i nuovi lettori; dall’altra, le tattiche di appropriazione, di adattamento e di trasformazione del testo tolstoiano da parte dei suoi lettori popolari.
Milano University Press
2010-12-24 19:55:41
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ENTHYMEMA; N. 2 (2010)
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Copyright (c) 2010 Damiano Rebecchini
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2017-01-12T14:51:59Z
enthymema:TOL
nmb a2200000Iu 4500
"101222 2010 eng "
2037-2426
10.13130/2037-2426/779
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dc
Quando la vita prevale sull'opera. Spunti critici a margine di due letture.
Cadamagnani, Cinzia
Università degli Studi di Pisa
Questo breve intervento intende fornire lo spunto per una riflessione sullo stato attuale delle ricerche tolstoiane. Ripercorrendo brevemente le tappe essenziali degli studi dedicati a Tolstoj, approdiamo alla lettura di L’ultima stazione e di Begstvo iz raja [Fuga dal paradiso]; due recenti opere in cui il romanziere americano Jay Parini e il giornalista russo Pavel Basinskij descrivono la figura di Lev Nikolaevič Tolstoj attraverso gli occhi dei suoi contemporanei. Passando poi in rassegna gli interventi dei cultori della materia ai principali convegni internazionali, dedicati al centenario della morte di Tolstoj, constatiamo come, oggi, l'attenzione dei tolstovedy e degli studiosi sia in gran parte incentrata sulla figura del Tolstoj uomo/pensatore e solo di rado si soffermi sullo scrittore. L'oggetto prediletto delle ricerche odierne è il contesto; le note biografiche vincono quasi sempre sul testo, su quell'opera che proprio cento anni fa tanto seppe offrire alle sperimentazioni dei giovani formalisti, i quali scelsero proprio Tolstoj come loro ‘palestra’. Oggi si ricorre alla memorialista o all'eco della stampa del tempo per riproporre al lettore il pettegolezzo familiare; encomiabile il lavoro di archivio di numerosi studiosi e scrittori che hanno trascorso anni a sfogliare giornali e vecchi diari; ma è forse già stato detto tutto sullo stile e sulla tematica delle opere stesse? A mio avviso no; l'assenza di lavori seri e corposi, che solo i grandi studiosi sanno produrre (e la slavistica per fortuna vanta ancora grandi talenti) si fa sentire e a questa carenza bisogna in qualche modo iniziare a sopperire.
Milano University Press
2010-12-24 19:55:41
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ENTHYMEMA; N. 2 (2010)
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Copyright (c) 2010 Cinzia Cadamagnani
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2017-01-12T14:51:59Z
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nmb a2200000Iu 4500
"101222 2010 eng "
2037-2426
10.13130/2037-2426/782
doi
dc
Svetlana Klimova - Anna Grodeckaja, L.N. Tolstoj: cent'anni dopo. VII conferenza internazionale a Jasnaja Poljana
Cioni, Lorenzo
La settima conferenza internazionale di Jasnaja Poljana, quest’anno dedicata al centenario della fuga e della morte di Tolstoj, ha visto susseguirsi, nelle sette sessioni in cui era suddivisa, un ampio numero di studiosi di tutto il mondo, che hanno analizzato non solo l’eredità e l’influenza dell’autore russo nell’ambito strettamente letterario (come hanno fatto Emerson o Medžibo- vskaja), ma anche le ripercussioni del suo pensiero, in altri campi del sapere, dalla filosofia, all’antropologia (come i contributi di Slivickaja sull’«identità dinamica» dell’uomo tolstoiano o di Klimova sul contenuto filosofico della corrispondenza Tolstoj-Strachov), fino ad arrivare alla discussione riguardo ad alcuni aspetti biografici dell’autore (si vedano le discusse relazioni di Zwiers o di Katz sul rapporto rispettivamente con Sofija Andreevna e con Čertkov) o dell’impatto dei testi dell’autore russo sulla vita contemporanea (si pensi all’originale intervento di Olea su Tolstoj e i soldati americani).
Milano University Press
2010-12-24 19:55:41
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ENTHYMEMA; N. 2 (2010)
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Copyright (c) 2010 Lorenzo Cioni
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2017-01-12T14:51:59Z
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nmb a2200000Iu 4500
"101224 2010 eng "
2037-2426
10.13130/2037-2426/790
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Boris Èjchenbaum studioso di Lev Tolstoj
Sini, Stefania
Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" - Vercelli
Recensendo la riedizione in un solo volume dei lavori dedicati da Boris Èjchenbaum a Lev Tolstoj (Raboty o L’ve Tolstom, Sankt Peterburg, 2009) si riflette sul ruolo svolto dalla complessa figura del grande scrittore nel percorso teorico dello studioso russo. Dalla stagione formalista alle ricerche sul byt letterario, dalla rivalutazione dell’istanza autoriale alla scrupolosa strumentazione documentaria, nelle mutevoli condizioni politiche e culturali della Russia nella prima metà del Novecento, gli studi tolstojani di Èjchenbaum costituiscono una importante testimonianza di un impegno filologico e critico rigoroso che riesce a serbare nei decenni la sua sostanziale continuità.
Milano University Press
2010-12-24 19:55:41
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ENTHYMEMA; N. 2 (2010)
ita
Copyright (c) 2010 Stefania Sini