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La Ceramica di Gortina (Creta): stato dell’arte e prospettive di ricerca (Milano, 17 giugno 2009). Un’introduzione
Bejor, Giorgio
University of Milan
La Ceramica di Gortina (Creta): stato dell’arte e prospettive di ricerca Atti del Convegno (Milano, 17 giugno 2009) Un’introduzione
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LANX. Rivista della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici - Università degli Studi di Milano; N. 4 (2009)
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Il contributo dell’Università degli Studi di Milano negli scavi di Gortina: il materiale ceramico proveniente dalle Terme a Sud del Pretorio
Panero, Elisa
University of Milan
Il contributo propone un’analisi dei problemi relativi alle principali produzioni ceramiche locali di Gortina (attestazione, luoghi di produzione e circolazione nel centro cretese) partendo dalla documentazione materiale dello scavo delle Terme a Sud del Pretorio rinvenuta nel corso delle campagne 2003-2009 dell’Università degli Studi di Milano (Direttore: Prof. G. Bejor). Muovendo la ricerca da una prima classificazione della documentazione disponibile, si pongono le basi per l’analisi di alcune problematiche relative a produzione, utilizzo e circolazione dei prodotti ceramici e al rapporto tra manufatto ceramico e vita quotidiana, con particolare riguardo per le produzioni di ceramica fine e, specificatamente, della locale Sovradipinta bizantina e della Sigillata color crema.
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La ceramica sovra-dipinta proveniente dalle terme a Sud del Pretorio di Gortina
Rizzotto, Annalisa
University of Milan
Lo studio dei 553 frammenti di ceramica sovra-dipinta bizantina provenienti dallo scavo delle Terme a Sud del Pretorio di Gortina permette alcune interessanti considerazioni. Tale ceramica viene prodotta nella città di Gortina durante il VII e l’VIII secolo. L’analisi dei frammenti ed, in particolare, della loro decorazione ha permesso di riconoscere alcune forme già note dagli studi precedenti e di mettere in evidenza una netta prevalenza di forme chiuse rispetto a quelle aperte. In base ai confronti effettuati, oltre alle forme già conosciute vengono indicate alcune nuove tipologie morfologiche e viene messo in evidenza un apparato decorativo piuttosto ampio ed accurato nel quale si osserva anche la presenza di simboli cristiani.
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Le Terme a sud del Pretorio di Gortina. Produzione e circolazione dei contenitori da trasporto
De Aloe, Ilaria
University of Milan
La posizione centrale nell’Egeo ed i pochi giorni di navigazione dall’Africa e dall’Egitto, come dalla Siria e Palestina, hanno reso la città di Gortina, e Creta stessa, un punto nevralgico all’interno delle rotte commerciali di collegamento e distribuzione di beni tra le sponde del Mediterraneo. Lo studio delle anfore rinvenute nelle campagne di scavo 2003-2006 presso le Terme a sud del Pretorio, ed il necessario confronto con le grandi quantità di materiali provenienti soprattutto dai contesti del Pretorio confermano questa intricata rete commerciale. Già tra Ellenismo e prima età imperiale romana, Gortina svolse una funzione di mercato di raccolta e probabilmente di smistamento delle merci provenienti dall’Occidente e dall’Egeo, assumendo poi nella piena età imperiale, un ruolo sempre più attivo nella produzione delle stesse. La mutata situazione socio-economica dell’età tardo romana - bizantina, nonché la fondazione di una nuova capitale, Costantinopoli, portò Creta e Gortina ad avere scambi commerciali e collegamenti intensi soprattutto con le aree orientali del Mediterraneo privilegiando l’importazione di prodotti dall’esterno.
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Uomini e "cocci": i contesti ceramologici del Quartiere Bizantino del Pythion in una prospettiva antropologica
Zanini, Enrico
University of Siena
Lo scavo nel cosiddetto Quartiere Bizantino del Pythion di Gortina (Creta) ha riportato alla luce una serie di contesti ceramologici che meritano di essere indagati non solo in funzione della datazione o dello studio dei processi economici di produzione e distribuzione della ceramica, ma anche e soprattutto in una prospettiva antropologica, quali indicatori di comportamenti umani complessi in quel particolare contesto spazio-temporale. Da questo punto di vista, i frammenti ceramici possono infatti offrire informazioni importanti sui modi della vita urbana nel quartiere, sul sistema di smaltimento dei rifiuti e sul verificarsi di eventi traumatici che determinarono la trasformazione del tessuto urbano in età tardoantica e protobizantina.
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Il progetto Siria: una proposta di archiviazione, ricerca e presentazione dati per Gortina e Mitropolis
Baldini, Isabella
University of Bologna
Baldassarri, Pietro
Università degli Studi di Bologna
Il Progetto SIRIA, sviluppato nell’ambito di un progetto strategico del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna, è un sistema centralizzato per la gestione, la ricerca e la presentazione della documentazione archeologica. Il sistema è in grado di gestire, all'interno di un database relazionale, le classi di informazioni principali generate dalla ricerca archeologica: dati alfanumerici-tabulari, dati spaziali, immagini e in generale tutti i tipi di file che necessitano di essere archiviati. L'architettura del database, organizzata in un modo flessibile, consente agli utenti di utilizzare, in una struttura comune, gruppi specifici di informazioni (plug-in). L'obiettivo è andare incontro alle istanze dei singoli studiosi permettendo loro di organizzare liberamente i propri dati; inoltre, consentire l’integrazione dei dati e un allargamento della scala di riferimento dei singoli progetti. Il Progetto SIRIA aderisce alla filosofia e agli scopi del movimento open source: il codice è rilasciato sotto la licenza libera software GPLv3.
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Lo scavo delle Case bizantine e dell' Edificio Sud: risultati preliminari dallo studio della ceramica
Fabrini, Giovanna M.
University of Macerata
Perna, Roberto
University of Macerata
Fin dal 1983 le ricerche archeologiche dell’Università di Macerata a Gortina di Creta si sono concentrate con particolare attenzione nell’indagine sia del Quartiere bizantino (le cosiddette Case Bizantine), ad Ovest del Pretorio, sia della Strada Ovest, sulla quale lo stesso Pretorio ed il Quartiere si affacciano. Il principale obiettivo delle ricerche in corso riguarda lo scavo del cosiddetto Edificio Sud nell’area sud-orientale del quartiere, che ha oggi consentito di pervenire alla redazione della planimetria particolareggiata e alla definizione delle principali fasi cronologiche del monumento (dalla fondazione negli ultimi decenni del IV secolo alla sua distruzione finale con il terremoto del 670), mentre sono tuttora oggetto di indagine la sua funzione (evidentemente pubblica) ed i suoi rapporti sia con la grande Strada Ovest, sia con la realtà urbanistica in cui era inserito nel tempo. Un ulteriore obiettivo degli studi in corso è rappresentato anche dall’edizione completa degli scavi condotti nel periodo 1983-1991 in un’ area carattere prevalentemente abitativo ed artigianale, che ha portato notevoli contributi in relazione sia all’analisi dei modelli insediativi diffusi a Creta tra V e VIII secolo d.C., sia allo studio dell’instrumentium domesticum nelle medesime fasi cronologiche.
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La ceramica d'uso comune a Gortina tra passato e futuro. Acquisizioni e nuove prospettive
Albertocchi, Marina
University of Venice
L’intento del presente contributo è duplice: da un lato proporre una rapida panoramica dello status quaestionis nello studio della ceramica d'uso comune di Gortina in particolare in età romana e tardoromana, per porre l'accento su quanto è stato fatto, secondariamente, soprattutto, analizzare le nuove ricerche e prospettive su questo oggetto. I dati raccolti per la pubblicazione a seguito degli scavi a Gortina hanno permesso di gettar luce sulla produzione ceramica nelle fasi summenzionate, per lungo tempo dimenticate dalla letteratura archeologica. Ma è certamente con lo studio della ceramica proveniente dai recenti scavi archeologici eseguiti nelle diverse aree della città romana che noi possiamo affinare (insieme con analisi di archaeometriche, finora non ancora effettuate) la conoscenza della ceramica di Gortina nelle fasi diverse della sua lunga storia.
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Gortina, Pretorio. Definizione dei contesti e della cronologia. La ceramica fine: problemi e tipologie di approccio
Lippolis, Enzo
University of Rome "La Sapienza"
Giatti, Chiara
University of Rome "La Sapienza"
Interdonato, Elisabetta
University of Rome "La Sapienza"
Le ricerche condotte nell’area del Tempio ellenistico dall’Università di Roma “La Sapienza”, in collaborazione con l’Università di Bologna ed il Politecnico di Bari (campagne di scavo 2003-2008), hanno permesso di approfondire gli aspetti funzionali e storico-urbanistici del tessuto cittadino di Gortina. Nel comparto interessato, contiguo ad uno dei poli sacri più importanti della città, quello di Apollo Pythios, prevale l’edificazione pubblica, con un carattere monumentale che viene progressivamente trasformato da cambiamenti di destinazioni e di funzioni. Le aree di scavo hanno restituito una sequenza stratigrafica di particolare complessità, in cui le fasi meglio attestate sono quelle iniziali (fine II secolo a.C. - inizi del I secolo a.C.), e poi soprattutto quelle comprese tra IV e VIII secolo d.C. Lo studio dei materiali rinvenuti apporta nuovi dati quantitativi a quanto emerso nelle indagini precedenti nell’area del Pretorio e negli scavi Colini, confermando la circolazione abbondante di alcune classi di ceramica fine (LRC, TSA); l’analisi, inoltre, fa emergere ulteriori spunti di ricerca sui centri di produzione di altre classi ceramiche (contenitori anforari; ceramica fine tarda) e sui contatti commerciali dell’isola soprattutto tra il periodo tardoantico e l’età di Eraclio.
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