2024-03-29T11:02:02Z
https://riviste.unimi.it/index.php/index/oai
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/444
2016-03-15T14:32:46Z
promoitals:EM
Didattica con i corpora di italiano per stranieri.
Corino, Elisa
Marello, Carla
I learner corpora sono per lo più consultati dai linguisti e non dai docenti; l’intervento presenta alcune riflessioni didattiche sull’uso di un corpus di apprendenti di italiano a fini di didattica della morfosintassi italiana a stranieri e di autoformazione per docenti di italiano L1 e L2/LS e ne sottolinea i vantaggi. Si tratta di una ricerca in fieri che si basa su VALICO (Varietà Apprendimento Lingua Italiana Corpus Online), un corpus di testi scritti da apprendenti stranieri di italiano e su VINCA (Varietà di Italiano di Nativi Corpus Appaiato), un corpus di testi scritti da italofoni.
Learners’ corpora are mainly consulted by linguists and not by teachers; this paper presents some interesting reflections on the use of learners’ corpora of Italian for the teaching of Italian morphology and syntax to foreigners and for self-learning by teachers of Italian as L1 and L2/FL, highlighting its advantages. This is research in progress based on VALICO (Varietà Apprendimento Lingua Italiana Corpus Online), a corpus of texts written by learners of Italian as a foreign language and on VINCA (Varietà di Italiano di Nativi Corpus Appaiato), a corpus of texts written by Italian speakers.
Milano University Press
2009-12-28
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/444
10.13130/2037-3597/444
ItalianoLinguadue; Vol. 1 No. 1 (2009); 279
Italiano LinguaDue; V. 1 N. 1 (2009); 279
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/444/632
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/445
2016-03-15T14:32:46Z
promoitals:EM
L’italiano L2 : auto-apprendimento e narratività. Materiali multimediali di italiano L2 per bambini e ragazzi.
Favaro, Graziella
Insegnare l'italiano come seconda lingua ai bambini e ragazzi di recente immigrazione è un percorso delicato e complesso che fa ormai parte dei compiti professionali ";ordinari"; dei docenti che operano nelle classi sempre più multiculturali e plurilingui. La modalità di insegnamento/apprendimento della L2 più diffusa ed efficace è quella integrata: l'alunno non italofono è inserito nella classe comune e, parallelamente, in determinati momenti, frequenta il laboratorio di italiano L2. Per sostenere questo modello integrato e accompagnare il viaggio dentro l'italiano dei bambini e dei ragazzi neoarrivati, servono materiali didattici flessibili e ricchi di proposte, utilizzabili in maniera autonoma e in piccolo gruppo; proponibili in maniera tradizionale o anche attraverso la LIM; adatti a sviluppare competenze diverse, proprie della lingua per comunicare, dell'italiano scritto e propedeutiche all'apprendimento del curricolo comune. I due corsi di italiano L2 che vengono presentati nell'ultima parte dell'articolo rispondono a queste esigenze, in quanto a) sono rivolti l'uno ai bambini e l'altro ai ragazzi stranieri neo arrivati; b) si propongono il passaggio dal livello prebasico ai livelli A1, A2 e B1 del QCERL; c) si basano su un forte impianto narrativo che sviluppa coinvolgimento e identificazione; d) sono attenti allo sviluppo della lingua orale e dello scritto, dell'italiano per comunicare e per lo studio; e) hanno una chiara caratterizzazione interculturale. Teaching Italian as a second language to newly immigrated children and young people is a delicate and complex undertaking which has become part of the job for teachers working in increasingly multicultural and multilingual classes. The most widespread and effective way of teaching/learning the L2 is the integrated approach: the non-Italian-speaking child is placed in an ordinary class and, parallel to this, there are times when (s)he attends a workshop of Italian as a second language. To support this integrated approach and accompany the new arrivals in their journey into the Italian language, flexible teaching/learning materials are needed, with a wealth of suggestions that can be used independently and with a small group; they should be suitable for use either traditionally or through LIM and appropriate for developing different competences in the language of communication, written Italian and preparation for learning in the core curriculum. The two courses of Italian as L2 presented in the final part of the article satisfy these demands since a) the former is intended for newly-arrived children from abroad and the latter for newly-arrived young people; b) they are intended for the shift from pre-elementary to levels A1, A2 and B1 of the QCERL; c) they are founded on a solid narrative basis which develops involvement and identification; d) they take into careful account the development of the oral and written language, and that of Italian for communication and for studying; e) they have clear intercultural features. Insegnare l’italiano come seconda lingua ai bambini e ragazzi di recente immigrazione è un percorso delicato e complesso che fa ormai parte dei compiti professionali “ordinari” dei docenti che operano nelle classi sempre più multiculturali e plurilingui. La modalità di insegnamento/apprendimento della L2 più diffusa ed efficace è quella integrata: l’alunno non italofono è inserito nella classe comune e, parallelamente, in determinati momenti, frequenta il laboratorio di italiano L2. Per sostenere questo modello integrato e accompagnare il viaggio dentro l’italiano dei bambini e dei ragazzi neoarrivati, servono materiali didattici flessibili e ricchi di proposte, utilizzabili in maniera autonoma e in piccolo gruppo; proponibili in maniera tradizionale o anche attraverso la LIM; adatti a sviluppare competenze diverse, proprie della lingua per comunicare, dell’italiano scritto e propedeutiche all’apprendimento del curricolo comune. I due corsi di italiano L2 che vengono presentati nell’ultima parte dell’articolo rispondono a queste esigenze, in quanto a) sono rivolti l’uno ai bambini e l’altro ai ragazzi stranieri neo arrivati; b) si propongono il passaggio dal livello prebasico ai livelli A1, A2 e B1 del QCERL; c) si basano su un forte impianto narrativo che sviluppa coinvolgimento e identificazione; d) sono attenti allo sviluppo della lingua orale e dello scritto, dell’italiano per comunicare e per lo studio; e) hanno una chiara caratterizzazione interculturale.
Milano University Press
2009-12-28
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/445
10.13130/2037-3597/445
ItalianoLinguadue; Vol. 1 No. 1 (2009); 286
Italiano LinguaDue; V. 1 N. 1 (2009); 286
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/445/633
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/446
2016-03-15T14:32:46Z
promoitals:EM
Italiano per Cinesi – Didael. Corso di lingua italiana online.
Bosc, Franca
Per gli apprendenti sinofoni la lingua italiana, con la sua complessità e fragilità morfologica, rappresenta un ostacolo notevole. Il corso pone attenzione alla lontananza tipologica delle due lingue con schede grammaticali in cinese e, soprattutto, i livelli A1 e A2 hanno una progressione molto controllata per fissare le basi della lingua italiana. Sono disponibili un Glossario, tre diversi tipi di dizionario (il dizionario automatico, il dizionario, visuale e il dizionario fraseologico) e approfondimenti culturali. Si tratta di un corso completo che consente di sviluppare le competenze previste dal Quadro Comune Europeo; il modello formativo è flessible e prevede varie opzioni di erogazione. For Chinese speakers Italian, in all its complexity and morphological fragility, represents a great obstacle. This course takes into careful account the distance between the two language types, with grammar fact cards in Chinese and, above all, progression at levels A1 and A2 which is very carefully controlled in order to establish the bases of the Italian language. A Glossary, three different types of dictionary (an automatic dictionary, a visual dictionary and a dictionary of phrases) and cultural details are available. This is a complete course which makes it possible to develop the competences foreseen by the Common European Framework; the teaching pattern is flexible and can be provided in different forms.
Milano University Press
2009-12-28
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10.13130/2037-3597/446
ItalianoLinguadue; Vol. 1 No. 1 (2009); 297
Italiano LinguaDue; V. 1 N. 1 (2009); 297
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/446/634
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/644
2016-03-15T14:32:59Z
promoitals:EM
STUDIARE IN ITALIANO: ELABORAZIONE DI ESERCIZI SU TESTI UNIVERSITARI DI GEOGRAFIA
Gilardi, Thomas
Nella prospettiva indicata dal CLIL (Content and Language Integrated Learning) l'articolo presenta un modello di unità didattica in cui si collocano esercizi per lo sviluppo della capacità di lettura per l'apprendimento disciplinare destinati a studenti universitari stranieri con l'obiettivo di sviluppare un livello di competenza linguistico-comunicativa corrispondente ai livelli B1 e B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Gli esercizi proposti sono finalizzati alla comprensione di testi, tratti da manuali di geografia, di cui viene indicato il livello di difficoltà in base all'indice di difficoltà Gulpease. Following the CLIL (Content and Language Integrated Learning) guidlines, this article presents a model for a didactic unit which includes reading skills exercises in a specific field of study for foreign university students. The aim for the students was to reach a B1 linguistic and a B2 comunicative language level according to the Common European Framework of Reference for Languages. The reading comprehension exercises utilize texts from Geography textbooks, which are marked with the level of difficulty based on the Gulpease difficulty index.
Milano University Press
2010-09-10
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10.13130/2037-3597/644
ItalianoLinguadue; Vol. 2 No. 1 (2010); 309
Italiano LinguaDue; V. 2 N. 1 (2010); 309
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:32:59Z
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INTERCOMPRENSIONE: LA STRADA DEL DIALOGO INTERCULTURALE ATTRAVERSO L’ANALISI DI ITINERAIRES ROMANS
Proserpi, Paola
L'Unione Europea ha posto il multilinguismo come elemento centrale della propria politica linguistica e aspira al raggiungimento di una situazione in cui ciascun cittadino conosca almeno due lingue comunitarie oltre alla propria madrelingua. Per raggiungere questo obiettivo esiste una vasta gamma di modelli di educazione plurilingue. L'articolo prende in considerazione l'intercomprensione, ossia l'apprendimento ricettivo di più lingue attraverso lo sviluppo di strategie che facilitino la trasferibilità di meccanismi cognitivi, conoscenze e abilità già acquisite da una lingua all'altra e analizza Itinéraires Romans un progetto realizzato dall'Unione latina, un'organizzazione fondata per valorizzare l'eredità culturale e le identità del mondo latino. Itinéraires Romans è un progetto didattico on line rivolto ai ragazzi della scuola primaria di secondo grado che riunisce una serie di sei moduli su tematiche diverse aventi come obiettivo la stimolazione dei giovani internauti a scoprire i legami che esistono tra le lingue neolatine. Le lingue coinvolte sono: il catalano, lo spagnolo, l'italiano, il francese, il portoghese e il rumeno. The European Union has made multilingualism a central element of its linguistic policy and it aspires to create the conditions so that every citizen knows at least two EU languages besides their mother tongue. To reach this goal, there is a vast range of models for plurilingual education. This paper focuses on intercomprehension, or the receptive learning of several languages through the development of strategies which facilitate the transferability of cognitive mechanisms, knowledge and skills already mastered from one language to another. It analyzes Itinéraires Romans, a project implemented by the Latin Union. This organization was founded to enhance the cultural inheritance and the identity of the Latin world. Itinéraires Romans is an on-line didactic project for 3rd,4th and 5th grade students made up of a six module series on different themes that foster discovery of aspects linking neo-Latin languages. The languages featured are: Catalan, Spanish, Italian, French, Portuguese and Romanian.
Milano University Press
2010-09-10
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/645
10.13130/2037-3597/645
ItalianoLinguadue; Vol. 2 No. 1 (2010); 324
Italiano LinguaDue; V. 2 N. 1 (2010); 324
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:33:06Z
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LA LINGUA PER STUDIARE: UNA RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Tassara, Marina
I libri di testo adottati nelle scuole contengono parole sconosciute e costruzioni sintattiche e testuali complesse che rappresentano dei veri e propri “muri linguistici” per gli alunni stranieri che non possiedono una buona conoscenza della lingua italiana. Ciò facilmente determina un divario di competenze tra l’apprendente straniero e i suoi compagni e ritardi scolastici molto spesso incolmabili con conseguente perdita di motivazione e di autostima, senso di frustrazione e isolamento che a volte sfocia in un disagio psico-sociale. Tra gli strumenti adottati dalla scuola italiana per far fronte a questo problema vi sono i testi disciplinari ad alta comprensibilità che, pur mantenendo la maggior parte delle informazioni, le veicolano in una forma più semplice dal punto di vista linguistico. L’articolo fornisce una bibliografia di manuali ad alta comprensibilità il più possibile aggiornata suddivisa per ordine e grado di scuola e per materia scolastica, con l’intento di fornire agli insegnanti un aiuto nella scelta e nel reperimento dei testi. Language for study: a bibliography Textbooks used in schools contain unknown words and complex sentence constructions that create real “linguistic barriers” for foreign students who do not know Italian well. This creates an abyss between the competence of the foreign learner and his or her classmates and unsuccessful school performance which is often not made up for and leads to a loss of self-esteem, frustration, isolation, and ultimately to psycho-social malaise. Among the tools utilized in the Italian school system to address this problem are highly comprehensible textbooks which, while containing most of the information, express the content in simpler language. This article offers an up-dated bibliography of textbooks which are easily understandable, divided according to order and grade of school, for teachers to use in choosing the textbooks for their classes.
Milano University Press
2011-02-06
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10.13130/2037-3597/832
ItalianoLinguadue; Vol. 2 No. 2 (2010); 247
Italiano LinguaDue; V. 2 N. 2 (2010); 247
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/832/1073
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/833
2016-03-15T14:33:06Z
promoitals:EM
CORSO DI ITALIANO PER STUDENTI ANGLOFONI NEGLI USA: L’IMPORTANZA DEL LIBRO DI TESTO
Sacchini, Ilaria
L’insegnamento dell’italiano all’estero si colloca all’interno di un contesto specifico che deve essere tenuto in considerazione al momento della pianificazione di un corso di italiano LS. Dopo una analisi delle specifiche caratteristiche dell’ambiente universitario americano e delle difficoltà che lo studente incontra nell’apprendimento della lingua italiana in relazione alla sua lingua madre, l’attenzione si focalizza poi sul libro di testo, strumento fondamentale per lo studio e l’insegnamento/apprendimento della lingua straniera. Avanti!, manuale di lingua italiana utilizzato nei corsi di lingua italiana presso un’università americana, viene analizzato dal punto di vista glottodidattico attraverso una descrizione e una valutazione dettagliata della sua struttura, degli obiettivi linguistico- comunicativi e dei materiali didattici presenti, con particolare attenzione alla tipologia degli esercizi, nonché alla varietà di italiano presentata. Infine, vengono elencate alcune attività extra a completamento del corso di italiano da proporre agli studenti per un loro più ampio coinvolgimento nella lingua e nella cultura italiana. Italian lessons for american english-speaking students: the importance of the textbook Teaching Italian abroad takes place in a specific context which needs to be considered in planning Italian as a Foreign Language courses. After analyzing the specific characteristics of the American university environment and the difficulty students have in learning the Italian language in comparison to their mother tongue, attention is focused on the textbook used, a fundamental tool for the study and learning/teaching of a foreign language. Avanti! is the textbook utilized in Italian language courses in American universities. It is analyzed from a glottodidactic point of view through the detailed description and evaluation of its structure, the linguistic-communicative objectives and the didactic materials presented, with special attention placed on the types of exercises and the variety of Italian presented. Finally, extra activities are listed to complete the course, aimed at fostering broader student involvement in Italian language and culture.
Milano University Press
2011-02-06
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/833
10.13130/2037-3597/833
ItalianoLinguadue; Vol. 2 No. 2 (2010); 278
Italiano LinguaDue; V. 2 N. 2 (2010); 278
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/833/1074
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2016-03-15T14:33:06Z
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LINGUA E TEATRO: L’ITALIANO, UN DRAMMA?
Faggiano, Sara
L’articolo ha lo scopo di mostrare, attraverso esempi e proposte didattiche, come si possa, attraverso l’esperienza teatrale, sviluppare l’apprendimento della lingua italiana come LS contemporaneamente alla consapevolezza interculturale degli apprendenti stranieri e creare un contesto di accoglienza e inclusione. La “glottodidattica teatrale” è un metodo che non consente solo di agire sull’apprendimento della lingua straniera e sulle difficoltà linguistiche e comunicative che gli allievi possono incontrare in tale processo, ma anche di affrontare e cercare di superare problemi determinati dalla condizione di discriminazione linguistica, culturale, religiosa, relazionale e sociale in cui spesso si viene a trovare lo studente immigrato. Fare teatro con finalità formative e per favorire il processo di inclusione degli apprendenti stranieri è una modalità didattica da proporre a scuola originale ed efficace. Grazie a questa esperienza l’immigrato raggiunge lo scopo di conoscere la lingua italiana attraverso il teatro coniugando formazione e divertimento. Language and theater: italian, a drama? This article aims at showing through examples and didactic activities, how the theater can develop learning Italian as a foreign language together with the intercultural awareness of foreign learners and create contexts for inclusion and learning. “Theatrical glottodidactics” is a method that does not only allow for dealing with learning a foreign language and the linguistic and communicative difficulties students may encounter, but also for dealing with and attempting to overcome these problems caused by the linguistic, cultural, religious, relational and social discrimination which foreign students may be subject to. Doing theater in a didactic setting and to encourage the inclusion of foreign students is an original and effective method to employ in the school setting. Thanks to this experience the foreigner can learn italian through theater, by learning while having fun.
Milano University Press
2011-02-06
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10.13130/2037-3597/834
ItalianoLinguadue; Vol. 2 No. 2 (2010); 300
Italiano LinguaDue; V. 2 N. 2 (2010); 300
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:33:06Z
promoitals:EM
IL NOTIZIARIO OVVERO L’IMPORTANZA DELL’USO DI MATERIALI AUTENTICI NELL’INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO LINGUISTICO
Harrich, Karin
L’articolo propone alcune considerazioni sull’uso di materiali autentici nell’insegnamento/apprendimento della lingua straniera per sviluppare la comprensione orale tramite l’utilizzo di un notiziario. Partendo da una breve introduzione che sottolinea la centralità dello sviluppo dell’abilità di ascolto nell’insegnamento linguistico, seguono delle riflessioni sulle modalità di un possibile percorso didattico, con esempi di obiettivi ed attività. Dopo alcune considerazioni teoriche sulle caratteristiche di un notiziario, concludono l’articolo delle proposte di lavoro indirizzate a studenti di italiano LS. Anche non vengono nascoste le difficoltà che l’insegnante può incontrare nell’utilizzo di materiali autentici come il notiziario, viene confermata la loro importanza ed insostituibile efficacia nell’insegnamento /apprendimento della lingua straniera o seconda. The news, or the importance of using authentic materials in language teaching-learning The article deals with the use of authentic materials in foreign language acquisition. It mainly emphasizes listening comprehension supported by radio news. It starts with a short introduction that focuses on the importance of the development of listening comprehension in foreign language acquisition and goes on with reflections about the learning goals and exercises in a didactic unit. Further aspects considered are theories regarding the characteristics of a certain kinds of text like “the news”. The article concludes with suggestions for didactic activities, mainly for learners of Italian as a foreign language. On the one hand, the article does not conceal the fact that often there are difficulties for teachers when it comes to using authentic materials such radio news reports, but on the other hand, it points out and confirms the importance and effect of such materials.
Milano University Press
2011-02-06
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10.13130/2037-3597/835
ItalianoLinguadue; Vol. 2 No. 2 (2010); 321
Italiano LinguaDue; V. 2 N. 2 (2010); 321
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:33:11Z
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CONFRONTI SOCIO-CULTURALI TRA ITALIA E CINA: UN PERCORSO ILLUSTRATO
Bonaffini, Gea
La lontananza, sia nello spazio che nel tempo, fra la cultura cinese e quella italiana, è un elemento da non sottovalutare dal punto di vista degli sforzi che, nel processo di acquisizione e conoscenza della lingua e cultura italiana, lo studente di madrelingua cinese deve compiere. Il presente articolo propone un confronto tra le culture dei due Paesi; lo scopo è fornire una serie di informazioni su argomenti socio-culturali di vario genere “illustrandone” punti in comune e divergenze affinché lo studente cinese possa, nel percorso di apprendimento della L2, conoscere non soltanto gli aspetti tipici di una lingua intesa come sistema di comunicazione, ma anche e soprattutto gli aspetti extralinguistici e pragmatici che fanno di una lingua un insieme con la cultura, la storia, le usanze e il modo di pensare di un popolo. L’articolo utilizza il disegno illustrativo come mezzo esplicativo dell’analisi contrastiva e costituisce in tal modo una risorsa di studio diretta e incisiva per lo studente sinofono. A socio-cultural compariosn between italy and china: an illustrated process Distance, in space and time, between Italian and Chinese culture is not to be underestimated in the process of acquiring and learning Italian language and culture for mother-tongue Chinese students. This article compares the cultures of the two countries. The purpose is to supply a series of information on socio-cultural topics of various types to “illustrate” the similarities and differences so that Chinese students studying Italian L2 can learn about both the typical aspects of language as a communication system, but above all the extra-linguistic and pragmatic aspects that make a language one with its culture, history, customs and the way people from a give culture think. The article uses illustrations in the comparative analysis and is this a study resource for Chinese-speaking students.
Milano University Press
2011-07-08
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10.13130/2037-3597/1241
ItalianoLinguadue; Vol. 3 No. 1 (2011); 353
Italiano LinguaDue; V. 3 N. 1 (2011); 353
2037-3597
ita
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oai:ojs.riviste.unimi.it:article/1242
2016-03-15T14:33:11Z
promoitals:EM
IMPARARE L’ITALIANO L2 CON LE CANZONI. UN CONTRIBUTO DIDATTICO
Mauroni, Elisabetta
Il presente contributo si inserisce nel filone degli studi che hanno messo in evidenza la potenziale ricchezza della canzone come strumento di facilitazione dell’apprendimento della L2, e come mezzo per l’approccio al testo letterario per studenti di italiano L1, additandone il carattere di attività particolarmente efficace e ‘consonante’ con una prospettiva umanistico-affettiva, comunicativa, nonché socio-costruttivista. In queste pagine sono presentate alcune attività didattiche (pensate ora per gli apprendenti di italiano L2, ora per gli studenti di italiano L1) formulate a partire da alcuni testi del cantautore Claudio Baglioni (Io sono qui, Le vie dei Colori, Bolero, Fammi andar via tratti dall’album Io sono qui, 1995, edizioni CBS). I testi qui didattizzati sono utilizzabili in diverse prospettive: grammaticale, lessicale, retorica, socio-culturale, ecc.; e per diversi livelli di competenza linguistica (L2: A1-C1; L1). Learning italian l2 through song. A didactic contribution This article is part of a series of studies which focus on the potential richness of songs as tools for facilitating L2 learning, as well as being a way to approach literary texts for L1 Italian students, being a particularly effective activity from a humanistic-affective, communicative and socio-constructivist point of view. A few didactic activities are presented (designed for L2 Italian learners, or for L1 Italian learners) based on songs by Claudio Baglioni (Io sono qui, Le vie dei Colori, Bolero, Fammi andar via from the album Io sono qui, 1995, edizioni CBS). The texts were adapted for diverse didactic uses: grammatical, lexical, rhetorical, socio-cultural, etc and for different levels of linguistic competence (L2: A1-C1, L1)
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2011-07-08
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ItalianoLinguadue; Vol. 3 No. 1 (2011); 397
Italiano LinguaDue; V. 3 N. 1 (2011); 397
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:33:11Z
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DIDATTICA PROCESS DRAMA: PRINCIPI DI BASE, ESTETICA E COINVOLGIMENTO
Piazzoli, Erika
Questo articolo descrive un progetto di ricerca sull’estetica del process drama per l’insegnamento delle lingue straniere. La ricerca si basa sulla metodologia reflective practitioner, rivolta a tre casi di studio analizzati con metodi sia qualitativi che quantitativi. L’articolo costituisce un’introduzione alla ricerca, nonché alla didattica process drama, ai suoi principi di base, l’estetica e i vari tipi di coinvolgimento che può suscitare. In particolare, prende in considerazione il primo caso di studio del progetto, condotto presso l’Università degli Studi di Milano, con sedici apprendenti di Italiano L2 e tre tirocinanti in qualità di osservatrici. I risultati preliminari dell’analisi puntano a un’aumentata motivazione comunicativa e consapevolezza interculturale degli apprendenti. I risultati puntano anche a una complessa relazione multilaterale fra vari tipi di coinvolgimento nel laboratorio process drama L2. Process drama didactics: basic principles, esthetics and involvement This paper outlines a doctoral research project on the aesthetics of process drama for intercultural language learning. The project was framed by a reflective practitioner paradigm, using multiple case studies with a mixed methods approach. This paper introduces process drama as an approach, discussing its principles, aesthetics and underpinning theory; it focuses on process drama for additional language learning and the kinds of engagement it can generate. It illustrates the first case study, conducted at the University of Milan with sixteen learners of L2 Italian and three observing teachers. Preliminary findings suggest that process drama was beneficial to support motivation to communicate and to foster intercultural awareness in the learners. Findings also suggest a complex, intertwined relationship between types of engagement in the L2 process drama classroom.
Milano University Press
2011-07-08
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ItalianoLinguadue; Vol. 3 No. 1 (2011); 439
Italiano LinguaDue; V. 3 N. 1 (2011); 439
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1243/1455
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/1245
2016-03-15T14:33:12Z
promoitals:EM
PROCESS DRAMA E L’AFFASCINANTE RUOLO DELL’INSEGNANTE: COME INSEGNARE UNA LINGUA FACENDO TEATRO
Pirola, Chiara
L’articolo verte su un interessante approccio didattico chiamato process drama il quale utilizza tecniche teatrali a fini educativi, in particolare in relazione alla sua efficacia nell’insegnamento di una lingua straniera. L’aspetto sul quale viene posta gran parte dell’attenzione riguarda la figura dell’insegnante nel process drama, il suo ruolo, le sue funzioni ed il suo carattere estremamente innovativo. Le riflessioni personali avanzate sul metodo sono frutto di due esperienze professionali al riguardo, una di osservazione e l’altra di applicazione pratica. Da entrambe le esperienze sono scaturite idee, impressioni e riflessioni personali rispetto all’utilità dell’immedesimazione a scopo didattico; inoltre, è stato possibile accertare buoni risultati in campo linguistico derivanti dall’incontro dell’insegnamento con il mondo del teatro e delle arti drammatiche. Process Drama and the fascinating role of the teacher: How to teach a language using theater This article investivages the process drama which uses theater techniques for educational puposes, especially in relation to the effective teaching of a foreign language. The aspect focused on is the figure of the teacher in the process drama approach: on his or her innovative role and function. The personal reflections regarding the method are the fruit of two professional exoeriences, one based on observation and the other a practical experience. Both of these experiences gave rise to personal ideas, impressions and reflections regarding the usefulness of identification in the learning process. Good results were reached in terms of learning thanks to the union between teaching and the world of drama.
Milano University Press
2011-07-08
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1245
10.13130/2037-3597/1245
ItalianoLinguadue; Vol. 3 No. 1 (2011); 463
Italiano LinguaDue; V. 3 N. 1 (2011); 463
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1245/1456
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/1246
2016-03-15T14:33:12Z
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IMPARARE IN RUOLO: UN’ESPERIENZA DI PROCESS DRAMA PER L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO AGLI STUDENTI DEL PROGETTO STRANIMEDIA
Pezza, Alessandra
L’articolo tratta di come, all’interno della metodologia process drama applicata all’insegnamento delle lingue straniere, l’immedesimazione nel ruolo drammatico influenzi la produzione linguistica degli studenti. Ad una prima parte teorica in cui il process drama viene posto a confronto con i più tradizionali esercizi di role play, utilizzati da nell’approccio comunicativo segue una parte in cui si analizza un ciclo di lezioni condotte in base alla metodologia process drama, svoltosi all’Università degli Studi di Milano con una classe di studenti di madrelingua cinese nel mese di giugno 2010. L’analisi dell’esperienza mostra come le attività proposte secondo questa metodologia abbiano spinto gli studenti, durante la lezione, ad immedesimarsi ciascuno in un particolare personaggio e come questo abbia influenzato il coinvolgimento affettivo e comunicativo degli studenti, migliorandone la produzione linguistica e fungendo da stimolo a valorizzare le loro conoscenze pregresse. Learning according to roles: a process drama exerience for the teaching of italian to students in the stranimedia project This article discusses how, within the process drama methodology applied to foreign language teaching, the identification through the dramatic role influences the linguistic production of students. After the first theoretical part where process drama is compared to more traditional roleplay activities used in the communicative approach, there is a second part which analyzes a cycle of lessons conduced using process drama, carried out at the University degli Studi di Milano with a class of Chinese mothertongue students in June 2010. The analysis of the experience shows how the activities proposed uing this method pushed the students to identify with their characters and this in turn influenced the emotional and communicative involvement of the students, improving their linguistic production and acting as a stimulus for giving value to their previous knowledge
Milano University Press
2011-07-08
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1246
10.13130/2037-3597/1246
ItalianoLinguadue; Vol. 3 No. 1 (2011); 484
Italiano LinguaDue; V. 3 N. 1 (2011); 484
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1246/1457
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/1927
2016-03-15T14:33:24Z
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COME L’ARTE PUÒ MOTIVARE L’INTERESSE PER APPRENDENTI DI LINGUA ITALIANA L2
Gobbis, Antonietta
Paoli Legler, Marco
Il presente contributo si propone di abbattere remore all’utilizzo per scopi didattici sia di immagini artistiche che di musica classica, nel nostro caso intesa come estensione didattica alla trattazione pittorica, per il timore di banalizzare i contenuti dell’arte o di utilizzarli in maniera errata, considerandoli troppo impegnativi per l’apprendente e per lo stesso insegnante. La lezione basata sull’opera d’arte in realtà non richiede all’inizio nient’altro che l’osservazione e l’immedesimazione con l’opera. Se scelte in maniera oculata, le opere d’arte offrono spunti notevoli per favorire e motivare l’espressione linguistica autentica da parte dei discenti e possono offrire un accesso diretto alla cultura italiana. How art can arouse interest in Italian Language learners The following essay aims to address the issue of hesitation about using art images or classical music, in our case introduced as correlated themes to painting, for fear of trivializing art subjects or using them in the wrong way, considering them too difficult for both learners and teachers. A lesson based on a work of art does not require anything else other than observation and identification with it. If appropriately chosen, works of art are remarkable stimuli to encourage and motivate use of authentic Italian, offering the students direct contact with Italian culture.
Milano University Press
2012-01-30
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1927
10.13130/2037-3597/1927
ItalianoLinguadue; Vol. 3 No. 2 (2011); 332
Italiano LinguaDue; V. 3 N. 2 (2011); 332
2037-3597
ita
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oai:ojs.riviste.unimi.it:article/1929
2016-03-15T14:33:24Z
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IL MONDO È UNA FIABA: UN PROGETTO INTERCULTURALE PER LA SCUOLA PRIMARIA
Franchino, Silvana
Roncaglione, Alessia
La fiaba è presente in ogni cultura del mondo, appartiene alla vita, al sogno, ai ricordi, all’esperienza diretta di ogni bambino e proprio per questo risulta rassicurante e familiare. L’articolo prende in considerazione l’importanza dell’utilizzo della fiaba nella didattica dell’italiano L2 con alunni stranieri della scuola elementare. Dopo una breve digressione sul panorama scolastico dei giorni nostri, si analizza in che modo la fiaba può risultare utile dal punto di vista didattico ma soprattutto di come sia un punto d’incontro tra la cultura italiana e le culture straniere presenti nel nostro paese e di come l’immaginario fiabesco possa arricchire e aiutare nella comprensione dell’altro. La fiaba diventa allora uno strumento per un'educazione multiculturale, transculturale e interculturale. Partendo da questi presupposti si illustra il progetto “Il mondo è una fiaba” e i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati. In calce all’articolo si riporta, a titolo esemplificativo, una delle fiabe facenti parte del progetto e il tabellone del gioco finale. The world is a fairytale: an intercultural project for the primary school Fairytales are part of every culture, they are part of life, dreams, memories, the direct experience of every child and because of this they are reassuring and familiar. This article considers the importance of using fairytales in Italian L2 teaching with foreign elementary school students. After a brief digression on the current scholastic panorama, we analyze how fairytales can be useful from a didactic point of view and how they are a point of contact between Italian culture and the cultures of foreigners residing in Italy, and how fairytale imagery can enrich and aid in mutual understanding. Fairytales become tools for multicultural, transcultural and intercultural education. Starting from these assumptions, we illustrate the project “Il mondo è una fiaba” and the results obtained with respect to the preset objectives. The article includes one of the fairytales used and the board for the final game.
Milano University Press
2012-01-30
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10.13130/2037-3597/1929
ItalianoLinguadue; Vol. 3 No. 2 (2011); 401
Italiano LinguaDue; V. 3 N. 2 (2011); 401
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:33:24Z
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ELABORAZIONE DI UN QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DEI BISOGNI COMUNICATIVI DEGLI ADULTI IMMIGRATI
Aquilino, Annamaria
L’intensità del fenomeno migratorio in Italia suscita una riflessione critica sui bisogni linguistici di un nuovo pubblico di apprendenti, spinti verso la conoscenza della lingua italiana da una forte esigenza di integrazione sociale. L’articolo presenta l’elaborazione di un questionario come strumento d’indagine essenziale per la rilevazione dei bisogni comunicativi degli immigrati adulti. Progettato nell’ambito di un corso di italiano L2 presso il CTP di Rozzano (Milano) e sottoposto a un campione di 24 stranieri, il questionario si è rivelato molto utile per la definizione del profilo dei singoli apprendenti e dell’intera classe che, caratterizzata da una grande differenziazione, non è sempre facile da gestire. L’interpretazione finale dei dati ha messo in luce non solo gli elementi di diversità ma ha anche permesso di cogliere alcuni tratti omogenei molto interessanti, indispensabili per la programmazione del percorso didattico, che sarà tanto efficace quanto più si adatterà alla realtà psicologica e socio-culturale degli apprendenti. Questionnaire design to Survey the communicative needs of adult immigrants Widespread immigration in Italy has brought about critical reflection on the linguistic needs of a new group of learners, highly motivated to learn the Italian language because of their strong need for social integration. This article presents the designing of a questionnaire as an essential tool for surveying the communicative needs of adult immigrants. Designed for an Italian L2 course held at the CTP in Rozzano (Milano) and administered to 24 foreigners, the questionnaire was very useful for defining the profile of the single learners and the whole class group, which was dissimilar, and thus not the easiest to conduct. The final interpretation of the data brought to light not only the elements of diversity but they also allowed us to recognize a few interesting common traits, essential for lesson planning, making the course all the more effective as it is adapted to the psychological and socio-cultural reality of the learners.
Milano University Press
2012-01-30
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10.13130/2037-3597/1930
ItalianoLinguadue; Vol. 3 No. 2 (2011); 419
Italiano LinguaDue; V. 3 N. 2 (2011); 419
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1930/2183
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/1931
2016-03-15T14:33:24Z
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LA ICLASSE – SMARTPHONE E ITALIANO L2/LS
Zanoli, Filippo
Mai come oggi le classi (di Italiano L2, ma non solo) sono così fortemente colonizzate dal digitale. L’invasione si è palesata sotto forma di telefonini cellulari (smartphone) e tablet dotati di connessione internet e infinite potenzialità sotto forma di applicazioni che possono sia aiutare il discente sia, se male impiegati, ostacolarlo dall’intraprendere un proficuo percorso di apprendimento. Compito dell’insegnante di lingua è circoscrivere l’influenza e l’uso di tali strumenti – che non sono mero techné, ma un modo di funzionare di una generazione – non per vietarli ma per proporre un approccio e un loro utilizzo costruttivo quali mezzi dalle grandi potenzialità nell’apprendimento di una lingua straniera. The 1st class – Smartphones and Italian L2/FL Classrooms (for Italian L2, but not only) have never before been so strongly digitally oriented. This invasion is made tangible by smartphones and tablets equipped with internet connections and infinite potential thanks to applications which can help students in their studies, or hinder them if used incorrectly. The language teacher’s task is to circumscribe the influence and use of these tools– which are not mere techné, but the way an entire generation functions – not to prohibit using them but to propose using them constructively, thanks to their great potential for foreign language learning.
Milano University Press
2012-01-30
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1931
10.13130/2037-3597/1931
ItalianoLinguadue; Vol. 3 No. 2 (2011); 445
Italiano LinguaDue; V. 3 N. 2 (2011); 445
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1931/2184
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/2287
2016-03-15T14:33:32Z
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LA RIFLESSIONE METALINGUISTICA NEI MANUALI D’ITALIANO L2: CASE STUDY
Matthiae, Claudia
Gli “attori” di un corso di lingua sono gli apprendenti, il docente facilitatore e… il manuale. La scelta di quest’ultimo, e quindi la metodologia didattica che lo sottende, contribuiscono in maniera decisiva a delineare il percorso d’apprendimento esplicitando finalità e priorità didattiche. In un panorama editoriale ormai ricco e variegato non è sempre agevole districarsi fra le numerose proposte di libri di testo. Oltre alla centralità del discente e al metodo comunicativo, requisiti in linea con i dettami dell’European Common Framework presenti, seppur in dosi differenti, nella quasi totalità dei manuali, altri elementi meritano la dovuta considerazione. La riflessione metalinguistica, per esempio, si è affacciata solo recentemente sulla “scena” glottodidattica assumendo un ruolo tutt’altro che secondario.METALINGUISTIC REFLECTION IN ITALIAN L2 TEXT BOOKS: A CASE STUDYThe “actors” in a language course are the learners, the teacher/facilitator and… the textbook. Choosing a textbook, and the didactic methodology underlying it, contribute in a decisive way to the learning process by directing the learning objectives and choices. With a varied choice of textbooks available, it is not always easy to evaluate them. Student-centered courses using the communicative method, indications in line with the European Common Framework, are aspects which vary in quantity from text to text but which characterize them all. There are, however, also other elements to consider. Metalinguistic reflection, for example, has only recently taken on a primary role in the glottodidactic scenario.
Milano University Press
2012-07-16
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2287
10.13130/2037-3597/2287
ItalianoLinguadue; Vol. 4 No. 1 (2012); 343-351
Italiano LinguaDue; V. 4 N. 1 (2012); 343-351
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2287/2514
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/2288
2016-03-15T14:33:32Z
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IL TESTO POETICO NELL’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO A STRANIERI
Delucchi, Fabio
L’articolo tratta un tema tanto delicato quanto spesso eluso dai docenti di Italiano L2 o LS, quello dell’uso del testo poetico a fini didattici. Dopo una trattazione teorica e critica del tema, in cui vengono brevemente illustrate le posizioni emerse nei principali studi sull’inserimento e la fruizione dei testi letterari nell’insegnamento di italiano a stranieri, seguono una proposta pratica di modalità di selezione dei testi ed esempi di possibili applicazioni didattiche e di diverse tipologie di attività. Un ruolo fondamentale è riconosciuto alla “motivazione”, al “piacere del testo”, ai criteri in base ai quali selezionare i testi letterari, e in particolare i testi poetici, in relazione ai destinatari e alla “utilità” del testo poetico quale opportunità di sperimentazione linguistica, confronto interculturale e crescita, ma soprattutto veicolo di una migliore integrazione sociale anche per immigrati o studenti di italiano L2. L’apprendente viene visto nel suo ruolo “attivo” e la poesia sfruttata come occasione di spunto e integrazione alle tradizionali pratiche didattiche. In particolare, viene proposta una sistematica integrazione tra testo, suono e immagini per motivare e accrescere la consapevolezza critica dell’apprendente rispetto alla lingua e al “mondo”e tra confronto interculturale e ironia quali approcci privilegiati al testo poetici.POETRY IN ITALIAN L2/FL TEACHINGThis article addresses the often overlooked theme of the use of poetry by Italian L2/FL teachers. After a survey of the theoretical and critical literature on the subject that illustrates the existing research on the inclusion and use of literary texts in Italian L2 teaching, a practical proposal for text selection, examples of possible didactic applications and different activities are illustrated. Motivation plays a fundamental role as does “pleasure from the text”, constituting the basic criteria according to which texts, particularly poetry, are selected. These aspects regarding the “utility” of the poetic text as an opportunity for linguistic experimentation, intercultural comparison and growth and especially as a vehicle for better social integration for immigrants or Italian L2 students, are illustrated. The learner is seen in his or her active role and poetry offers the occasion for integrating traditional didactic practices. In particular, systematic integration is necessary between text, sound and image to motivate and enhance the learner’s critical awareness about language and the world, through intercultural comparison and irony as ways to approach poetry.
Milano University Press
2012-07-16
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2288
10.13130/2037-3597/2288
ItalianoLinguadue; Vol. 4 No. 1 (2012); 352-394
Italiano LinguaDue; V. 4 N. 1 (2012); 352-394
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2288/2515
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/2289
2016-03-15T14:33:32Z
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I PROMESSI SPOSI: PERCORSO DIDATTICO IN UNA CLASSE INTERCULTURALE
Colombo, Loredana
Il percorso proposto nasce dalla consapevolezza che la presenza di alunni non italofoni nel nostro sistema scolastico è, per i docenti, occasione di aggiornarsi e cercare nuove strategie didattiche, e, per tutti, motivo di arricchimento umano e culturale. Le innegabili difficoltà che presenta l’insegnamento in una classe multiculturale sono particolarmente evidenti quando si affrontano testi letterari, per una serie di ovvie ragioni: le difficoltà legate ad una lingua spesso lontanissima dall’italiano standard, vicende che sono inserite in un passato storico-sociale completamente sconosciuto ai non italofoni, uso di figure retoriche, richiami mitologici, riferimenti religiosi ed artistici. Si è colta la sfida con il presentare un percorso attraverso i primi otto capitoli dei Promessi Sposi che persegua l’obiettivo di sviluppare le competenze linguistiche e di favorire la conoscenza reciproca e l’integrazione, attraverso la narrazione, l’attività di didattica attiva e laboratoriale e il cooperative learning.I PROMESSI SPOSI: A DIDACTIC EXPERIENCE IN ANINTERCULTURAL CLASSThis experience stems from the awareness that the presence of non-Italian speaking students in our school system is an occasion for teachers to acquire new teaching strategies as well as offering human and cultural enrichment for everyone. The undeniable difficulties in teaching a multicultural class are particularly evident when literary texts are dealt with, for a series of obvious reasons: difficulties linked to unusual, non-standardized Italian, events set in historical-social settings which are completely unfamiliar to foreign students, the use of rhetorical figures, mythological, religious and artistic references. To face this challenge, we present an experience dealing with the first 8 chapters of I Promessi Sposi aimed at developing linguistic competence and encouraging mutual knowledge and integration, through narration, active learning activities and cooperative learning.
Milano University Press
2012-07-16
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2289
10.13130/2037-3597/2289
ItalianoLinguadue; Vol. 4 No. 1 (2012); 395-423
Italiano LinguaDue; V. 4 N. 1 (2012); 395-423
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2289/2516
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/2291
2016-03-15T14:33:32Z
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DI TEMPO IN TEMPO... PROGETTO DI LABORATORI INTERCULTURALI A PARTIRE DALL’OROLOGIO PLANETARIO FANZAGO DELLA CITTÀ DI CLUSONE
Borlini, Karin
Lingua e cultura sono inscindibilmente legate. Conoscere la lingua italiana attraverso la scoperta delle ricchezze del patrimonio culturale locale si rivela, quindi, una possibile pratica didattica anche per l’insegnamento dell’italiano come L2. Ormai quasi tutti i musei e gli enti educativi del territorio propongono laboratori e progetti per le scuole, dall’infanzia alla secondaria. Purtroppo, spesso, non viene considerata, in queste scelte, la prospettiva interculturale.Il presente contributo vuole presentare delle possibili attività laboratoriali da proporre a classi plurilingui, finalizzate alla conoscenza del territorio, prendendo spunto da una visita guidata alla città di Clusone. Qui si trova un orologio planetario costruito nel 1583 e ancora funzionante. A partire dalla visita all’orologio, si accompagnano bambini e ragazzi attraverso un percorso che cerca di fornire un maggior consapevolezza della mutevolezza del concetto di tempo e della sua percezione, anche fisica, nelle diverse culture del mondo e in diversi periodi storici.FROM TIME TO TIME. A PROJECT FOR INTERCULTURAL WORKSHOPS STARTING FROM THE FANZANGO ASTRONOMICAL CLOCK IN THE CITY OF CLUSONELanguage and culture are inseparable. Learning Italian by discovering the richness of its local cultural heritage offers didactic possibilities for teaching Italian L2. Almost all museums and educational institutions offer workshops and projects for schools, from preschool to high school. Unfortunately, often these initiatives do not consider the intercultural perspective.This paper presents a possible workshop for multilingual classes aimed at getting to know the territory, inspired by a visiting the city of Clusone where there is a still functioning astronomical clock that was built in 1583. Starting from visiting the clock, the students are offered the opportunity to develop greater awareness regarding the changing concept of time, from perception to physical reality, in different world cultures and in different historical periods.
Milano University Press
2012-07-16
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2291
10.13130/2037-3597/2291
ItalianoLinguadue; Vol. 4 No. 1 (2012); 424-447
Italiano LinguaDue; V. 4 N. 1 (2012); 424-447
2037-3597
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oai:ojs.riviste.unimi.it:article/2292
2016-03-15T14:33:32Z
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AUTOBIOGRAFIE LINGUISTICHE CON UNA CLASSE DI ITALIANO L2 DI SINOFONI
Corti, Lorenza
Convinta dell’utilità didattica del racconto autobiografico nel processo di apprendimento/insegnamento dell’italiano da parte di studenti stranieri, presento un’unità didattica di approccio alle autobiografie linguistiche, progettata per giovani apprendenti sinofoni, con una competenza dell’italiano oscillante tra i livelli A2 e B1, giunti in Italia per compiere gli studi universitari.Il percorso didattico ha come punto d’arrivo la stesura da parte di degli studenti della propria autobiografia linguistica; è organizzato in fasi e prevede attività che coinvolgono la ricezione orale e scritta, la produzione orale e scritta e l’interazione.L’unità didattica si propone di far conoscere il genere dell’autobiografia e in particolare di quella in cui chi scrive racconta la propria esperienza con le lingue; di stimolare gli studenti a riflettere su se stessi, sulle loro abitudini linguistiche, sulle esperienze pregresse di studio delle lingue e di contatto con le culture di cui le lingue sono veicolo; di incoraggiare gli allievi a parlare di sé.Si prevede, inoltre, nel corso delle attività proposte, l’introduzione di alcune nozioni di linguistica, come, ad esempio, le nozioni di lingua madre, competenza e varietà linguistica.LINGUISTIC AUTOBIOGRAPHIES: AN EXPERIENCE WITH CHINESE-SPEAKING ITALIAN L2 LEARNERSI am convinced of the utility of autobiography in the Italian L2 teaching/learning process with foreign students, and I present a teaching unit centered on linguistic autobiography, designed for young Chinese-speaking learners with A2-B1 competence in Italian, who are studying at Italian universities.The process culminates in the students’ written linguistic autobiography, organized in phases and involving oral and written activities including reception, production and interaction.The unit aims at making the students familiar with the genre of autobiography, focusing on personal experience with languages, in order to stimulate the students to reflect on themselves, their linguistic habits, their former experiences studying languages and contact with cultures where language is the vehicle, as well as encouraging the students to talk about themselves.A few linguistic notions are also introduced, including the idea of mother tongue, competence and linguistic variety.
Milano University Press
2012-07-16
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2292
10.13130/2037-3597/2292
ItalianoLinguadue; Vol. 4 No. 1 (2012); 448-470
Italiano LinguaDue; V. 4 N. 1 (2012); 448-470
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2292/2518
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/2293
2016-03-15T14:33:32Z
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INSEGNARE L’ITALIANO L2 NELLA SCUOLA SUPERIORE DI PRIMO GRADO. IL LABORATORIO HOGWARTS: GIOCARE PER IMPARARE
Sala, Melissa
L’articolo propone un progetto didattico per l’insegnamento dell’italiano L2 nella scuola superiore di primo grado che prevede l’inserimento di studenti stranieri, provenienti da paesi diversi, in un gioco di ruolo didattico ispirato alla saga di Harry Potter.Particolare attenzione è data al laboratorio Hogwarts, un laboratorio specifico il cui obiettivo è quello di promuovere l’interazione, la socializzazione, ma soprattutto l’apprendimento dell’italiano come lingua di comunicazione. La didattica del laboratorio fonde insieme elementi del metodo comunicativo ed elementi del metodo audiolinguale richiamando la didattica ludica in quanto il gioco è assunto come modalità strategica di apprendimento. L’idea che sta alla base del laboratorio Hogwarts è quella di coinvolgere gli apprendenti, stimolarne l’interesse e la curiosità attraverso l’utilizzo di materiale video (visual stimuli) e attraverso l’attività ludica che mantiene viva la loro attenzione e la loro motivazione favorendone l’apprendimento linguistico attraverso il divertimento.TEACHING ITALIAN L2 IN MIDDLE SCHOOL. THE HOGWARTS LAB: LEARNNG BY PLAYINGThe article illustrates a project aimed at teaching Italian as a second language. The target audience is middle school students from different countries and with different L1 backgrounds. Students take part in didactic role-plays inspired by the Harry Potter series. Special emphasis is given to the Hogwarts Language Lab, which aims to promote interaction, socialization and second language acquisition. The Lab teaching strategy combines elements of the communicative approach and the audio-lingual method with role-playing. The principle behind the Hogwarts Lab is that the students have to be active participants rather than passive observers. Their involvement can be increased and their interest can be raised through the use of the video input (visual stimuli) and role-playing as a teaching strategy. Students are encouraged to carry out tasks and activities using cooperation and collaboration, using Italian to communicate. They take an active part and there is increased involvement as the students “learn while they are playing”.
Milano University Press
2012-07-16
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2293
10.13130/2037-3597/2293
ItalianoLinguadue; Vol. 4 No. 1 (2012); 471-509
Italiano LinguaDue; V. 4 N. 1 (2012); 471-509
2037-3597
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/2293/2519
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/2820
2016-03-15T14:32:24Z
promoitals:EM
IL PARLATO DELL’INSEGNANTE NELLA CLASSE DI LINGUA
Corradi, Daniele
In questo contributo si analizzano, in un contesto di insegnamento/apprendimento dell’italiano L2, esempi di parlato del docente, a cui è affidata la gestione della comunicazione didattica, ed esempi di parlato degli apprendenti, osservando, in particolare, in quale modo la loro produzione orale e il loro coinvolgimento nell’interazione verbale in classe sia previsto e guidato dalla forma della lezione e dalle strutture dialogiche a cui è correlato l’apprendimento della lingua. Nell’analisi di parlato e di interazioni verbali in classe si sono riscontrati due modelli fondamentali: la lingua della conversazione, macro-obiettivo comunicativo di lezioni svolte nell’ambito del progetto “Marco Polo” presso l’Università degli Studi di Milano, e la lingua dell’esposizione, perseguito nelle lezioni dei corsi sull’italiano disciplinare L2, sempre promossi dall’UniMi, e denominati “CALP” (Cognitive Academic Language Proficiency). La scelta metodologica di riportare la trascrizione e l’analisi di un’intera lezione del progetto “Marco Polo” è motivata dalla convinzione che la lezione è l’unità che riassume tutti gli elementi costitutivi del discorso didattico. A questa analisi segue l’esame di campioni audio-video registrati durante le lezioni dei corsi CALP, per mostrare come l’insegnamento/apprendimento dell’italiano L2/LS possa richiedere diverse tipologie di materiali e strumenti che supportano il parlato dell’insegnante e facilitano la comunicazione di contenuti didattici tra insegnante e apprendenti, se usati coerentemente con i micro-obiettivi e macro-obiettivi della lezione. Language teacher in-class speech In this paper we analyze examples of in-class teacher speech, responsible for managing the teaching communication, and examples of learners' speech in an Italian L2 teaching/learning context. In particular we observe how the student’s speech and involvement in verbal interaction in the classroom is planned and guided by the lesson and the dialogical structures related to language learning. In analyzing speech and verbal interactions in the classroom, we found two basic models: the language of conversation, macro-objective communication during lessons within the “Marco Polo” project at the University of Milan, and exposition language, in the disciplinary Italian L2 course lectures, referred to as “CALP” (Cognitive Academic language Proficiency). The methodological choice to use transcription in order to analyze an entire “Marco Polo” lesson was motivated by the belief that a lesson is the unit which comprehends all of the didactic discourse elements. We also examined audio-video recordings collected during the CALP course lectures, to show how the teaching / learning of L2/LS may require different types of materials and tools to support teacher speech and facilitate the communication of learning content between teachers and learners when used consistently with the micro-and macro-objectives of the lesson.
Milano University Press
2013-01-22
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10.13130/2037-3597/2820
ItalianoLinguadue; Vol. 4 No. 2 (2012); 226-257
Italiano LinguaDue; V. 4 N. 2 (2012); 226-257
2037-3597
ita
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oai:ojs.riviste.unimi.it:article/2821
2016-03-15T14:32:24Z
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ALLA SCOPERTA DEL PACKAGING DESIGN CON IL WEBQUEST
Gobbis, Antonietta
Paoli Legler, Marco
Il seguente saggio tratta le possibilità di presentazione in Università straniere, dove si insegna l’ItalianoL2, di un aspetto culturale italiano di forte impatto all’estero come il design, attraverso l’innovativa metodologia del webquest. L’iniziale parte teorica descrive il webquest come metodo didattico costruttivista, con particolare riferimento alle sue caratteristiche, parti costituenti e tipologie. Nella seconda parte vengono dati esempi concreti di webquest di breve e lunga durata su due prodotti italiani molto famosi di packaging design, che hanno festeggiato il loro anniversario nel 2012: il Bacio Perugina e il Campari Soda. I risultati positivi di entrambi i progetti intendono mostrare i vantaggi di una didattica centrata sull’alunno basata su attività di problem-solving e strategie di cooperative learning. Discovering packaging design through webquest The following essay deals about the possibilities to introduce a very successful cultural topic like Italian Design in Universities abroad, where Italian is taught as second foreign language, through the innovative methodology of WebQuests. The theoretical part describes WebQuests as constructivist didactic method with reference to its characteristics, main constituent parts and typologies. In the second part we give concrete examples of short and long term WebQuests about two very famous packaging design Italian products which celebrated in 2012 their anniversary: BacioPerugina and Campari Soda. The positive results of both projects aim to show the advantages of learner-centered teaching methods based on problem-solving activities and cooperative learning strategies.
Milano University Press
2013-01-22
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10.13130/2037-3597/2821
ItalianoLinguadue; Vol. 4 No. 2 (2012); 258-327
Italiano LinguaDue; V. 4 N. 2 (2012); 258-327
2037-3597
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2016-03-15T14:32:24Z
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IL PORTFOLIO EUROPEO PER LA FORMAZIONE INIZIALE DEGLI INSEGNANTI (PEFIL) COME STRUMENTO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Arcuri, Adriana
Scopo di questo contributo è descrivere il modo in cui il Pefil , Portfolio europeo per la formazione iniziale degli insegnanti di lingue. Uno strumento di riflessione (ECML, 2007) è stato usato nell’ambito del “Master in didattica dell’italiano come lingua non materna” dell’Università di Palermo non solo come strumento di autovalutazione, ma anche come strumento di insegnamento/apprendimento, valorizzando cioè le potenzialità formative di questo Portfolio come auspicato dagli stessi autori.Il documento è impiegato, in una nuova prospettiva, come chiave di lettura dei contenuti della professione e ha fornito ai corsisti uno strumento per rintracciare le connessioni fra i diversi input formativi del Master. In questo modo è stato possibile per ciascuno di loro costruire un tessuto unitario di apprendimento delle competenze professionali di insegnanti di italiano L2 e LS in un’ottica di life long learning, secondo un approccio riflessivo. The Portfolio Europeo per la Formazione Iniziale degli Insegnanti (PEFIL) as a teaching/learning tool The aim of this paper is to describe how the European Portfolio for Student Teachers of Languages - Portfolio Europeo per la Formazione Iniziale degli Insegnanti (PEFIL), A reflection tool for language teacher education (ECML, 2007) has been used in the Master Degree program in “Italian Foreign Language Teaching” at the University of Palermo. The PEFIL has not only been used as a tool for self-assessment, but by exploiting the educational potential of the portfolio, it has also become an important learning/teaching tool.The Portfolio was used as a way to interpret essential teaching contents. It gave students a tool for finding connections between the diverse educational elements of the Master program. Thus it was possible for each of them to create a coherent network of professional competences for teaching Italian as a second and foreign language within a life long learning perspective, following the reflexive approach.
Milano University Press
2013-01-22
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10.13130/2037-3597/2822
ItalianoLinguadue; Vol. 4 No. 2 (2012); 328-335
Italiano LinguaDue; V. 4 N. 2 (2012); 328-335
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:32:16Z
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Didattica multicanale integrata: il fumetto parlante. Un’esperienza di scrittura creativa collaborativa in un corso di italiano L2
Santalucia, Diego
L’articolo, nella premessa, parte da riferimenti a S. Papert e al costruzionismo, per focalizzarsi poi su alcuni aspetti dell’ultimo lavoro di A.Pian che, con l’ elaborazione del concetto di didattica multicanale integrata, indica una prospettiva ulteriore per l’integrazione di strumenti tecnologici nei processi di insegnamento/apprendimento.Nella fase seguente questo lavoro illustra un esperimento di scrittura creativa collaborativa in un corso di Italiano L2 blended, effettuato attraverso un sistema wiki e la successiva elaborazione integrata di testo, immagini e narrazione orale in un “fumetto parlante”. Uno degli obiettivi fondamentali del progetto è stato quello di valutare se, e in quale modo, il percorso effettuato in un ambiente online potesse favorire lo sviluppo della competenza comunicativa da parte dei corsisti, insieme a quello di analizzare i codici linguistici attivati nell’interazione. Non ultimo, l’obiettivo di verificare la possibilità che i corsisti potessero sperimentare un percorso per la creazione di un oggetto didattico che possa dare anche “piacere estetico” nella fruizione. Integrated multi-channel teaching: the cartoon speaker.An experience in collaborative creative writing in an Italian L2 course The article begins with references to S. Papert and constructionism, then focuses on certain aspects of the work of A. Pian, who elaborated the concept of integrated multi-channel learning, indicating a further perspective for the integration of technological tools in the teaching/learning process. An experiment in a blended Italian L2 collaborative creative writing course was carried out using a wiki system and the subsequent processing of the integrated text, images and storytelling into a “speech bubble”. A key objective of the project was to assess whether, and in what way, an online environment could favor the development of communicative competence on the part of the students, along with the analysis of the linguistic codes activated in the interaction. Last but not least, there was the objective to verify the possibility that the participants could create a learning object that would also give “aesthetic pleasure” when used.
Milano University Press
2013-07-09
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10.13130/2037-3597/3129
ItalianoLinguadue; Vol. 5 No. 1 (2013); 295-313
Italiano LinguaDue; V. 5 N. 1 (2013); 295-313
2037-3597
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2016-03-15T14:32:16Z
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L’italiano degli immigrati ispanofoni. L’influenza della lingua1 nell’apprendimento di lingue affini
Ferrario, Gloria Maria
A causa di un costante aumento dei flussi migratori provenienti dal Sud America, gli ispanofoni formano oggigiorno uno dei gruppi più consistenti di stranieri che apprendono l’italiano. Considerando la notevole somiglianza fra le due lingue, a livello non solo lessicale ma anche strutturale, risulta immediato ipotizzare che la loro competenza nella L2 possa raggiungere, in tempi relativamente brevi, livelli molto elevati. Il lavoro si propone due obiettivi principali: quello di analizzare le diverse fasi del processo di acquisizione dell’italiano da parte di ispanofoni e quello di verificare il loro effettivo raggiungimento della piena competenza in L2. Per fare ciò, è stata condotta un’indagine su un campione di settantadue immigrati, ai quali è stato proposto un test scritto, costituito da esercizi mirati, atti a verificare le interferenze con lo spagnolo e le strategie linguistiche utilizzate nel tentativo di apprendere l’italiano. The italian language spoken by spanish-speaking immigrants. The influence of mother tongue on the learning of similar languages Because of the steady increase inthe flow of migration from South America, Spanish-speakers are nowadays one of the largest groups of foreigners who learn Italian. Considering the remarkable similarity between the two languages, not only in terms of vocabulary but also in terms of structure, it iseasy to assumethat Spanish-speakers can achieve very high levels of competence in Italian L2 in a relatively short time. This paper has two main objectives. The first is to analyze the different phases of Italian language acquisition by Spanish-speaking immigrants. The second is to verify their actual competence in Italian L2. A study was conducted involving a sample of seventy-two immigrants. This group completed a written test consisting of specific exercises designed to check for interference from the Spanish language in order to consider the strategies they adoptedin their attempt to learn Italian.
Milano University Press
2013-07-09
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10.13130/2037-3597/3130
ItalianoLinguadue; Vol. 5 No. 1 (2013); 314-340
Italiano LinguaDue; V. 5 N. 1 (2013); 314-340
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:32:16Z
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L’apprendimento della lingua della medicina in L2: due manuali a confronto
Polita, Maria
Insegnare la lingua speciale della medicina ad una classe di apprendenti L2 implica considerare diverse problematiche relative alle peculiarità del codice settoriale (variazioni diafasiche, particolarità del lessico, tecnicismi collaterali), ma anche relative al pubblico di apprendenti non italofono (tipologia, interessi, livello di apprendimento). Il panorama editoriale italiano offre pochi strumenti dedicati: tra questi Donatella Troncarelli, Dica 33. Il linguaggio della medicina, Bonacci, 1994 e Daniela Forapani, Italiano per medici, Alma edizioni, 2004. Questo studio intende mettere a confronto i due testi sottolineandone le caratteristiche e l’impostazione glottodidattica ed evidenziando come il contenuto linguistico sia proposto, quali siano le abilità favorite, quali gli obiettivi di apprendimento e quali gli strumenti forniti. Particolare attenzione viene prestata al lessico registrato nei glossari dei volumi. Learning the language of medicine in l2: a comparison of two textbooks Teaching the special language of medicine to a class of L2 learners implies considering various issues related to the peculiarities of the sector-specific jargon (diphasic variations, peculiarities of vocabulary, collateral technicalities), also related to non-Italian-speaking learners (type, interests, level of learning). Italian publishers offer few dedicated tools: these include Donatella Troncarelli, Dica 33.Il linguaggio della medicina, Bonacci, 1994 and Daniela Forapani, Italiano per medici, Alma editions, 2004. This study aims to compare the two texts, highlighting their features and language teaching setting, showing how linguistic content is proposed, which skills are promoted, what the learning objectives are and what tools are provided. Particular attention is paid to the vocabulary in the glossaries.
Milano University Press
2013-07-09
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10.13130/2037-3597/3131
ItalianoLinguadue; Vol. 5 No. 1 (2013); 341-365
Italiano LinguaDue; V. 5 N. 1 (2013); 341-365
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:32:16Z
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Biancaneve a Marrakesh
Ottaviani, Manuela
In ambito glottodidattico Glottodrama e Process Drama sono solo due delle molteplici declinazioni in cui trovano spazio tecniche e metodi teatrali. Come in ogni approccio l’insegnante deve saper creare di volta in volta la commistione giusta dei vari strumenti per rispondere in modo adeguato e con successo alle specifiche esigenze apprenditive di gruppi di apprendenti differenti. Dopo un’introduzione teorica, l’autrice illustra un progetto innovativo di teatro e lingua seconda realizzato tra aprile e giugno 2012 nel comune di Gorla Maggiore (Va) con un gruppo di immigrate magrebine. Dalla lettura emerge come l’analisi dettagliata dei bisogni linguistici-comunicativi e la riflessione sociolinguistica e metacognitiva del gruppo delle apprendenti consenta l’integrazione di modelli e tecniche diverse per un approccio teatrale alla lingua italiana “su misura”. Snow White in Marrakesh In the field of language teaching Glottodrama and Process Drama are just two of the many ways in which theater techniques and methods are implemented. As with any approach, the teacher must be able to create the right mixture of various tools to respond appropriately and successfully to the specific needs of groups of different learners. After a theoretical introduction, the author describes an innovative theater and second language project carried out April and June 2012 in the municipality of Gorla Maggiore (Va) with a group of North African immigrants. There is a detailed analysis of the linguistic-communicative needs and sociolinguistic and metacognitive reflection by the group of learners whichallows for the integration of models and techniques for a theatrical approach to “tailored” Italian language teaching.
Milano University Press
2013-07-09
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10.13130/2037-3597/3132
ItalianoLinguadue; Vol. 5 No. 1 (2013); 366-386
Italiano LinguaDue; V. 5 N. 1 (2013); 366-386
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:32:02Z
promoitals:EM
INSEGNARE ITALIANO L2 A STUDENTI STRANIERI ANALFABETI. CRITICITÀ E PROPOSTE DIDATTICHE
Ragazzo, Marinunzia
A fronte della sempre crescente domanda di corsi di italiano L2 da parte di stranieri che possiedono una debole alfabetizzazione in lingua madre, chi insegna l’italiano come lingua seconda ad analfabeti può contare su poche indicazioni metodologiche e su un certo numero di manuali dedicati alle tecniche di letto-scrittura. Quasi inesistenti sono invece i materiali elaborati appositamente per lo sviluppo delle abilità di comprensione e produzione orale senza l’ausilio del supporto scritto.Questo contributo intende in primo luogo delineare un quadro della complessa ed eterogenea situazione di questa fascia di apprendenti “deboli”, evidenziandone da un lato le particolari caratteristiche psicologiche e cognitive legate alla scarsa alfabetizzazione in età adulta, dall’altro le restrizioni pratiche dovute all’impossibilità di servirsi del mezzo scritto. Da qui la necessità di legare l’approccio didattico alla realtà quotidiana, alla concretezza delle situazioni comunicative, all’uso di supporti alternativi a quello scritto, alla ridondanza e alla ripetizione, alla diversificazione dei compiti.La seconda parte dell’articolo si propone di rispondere al vuoto editoriale esistente per questa tipologia di apprendenti l’italiano L2 offrendo al docente una selezione di materiali audiovisivi facilmente accessibili in rete corredati da suggerimenti didattici per il loro utilizzo dai livelli elementari (A1-A2) fino al livello intermedio (B1) delle competenze orali; si tratta di 40 video che coprono le 6 aree semantiche di base (identità e persona, cibi e bevande, abbigliamento, casa, lavoro, salute) che formano un mini-percorso didattico pronto per l’uso. Teaching foreign illiterate italian l2 students. educational issues and proposalsThere is an increasing demand for Italian L2 courses for foreigners who possess weak literacy skills in their mother tongue. Italian L2 teachers for illiterate people have few methodological indications and materials dedicated to reading and writing techniques. Materials developed specifically for the development of listening and speaking skills without the aid of written support are virtually non-existent.This paper offers an overview of the complex and heterogeneous situation of these “weak” learners, highlighting both the particular psychological and cognitive characteristics related to poor literacy in adulthood, as well as the practical restrictions due to the impossibility of using written language. It is necessary to link the teaching approach to everyday reality and communicative situations by using alternative materials to written ones, like repetition and the diversification of tasks.The second part of the article addresses the editorial void for this type of the Italian L2 learner by offering the teacher a selection of audiovisual materials that are easily accessible on the internet, accompanied by teaching suggestions for their use with elementary (A1-A2) and intermediate (B1) level students regarding oral skills. 40 videos covering the 6 basic semantic areas (identity and people, food and drink, clothing, housing, work, health), create a ready-to-use mini-course.
Milano University Press
2014-02-10
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/3757
10.13130/2037-3597/3757
ItalianoLinguadue; Vol. 5 No. 2 (2013); 149-181
Italiano LinguaDue; V. 5 N. 2 (2013); 149-181
2037-3597
ita
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2016-03-15T14:32:02Z
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IL FILM A LEZIONE DI ITALIANO L2: GLI ESAMI AL CINEMA
Albizzati, Michela
Può il film rivelarsi uno strumento utile a lezione di italiano L2? Quali sono i limiti ed i vantaggi dell’utilizzo di materiale audiovisivo autentico in aula? Come strutturare un’attività basata sulla visione di un film italiano in lingua originale? Quali strategie mette in atto l’apprendente per comprendere un film nella L2? “Il film a lezione di italiano L2: gli esami al cinema” cerca di rispondere a queste domande attraverso una riflessione sull’utilità del cinema a lezione e proponendo un’attività didattica basata sulla visione di sequenze tratte da film italiani. Considerando la pellicola come documento di civiltà, veicolo di una lingua viva e “in situazione” ed esperienza di apprendimento plurisensoriale, l’articolo mette in luce come l’apprendimento dell’italiano L2 possa trarre beneficio dall’utilizzo in aula di materiali audiovisivi autentici quali i film, se opportunamente selezionati e didattizzati. Dalla riflessione alla pratica: dopo aver identificato obiettivi, destinatari ed i loro bisogni linguistico-comunicativi, viene presentata un’attività basata sulla didattizzazione di tre sequenze che hanno come tema centrale l’esame universitario orale. Ponendo i bisogni linguistico-comunicativi dei discenti al centro si scoprirà che, se opportunamente didattizzato, un film o parte di esso può trasformarsi in materiale didattico estremamente utile ai fini dell’apprendimento di una L2, nonché fonte inesauribile di spunti a partire dai quali l’insegnante può creare attività didattiche originali e stimolanti non solo linguistiche ma anche interculturali. Movies during italian l2 lessons: exams at the cinemaAre movies useful tools during Italian L2 lessons? What are the limits and advantages of using authentic audio-visual materials in the classroom? How can an activity based on viewing an Italian film in the original language be structured? What strategies do learners use to understand movies in L2? “Movies during Italian L2 Lessons: exams at the cinema” tries to answer these questions regarding the use of films in class and proposes an activity using clips from Italian films. Movies are social documents, vehicles for experiencing living, “situated” language and multi-sensory learning. The article sheds light on how L2 classes can benefit from the use of authentic audio-visual materials such as movies if properly selected and didacticized. From reflection to practice: after identifying objectives, target groups and their linguistic and communicative needs, an activity based on the using three didacticized clips centered on university oral exams is presented. Putting the linguistic-communicative needs of learners at the center shows that, if properly didacticized, a film or a clip constitutes extremely useful educational material for L2 learning, as well as an inexhaustible source of ideas from which the teacher can create original and stimulating educational activities which are not only linguistic but also intercultural.
Milano University Press
2014-02-10
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/3758
10.13130/2037-3597/3758
ItalianoLinguadue; Vol. 5 No. 2 (2013); 182-210
Italiano LinguaDue; V. 5 N. 2 (2013); 182-210
2037-3597
ita
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oai:ojs.riviste.unimi.it:article/3759
2016-03-15T14:32:02Z
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LA DIDATTICA LUDICA. TEORIA E APPLICAZIONI PRATICHE NELL’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO L2 AD ADULTI
Sudati, Ilaria
Quando si pensa all’impiego della glottodidattica ludica nell’insegnamento dell’italiano come L2 si è propensi a immaginare l’applicazione di tale metodologia prevalentemente con bambini e ragazzi. Questo lavoro illustra invece non soltanto come sia possibile impiegare la glottodidattica ludica anche con adulti, ma come anzi quest’ultima risulti, per l’apprendente adulto, in particolare se scarsamente alfabetizzato. utile ed efficace ai fini dell’apprendimento linguistico.L’articolo, partendo da un’analisi dei fondamenti teorici della glottodidattica ludica, ne analizza l’applicazione e l’uso in classi di migranti non o scarsamente alfabetizzati nella loro L1, con attività che non prevedono il ricorso alla lingua scritta. Playful italian l2 for adults (theory and practical applications) When one thinks about playful Italian L2 language teaching, one is likely to imagine using this methodology mainly with children and teenagers. This paper illustrates not only how to use glottodidactic play with adults, but also how it can be a useful and effective methodology for adult learners, including poorly literate Italian L1 students.The article, based on an analysis of the theoretical foundations of playful language teaching, analyzes its use in classes for migrants or poorly literate Italian L1 speakers, with activities that do not involve the use of written language.
Milano University Press
2014-02-10
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/3759
10.13130/2037-3597/3759
ItalianoLinguadue; Vol. 5 No. 2 (2013); 211-225
Italiano LinguaDue; V. 5 N. 2 (2013); 211-225
2037-3597
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/3759/3930
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/4237
2016-03-15T14:31:54Z
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HAI PAURA DELLA MAFIA? LA CULTURA DELL’ANTIMAFIA ATTRAVERSO IL CLIL NELLE LEZIONI DI ITALIANO LS
Panzarella, Gioia
Questo articolo cerca di offrire alcune strategie per presentare il tema dell’antimafia all’interno dei corsi di scuola secondaria di italiano come lingua straniera. Si mette in evidenza come i movimenti antimafia rappresentino una realtà importante e positiva della società italiana contemporanea e come, per questo motivo, possano essere inclusi nell’insegnamento della cultura italiana nei curricoli linguistici. Negli ultimi anni alcune associazioni hanno iniziato a combattere la mafia, grazie alla partecipazione dei cittadini, un punto di vista che solleva l’interesse degli studenti stranieri. Le lezioni qui descritte hanno avuto luogo in Austria e si concentrano sul concetto di “Consumo critico” sviluppato da Addiopizzo (Palermo, Italia), associazione che ha contribuito alle attività svolte nel corso delle lezioni rispondendo a una lista di domande formulate da parte degli studenti coinvolti. Da un punto di vista metodologico, principi e tecniche del CLIL (Content and Language Integrated Learning) hanno contribuito a pianificare le lezioni, al fine di coniugare lingua e contenuti in modo produttivo. L’articolo comprende una descrizione step-to-step delle attività svolte. Are you Afraid of the mafia? Antimafia Culture through CLIL in Teaching Italian as a Foreign Language Gioia Panzarella This article seeks to offer some strategies for presenting the topic of antimafia within secondary school courses of Italian as a foreign language. I argue that antimafia movements represent an important and positive reality of contemporary Italian society and, for this reason, they can be included in the teaching of Italian culture within language curricula. In recent years some associations have started to fight the mafia thanks to citizens’ participation, a point of view which raises students’ interest. The lessons here described took place in Austria and focus on the notion of “consumo critico” developed by Addiopizzo (Palermo, Italy), an association that contributed to the activities by answering a list of questions posed by the students involved. From a methodological point of view, CLIL (Content and Language Integrated Learning) principles and techniques were used to plan the lessons, in order to combine language and content in a productive way. The article includes a step-to-step description of the activities.
Milano University Press
2014-07-15
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/4237
10.13130/2037-3597/4237
ItalianoLinguadue; Vol. 6 No. 1 (2014); 342-352
Italiano LinguaDue; V. 6 N. 1 (2014); 342-352
2037-3597
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/4237/4331
oai:ojs.riviste.unimi.it:article/4238
2016-03-15T14:31:54Z
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LO SVILUPPO DELLA PERSONALITÀ INTERCULTURALE NELLA RELAZIONE DIDATTICA UNO A UNO: STUDI DI CASO
Panascì, Marcella
Questa ricerca si pone l’obiettivo di identificare strategie efficaci nella gestione dell’insegnamento uno a uno in contesti professionali. A partire da un’attenta riflessione sulle peculiarità di questo ambito di insegnamento, si analizzano i possibili percorsi di apprendimento che l’insegnante può intraprendere al fine di impostare una azione didattica incisiva. Si esaminano in particolare lo sviluppo della competenza strategica e metacognitiva e la costruzione della personalità interculturale come possibili chiavi di accesso a un apprendimento più consapevole e autonomo. Attraverso lo studio di tre casi differenti, questo contributo intende fornire idonei strumenti di analisi che possano guidare l’insegnante nel riconoscimento di un profilo non solo linguistico, ma anche cognitivo, metacognitivo e socio-affettivo dell’apprendente e nell’impostazione di una diversa azione didattica in armonia con le caratteristiche dell’allievo. The development of the intercultural personality in one-to-one teaching: case studies Marcella Panascì This study aims at identifying effective strategies in one-to-one teaching in professional contexts. Starting from a careful consideration of the peculiarities of this type of teaching, this study analyses the possible learning paths which the teacher can take in order to plan successful didactic actions. The development of strategic and meta-cognitive competences and the construction of an intercultural personality will be examined as possible way to a more independent and conscious way of learning. Through three different case studies, this article offers analysis strategies so that the teacher can recognize a student’s profile not only linguistically, but also which including cognitive, meta-cognitive and affective aspects in order to plan ad hoc didactic actions in harmony with the learner’s characteristics.
Milano University Press
2014-07-15
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10.13130/2037-3597/4238
ItalianoLinguadue; Vol. 6 No. 1 (2014); 353-394
Italiano LinguaDue; V. 6 N. 1 (2014); 353-394
2037-3597
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2016-03-15T14:31:54Z
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PROGETTO DIDATTICO PER DETENUTI STRANIERI
Savino, Claudia
Questo lavoro vuol offrire spunti didattici per l’alfabetizzazione sociolinguistica dei detenuti stranieri, attraverso la sperimentazione integrata di alcune metodologie glottodidattiche. In particolare propone un laboratorio interdisciplinare nel quale le attività di italiano L2 si mescolano alle suggestioni dell’arte figurativa. Nella prima parte, l’articolo delinea le interazioni comunicative entro le strutture penitenziarie, con le implicazioni culturali che ne derivano. Accenna inoltre ai progetti pilota dell’Università per Stranieri di Siena in quest’ambito. Nella seconda parte, centrale e sperimentale, l’autrice descrive un progetto didattico in via di definizione, rivolto a detenuti stranieri e italiani: un percorso di educazione linguistica attraverso l’immagine, quale proposta formativa di comunicazione interculturale. Ne evidenzia gli aspetti glottodidattici, sociolinguistici e socioculturali, per illustrare come l’apprendimento/acquisizione della lingua seconda, in reclusione, sia facilitato da una didattica integrata e flessibile, dove l’arte e la L2 sono funzionali al processo di rieducazione del detenuto. Educational projects for foreign prisoners Claudia Savino This paper offers ideas for teaching sociolinguistic literacy to foreign prisoners, through the integrated testing of some language teaching methodologies. In particular, it proposes an interdisciplinary laboratory where Italian L2 activities are mixed with figurative art. In the first part, the article outlines the communicative interactions within the prison facilities, with the cultural implications that derive from it. Mention is made of the pilot projects of the University for Foreigners in Siena in this area. In the second part, the author describes an educational project under development, aimed at Italian and foreign prisoners: language education through art for teaching intercultural communication. It highlights language teaching, sociolinguistic and socio-cultural aspects, to illustrate how the learning/acquisition of a second language, in prison, is facilitated by integrated and flexible learning, where the art and L2 are functional in the process of the rehabilitation of prisoners.
Milano University Press
2014-07-15
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10.13130/2037-3597/4239
ItalianoLinguadue; Vol. 6 No. 1 (2014); 295-411
Italiano LinguaDue; V. 6 N. 1 (2014); 295-411
2037-3597
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2016-03-15T14:31:54Z
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LE CARATTERISTICHE LINGUISTICHE DELLE DIDASCALIE NELL’ARTE, ANALISI DI UN CASO: IL MUSEO DEL 900 DI MILANO
Villa, Elena
Il lavoro cerca di sottolineare l’importanza dell’apparato para-testuale che accompagna le opere d’arte; in particolare sono state esaminate la struttura linguistica e le caratteristiche della didascalia. In primo luogo è stata analizzata brevemente la lingua della storia dell’arte, organizzando un’indagine di tipo linguistico condotta secondo quelli che sono considerati i tre livelli di analisi caratteristici delle lingue speciali: il lessico, la morfosintassi e la testualità. In secondo luogo, si è scelto di approfondire le caratteristiche dell’apporto para-testuale, fornendo un’analisi completa della didascalia e alcune notizie di tipo storico. In terzo luogo si sono esaminati casi particolari di didascalie; nello specifico, sono state scelte quelle che accompagnano i dipinti presenti nelle prime cinque sale del Museo del 900 a Milano e sono stati forniti degli esempi concreti a supporto dell’analisi linguistica. Linguistic characteristics of captions in art, a study case: the: Milan’s Museo del 900 (Museum of the Twentieth Century)Elena VillaThe aim of this work was to emphasize the importance of paratextual apparatus with which artworks are presented; in particular, the author analyzed the linguistic structure and the specific characteristics of captions. First of all, in order to briefly analyze the language of art history, linguistic research was conducted. It built on what are considered to be the three main levels of analysis when jargons is concerned: lexicon, morphosyntax and textuality. Secondly, the author chose to examine in depth the characteristics of the paratextual contribution, by making a complete analysis of captions and giving historical information. Thirdly, the author provided concrete examples of captions to support his previous linguistic observation choosing those associated with the paintings of the first five rooms of Milan’s Museo del 900.
Milano University Press
2014-07-15
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10.13130/2037-3597/4240
ItalianoLinguadue; Vol. 6 No. 1 (2014); 412-430
Italiano LinguaDue; V. 6 N. 1 (2014); 412-430
2037-3597
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2016-03-15T14:31:44Z
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ATLANTE ON-LINE DI GEOGRAFIA: FACILITAZIONE DI TESTI
Baccella, Cristina
Al centro di questo lavoro vi è la proposta di un intervento di facilitazione su un testo di geografia contenuto nell'Atlante online Unimondo, un sito che si rivolge a studenti delle scuole primarie e secondarie. Obiettivo di questo lavoro è individuare quelle che sono in generale le criticità dei testi disciplinari e gli ostacoli che essi pongono dinnanzi a uno studente straniero (e non solo), proponendo in seguito alcuni interventi didattici mirati ad accompagnare il discente nella comprensione del testo e nello sviluppo della lingua dello studio. Dopo aver presentato brevemente le due opzioni della semplificazione e della facilitazione e aver fatto alcune considerazioni sulla preferibilità dell’una piuttosto che dell’altra, si è preso in esame il testo in questione. Ad una dettagliata analisi linguistica delle principali difficoltà ivi contenute, segue la proposta di un percorso di facilitazione mediante attività tese a permettere allo studente un approccio di successo con il testo autentico. Obiettivo della proposta è presentare un modello applicabile ad altri testi dello stesso tipo, mirato allo sviluppo da parte dello studente di una sempre maggiore consapevolezza circa i propri processi cognitivi e le strategie di lettura che può mettere in atto, puntando verso una sempre maggiore autonomia. Online Geography Atlas: facilitation of texts This paper focuses on the proposal to facilitate use of a geography text contained in the online Unimondo Atlas. This site caters to primary and secondary school students. This paper aims to identify the critical aspects of disciplinary texts and the obstacles they pose to foreign students (and not only), proposing some educational interventions aimed at accompanying the student in understanding the text and in developing the language of study. After a brief presentation of two ways to simplify and facilitate the materials, and a discussion of how one or the other might be preferable, we examine the text in question. After a detailed linguistic analysis of the main difficulties, facilitation proposals include activities designed to allow the student to successfully approach the authentic text. The objective of the proposal is to present a model applicable to other texts of the same type, aimed at the student’s development of a growing awareness about their own cognitive processes and reading strategies that can be used, leading towards greater autonomy.
Milano University Press
2015-02-18
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10.13130/2037-3597/4705
ItalianoLinguadue; Vol. 6 No. 2 (2014); 332-378
Italiano LinguaDue; V. 6 N. 2 (2014); 332-378
2037-3597
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2016-03-15T14:31:44Z
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LA DIDATTICA DEL TASK IN UN CORSO DI ITALIANO L2 PER STUDENTI SINOFONI
Ingrassia, Marianna
Il concetto di task è alla base di un metododi insegnamento noto come TBLL abbreviazione di Task-Based Language Learning, ovvero “apprendimento di una lingua basato sul compito”. L’articolo si propone di descrivere le caratteristiche principali del TBLL e di illustrare un esempio di applicazione di didattica del task ad apprendenti di madrelingua cinese, durante un corso avanzato di italiano L2. La ricerca, inoltre, sulla base dei dati ricavati da un questionario sottoposto agli studenti del corso, dà conto delle valutazioni che essi hanno espresso rispetto alle attività sperimentate in classe. Le peculiarità di questo modello didattico sono infine messe a confronto con i tratti che caratterizzano il percorso di apprendimento degli studenti sinofoni, allo scopo di indagare sino a che punto una didattica basata sul task possa rivelarsi utile nell’insegnamento rivolto a questa specifica tipologia di apprendenti. Tasks in teaching italian L2 to chinese studentsThe concept of the task is the basis of a method known as TBLL (Task-Based Language Learning) or “learning a language based on the task”. The article describes the main features of TBLL and illustrates an example of applying this method with native Chinese learners attending an advanced Italian L2 course. The research is also based on data obtained from a questionnaire evaluating the activities implemented given to the students in the course. The peculiarities of this teaching method are compared with the traits that characterize Chinese students in order to investigate the extent to which task based teaching may be useful for this specific type of learner.
Milano University Press
2015-02-18
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10.13130/2037-3597/4706
ItalianoLinguadue; Vol. 6 No. 2 (2014); 379-399
Italiano LinguaDue; V. 6 N. 2 (2014); 379-399
2037-3597
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2016-03-15T14:31:44Z
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“AVREI QUALCOSA DA DIRE”. UN PROGETTO DI SCRITTURA CREATIVA IN CARCERE
Ottaviano, Giulia
Questo lavoro nasce da un’esperienza di tirocinio all’interno della scuola media interna alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. Nella prima parte si evidenziano l’importanza della scuola carceraria negli istituti penitenziari italiani e il fondamentale aiuto che essa può fornire, in particolare, ai detenuti stranieri. Viene poi descritta la struttura del penitenziario e il tipo di formazione offerto ai detenuti italiano e stranieri. Si è dedicata particolare attenzione alle problematiche di una scuola inserita in un contesto di reclusione, dove le limitazioni imposte dall’istituzione influenzano radicalmente non solo l’utenza scolastica ma lo stesso svolgimento delle attività formative. Infine, dopo aver sottolineato l’importanza della scrittura in carcere – strumento di comunicazione ma soprattutto spazio di libertà e libera azione – si propone un progetto didattico di scrittura creativa per detenuti stranieri e italiani che valorizzi l’integrazione tra reclusi provenienti da diverse zone del mondo e la loro cultura e lingua d’origine. Si vuole inserire tale intervento in un’ottica di rieducazione del detenuto, incoraggiandone le inclinazioni personali, favorendo l’acquisizione di fiducia nelle proprie capacità e stima di sé e dunque stimolando la motivazione personale all’apprendimento. Nondimeno si vuole rispondere ai bisogni comunicativi dei detenuti stranieri e non di diverso livello di competenza della lingua italiana. “I have something to say.” Creative writing in prison This work stems from the author’s internship experience during Middle school at the Lorusso e Cutugno Prison in Turin. In the first part the importance of school in Italian prisons and the fundamental help they can provide, especially to foreign detainees, is highlighted. The structure of the prison system and the type of training offered to Italian and foreign prisoners is described. Particular attention is paid to the problems a school within a prison faces, where the limitations imposed by the institution radically affect not only the students but the conducting of educational activities. Finally, after stressing the importance of writing in prison – both as a communication tool but especially as a space for freedom of thought and action – an educational project on creative writing for foreign and Italian prisoners that enhances integration between inmates from different parts of the world and native cultures and languages is presented. This experience is part of the process of prisoner re-education, to encourage their personal inclinations, favor the acquisition of self-confidence and self-esteem and thus stimulate the motivation to learn. No less important are the communication needs of foreign and Italian prisoners with different levels of competence in the Italian language.
Milano University Press
2015-02-18
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10.13130/2037-3597/4707
ItalianoLinguadue; Vol. 6 No. 2 (2014); 400-425
Italiano LinguaDue; V. 6 N. 2 (2014); 400-425
2037-3597
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2016-03-15T14:35:59Z
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TAPPE DI INTEGRAZIONE. FORMAZIONE CIVICA E INFORMAZIONE SULLA VITA CIVILE
Favaro, Graziella
Piras, (a cura di), Paola
Il testo Tappe d’integrazione prodotto nell’ambito di un progetto cofinanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno italiano, presenta una serie di materiali semplici e operativi elaborati dal Centro Come e dai docenti impegnati nei corsi di italiano per stranieri della rete della Cooperativa “Farsi prossimo” - Caritas regionali per accompagnare i primi passi dell’integrazione in Italia attraverso la conoscenza della città e dei servizi per tutti; le informazioni sull’uso dei servizi e delle opportunità; il sostegno per l’assunzione di ruoli sociali comuni, quali quello di lavoratore, genitore, paziente, consumatore...; l’esplicitazione dei diritti e dei doveri comuni.Il testo adotta il punto di vista dell’immigrato di recente arrivo e cerca di mettersi nei suoi panni per rispondere alle domande d’informazione più immediate e alle necessità proprie della prima fase di inserimento.Può essere utilizzato in classe, nell’ambito dei percorsi di formazione linguistica, proponendo quindi l’italiano per vivere e per fare, il lessico e le strutture linguistiche legate alla prima comunicazione e al livello cosiddetto di “sopravvivenza”. Può essere utilizzato anche nelle sessioni di “formazione civica e informazione sulla vita civile”, rivolte agli immigrati di recente arrivo che sottoscrivono l’accordo di integrazione o che devono acquisire i crediti necessari per il permesso di soggiorno.I materiali informativi sono stati costruiti dai docenti – sulla base di un’idea progettuale e di un format condivisi – proprio grazie alla disponibilità dei corsisti, i quali hanno vi hanno messo la loro faccia, ma hanno anche contribuito a definire meglio la storia, a precisare le domande, le situazioni e i bisogni, a indicare le urgenze e le mosse da intraprendere.La particolarità del testo Tappe d’integrazione sta quindi anche nel processo che ha portato alla sua realizzazione e che ha visto gli immigrati coinvolti in prima persona nel loro cammino d’integrazione.Stages of integrationCivic education and information on civil lifeThe text “Stages of integration”, written as part of a project co-financed by the European Union and the Italian Ministry of the Interior, presents a number of simple easy-to-use materials designed by the CENTRO COME and by the teachers engaged in the Italian language courses for foreigners within the Cooperative network “FARSI PROSSIMO” - CARITAS REGIONALI to facilitate the first steps in integration in Italy through knowledge of the city and the services available; information on the use of these services and opportunities; support for assuming common social roles, such as that of worker, parent, patient, consumer...; the explanation of common rights and duties.The text adopts the point of view of a newly arrived immigrant and tries to respond from this viewpoint to requests for necessary information and to needs specific to the first phase of integration.It can be used in the classroom as part of language training, presenting the Italian needed in everyday life, the vocabulary and linguistic structures related to basic communication at the so-called “survival” level. It can also be used during “civic education and information on civil life” presentations, for newly arrived immigrants who sign an integration agreement or who need to acquire the credits necessary for a residence permit.The information materials were designed by teachers – who worked together on this project and created a shared format - thanks to the willingness of the participants, who helped to better define the story, clarify the questions, situations and needs, indicating what was urgent and needed to be addressed.The peculiarity of “Stages of integration” is therefore also in the process that led to its creation, featuring immigrants personally involved in their journey of integration.
Milano University Press
2015-07-14
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10.13130/2037-3597/5024
ItalianoLinguadue; Vol. 7 No. 1 (2015)
Italiano LinguaDue; V. 7 N. 1 (2015)
2037-3597
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2016-03-15T14:35:59Z
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I PRONOMI COMBINATI NELL’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA A STRANIERI
Trotta, Marzia
L’oggetto della riflessione di questo lavoro è l’insegnamento dei pronomi combinati nell’ambito della didattica dell’italiano per stranieri. Dopo aver preso in esame alcuni corsi di italiano per stranieri pubblicati nel periodo che va dagli Ottanta fino al 2010 per osservare, in relazione anche ai diversi approcci e metodi a cui essi fanno riferimento, come vengano trattate la presentazione e l’esercitazione dei pronomi combinati, si presenta una unità didattica a questi specificatamente dedicata. L’obiettivo è far cogliere all’apprendente straniero la struttura e il funzionamento di tali pronomi in base ad un approccio che fa riferimento anche alla grammatica valenziale.Combined pronouns in teaching of italian to foreignersThe object of this work is the teaching of the combined pronouns Italian to foreigners. Having examined some Italian language courses for foreigners published between the eighties until 2010. We observed, also with regard to the different approaches and methods, how combined pronouns are presented and practiced in specifically dedicated teaching units. The goal is for the learner foreign to assimilate the structure and function of these pronouns according to an approach that also refers to the concept of valency.
Milano University Press
2015-07-14
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10.13130/2037-3597/5026
ItalianoLinguadue; Vol. 7 No. 1 (2015); 296-328
Italiano LinguaDue; V. 7 N. 1 (2015); 296-328
2037-3597
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2016-03-15T14:36:10Z
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SE UN POMERIGGIO DI PRIMAVERA UNO STUDENTE RISCOPRISSE IL PIACERE DELLA LETTURA E IMPARASSE UNA LINGUA… RIFLESSIONI SULL’UTILIZZO DELLA LETTERATURA NELL’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO LS
Barone, Demetra
Il contributo presenta il resoconto di un’esperienza di didattica dell’italiano LS basata sull’utilizzo del testo letterario e condotta durante un periodo di ricerca all’interno di una classe multilivello di lingua italiana dell’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro. Il principale obiettivo del lavoro è quello di fornire un esempio dell’utilità del testo letterario nell’insegnamento e nell’apprendimento linguistico, a patto che il testo letterario e le reazioni (cognitive ed emotive) ad esso diventino un input alla produzione linguistica dei discenti e alla comunicazione di questi ultimi con il testo medesimo, con l’insegnante e con gli altri discenti. Un input rivolto all’espressione dell’individualità dello studente e finalizzato alla comunicazione spontanea mediante lo sviluppo delle abilità linguistiche fondamentali. If one spring afternoon a student rediscovers the pleasure of reading and learned a language… reflections on the use of literature in teaching Italian L2The paper presents an account of an experience of teaching Italian FL based on the use of the literary texts and conducted during a study in a multi-level Italian class at the Italian Cultural Institute in Rio de Janeiro. The main goal of the paper is to provide an example of the utility of literary texts in teaching and learning languages, provided that the texts and the cognitive and emotional reactions to it become an input in the production of language learners as they communicate with the teacher and other students, in order to foster individual expression and spontaneous communication through the development of basic language skills.
Milano University Press
2016-02-18
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10.13130/2037-3597/6815
ItalianoLinguadue; Vol. 7 No. 2 (2015); 213-235
Italiano LinguaDue; V. 7 N. 2 (2015); 213-235
2037-3597
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2016-03-15T14:36:10Z
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INSEGNARE LETTERATURA ATTRAVERSO IL GLOTTODRAMA A STUDENTI DI ITALIANO LS/L2
Gobbis, Antonietta
Paoli Legler, Marco
In occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri gli studenti dell’Università delle Lingue Mondiali di Tashkent (Uzbekistan) hanno dedicato uno spettacolo alla “Divina Commedia”. Questo progetto, una performance musicale-teatrale, è stato presentato presso la Libreria Statale Alisher Navoi durante la XV Settimana della Lingua Italiana nel Mondodal titolo “L’Italiano della musica, la musica dell’Italiano”.Insegnare la Letteratura attraverso il teatro è stata un’esperienza molto soddisfacente perché abbiamo potuto constatare negli studenti un sensibile miglioramento della competenza comunicativa orale, della creatività e della fiducia in sé stessi. Essa si è basata su principi didattici derivati dal teatro di Strasberg, Brecht, Boal e sul Glottodrama, un’innovativa metodologia che intende combinare l’approccio comunicativo alle tecniche e strategie drammatiche nell’apprendimento delle lingue straniere. Fulcro di questo metodo è la struttura dell’unità didattica: la sequenza performance-riflessione-performance sostituisce quella consueta di riflessione-performance-riflessione permettendo all’apprendente l’immediata identificazione nel personaggio attraverso il role-playing ed una migliore comprensione delle situazioni. Teaching Italian Literature through GlottodramaOn occasion of the 750th anniversary of the birth of Dante Alighieri, students at the University of World Languages in Tashkent dedicated a performance of the “Divina Commedia” to the author. The project, that brought together music and theatre, was presented at the Uzbek Alisher Navoiin State Library during the XV World Italian Language Week entitled “The Italian of Music, the Music of Italian”.Teaching literature through drama was a very successful experience because students were able to improve their fluency, creativity and self-confidence in speaking considerably. The project was based on the didactic principles of Strasberg, Brecht and Boal and on Glottodrama, an innovative methodology that aims to combine the communicative approach with acting techniques and strategies. The core of this method is the structure of the Teaching Unit: the sequence “performance-reflection-performance” replaces the more usual “reflection-performance-reflection”, allowing for immediate identification with the characters through role-playing and a better understanding of situations.
Milano University Press
2016-02-18
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10.13130/2037-3597/6816
ItalianoLinguadue; Vol. 7 No. 2 (2015); 236-310
Italiano LinguaDue; V. 7 N. 2 (2015); 236-310
2037-3597
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2016-03-15T14:36:10Z
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I PANNELLI DI SALA DEL MUSEO DEL 900: CARATTERISTICHE LINGUISTICHE E TESTUALI
Villa, Elena
Il lavoro cerca di analizzare le caratteristiche linguistiche e testuali dei pannelli di sala dei Musei. L’analisi è stata svolta seguendo un approccio di tipo orizzontale. Il testo è stato indagato secondo una modalità gerarchica considerando i quattro livelli di analisi caratteristici dei linguaggi settoriali: la morfologia, la sintassi, il lessico e la testualità.Sono stati esaminati casi particolari di pannelli esplicativi, cioè quelli che introducono alle prime sei sale del Museo del Novecento di Milano; inoltre sono stati forniti degli esempi concreti a supporto dell’analisi linguistica e la trascrizione effettiva dei testi presi in esame al fine di dare maggiore esaustività al lavoro.Si è infine sottoposto il campione testuale scelto a due classi di studenti universitari stranieri appartenenti ai progetti Socrates Erasmus e Marco Polo, per testarne l’effettiva comprensibilità da parte di quelli che potrebbero essere potenziali visitatori. Gallery panels in the Museo del 900: linguistic and textual featuresThe paper analyzes the linguistic and textual gallery panels at the Museo del 900. The analysis was carried out using a horizontal approach. The text was investigated considering the four hierarchical levels of analysis for specialized language: morphology, syntax, vocabulary and textuality. The explanatory gallery panels that introduce the first six halls of the Museo del Novecento in Milan were examined. Specific examples support the linguistic analysis as well as the actual transcript of the texts examined. The sample text was submitted to two groups of foreign university students (participants in the Socrates Erasmus and Marco Polo projects) in order to test its understandability by subjects who could be potential visitors.
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2016-02-18
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10.13130/2037-3597/6830
ItalianoLinguadue; Vol. 7 No. 2 (2015); 311-340
Italiano LinguaDue; V. 7 N. 2 (2015); 311-340
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2017-01-26T11:49:04Z
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IL WORKSHOP DI FONETICA IN ITALIANO L2/LS: ACCENTO DI PAROLA E DURATA SILLABICA
Calabrò, Lidia
Lavorare sugli aspetti fonetico-fonologici di una lingua straniera risulta quanto mai importante e fondamentale, soprattutto se la L1 degli apprendenti la L2/LS è molto distante. Attraverso un’esperienza iniziata con studenti sinofoni del progetto Marco Polo / Turandot, le attività inserite nel workshop di fonetica nell’italiano L2 si presentano come proposta di didattica integrativa al fine di sensibilizzare gli studenti ai tratti soprasegmentali della L2 a contrasto con quelli della loro L1. Nel presente contributo verranno presentate alcune attività riguardanti la percezione e la realizzazione della durata vocalica e della sillaba accentata attraverso attività collaborative e il movimento del corpo. Tutte le attività prevedono un coinvolgimento personale e totale del singolo apprendente e di tutta la classe in quanto il workshop si avvale di multimodalità, multimedialità e apprendimento collaborativo al fine di scoprire i suoni della L2 e riflettere sulla loro percezione e produzione.Italian L2/LS phonetic workshops: word accent and syllable durationWorking on phonetics and the phonolgical aspects language is considered important and fundamental, above all if a learner’s L1 is distant from the SL. The activities described in the paper took place during a phonetic workshop in Italian as a second language with Chinese students enrolled in the Marco Polo/Turandot project. They can be considered a teaching technique aimed at raising student awareness about the SL supra-segmental aspects in contrast to their L1. Some activities related to vowel length and stress will be presented: perception and production, cooperative learning and body movement aimed at discovering and practicing vowel length in stressed syllables (phonic stress). The activities involved the students in a more personal, total and physical collaboration together with their classmates. The multimedia workshop was designed to be multimodal and cooperative, in order to discover the sounds of the SL and reflect on student perception and production.
Milano University Press
2016-09-21
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ItalianoLinguadue; Vol. 8 No. 1 (2016); 322-327
Italiano LinguaDue; V. 8 N. 1 (2016); 322-327
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2017-01-26T11:49:04Z
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L’INSEGNAMENTO GRAMMATICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA ATTRAVERSO L’ALBO ILLUSTRATO
Polita, Maria
Quale ruolo ha l’albo illustrato all’interno della scuola primaria? L’abilità di lettura può essere favorita dall’impiego delle illustrazioni? La letteratura illustrata per l’infanzia può esser utilizzata come supporto alla didattica? L’articolo descrive l’esperienza di una maestra di scuola primaria della Brianza lombarda, Antonella Capetti, che utilizza gli albi illustrati nel suo approccio induttivo alla grammatica e documenta quotidianamente il suo lavoro tramite un blog (Apedario): nelle sue lezioni la narrazione non è solo l’espediente introduttivo, un input isolato, ma diventa l’oggetto stesso della riflessione linguistica. L’approccio glottodidattico richiama i metodi affettivi, esso è assai vario e ha il grande vantaggio di esporre gli apprendenti ad una molteplice varietà di input che possono portare ad esiti inaspettati. L’utilizzo di immagini supporta gli allievi con maggiori difficoltà, fornendo loro possibilità di avere successo nell’apprendimento.Teaching grammar in primary schools using illustrated booksWhat role do picture books play in primary school? Can reading skills be enhanced by illustrations? Can children’s literature be used as a teaching support? The article describes the experience of a primary school teacher in Brianza (Lombardy), Antonella Capetti, who uses picture books in her inductive approach to grammar and documents her work everyday through a blog (Apedario). In her lessons, storytelling is not only an introductory expedient, an isolated input, but it becomes the object of linguistic reflection. The language teaching approach draws on affective methods, it is varied and has the great advantage of exposing learners to a wide variety of inputs that can lead to unexpected results. The use of images supports students with greater difficulties, giving them a chance to succeed in learning.
Milano University Press
2016-09-21
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ItalianoLinguadue; Vol. 8 No. 1 (2016); 328-340
Italiano LinguaDue; V. 8 N. 1 (2016); 328-340
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2017-06-14T06:43:04Z
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(RI)VISITARE L’APPROCCIO TEORICO-METODOLOGICO DEL QUADRO COMUNE EUROPEO: MATERIALI DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI
Mariani, Luciano
L’uso sistematico che viene fatto del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue ai fini della valutazione e certificazione delle competenze linguistico-comunicative ha spesso messo in ombra le sue potenzialità come fondamentale strumento di formazione per gli insegnanti. Grazie al suo approccio analitico e descrittivo, il Quadro consente di esaminare in modo sistematico e approfondito sia i contenuti che i processi dell’apprendimento linguistico e, al contempo, di riesaminare criticamente le proprie concezioni della lingua e dell’apprendimento e le proprie prassi didattiche. I materiali di formazione che offre questo contributo, destinati a docenti di lingue e ai loro formatori, sono centrate principalmente sulla visione teorico-metodologica generale del Quadro (Capitoli 4 e 5). I materiali sono da intendersi come strumenti di facilitazione ed elaborazione personale della struttura concettuale del Quadro, e allo stesso tempo come un invito a riflettere sul documento originale in modo più approfondito.(Re)viewing the theoretical-methodological approach of the Common European Framework: training materials for teachersSince its publication, the Common European Framework has been used extensively for assessment and certification purposes. This has led users to underestimate its value as a potentially productive tool for teacher training. Thanks to its approach, which is both analytic and descriptive, the Framework offers teachers a unique opportunity to re-examine both the contents and the processes of language learning, and at the same time to adopt a critical view of their own conceptions of language and learning, as well as of their own teaching practices. The training materials included in this paper offer teachers and teacher-trainers a detailed re-examination of the theoretical and methodological bases of the Framework (Chapters 4 and 5). They are meant to help teachers reassess their own understanding of the conceptual structure of the Framework and invite them to reflect on the original document in a systematic way.
Milano University Press
2017-03-24
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ItalianoLinguadue; Vol. 8 No. 2 (2016); 281-306
Italiano LinguaDue; V. 8 N. 2 (2016); 281-306
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LA TECNICA DELL’APPRENDIMENTO IN MOVIMENTO PER L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO L2 A BAMBINI. UNO STUDIO DI CASO
Bellinzani, Debora
Apprendimento in movimento è la tecnica che unisce l’esposizione del discente a nuove informazioni al contemporaneo esercizio dell’attività fisica, ed è utilizzata principalmente con apprendenti in età infantile e adolescenziale. Nella prima sezione l’articolo presenta le tappe fondamentali dell’esperienza didattica della Confederazione elvetica, che nell’ultimo decennio ha promosso e sperimentato l’utilizzo di questa tecnica nelle scuole pubbliche, e i materiali didattici realizzati dall’Ufficio Federale dello Sport svizzero (UFSPO). Nella seconda sezione è presentato un laboratorio didattico per l’insegnamento dell’italiano come lingua seconda progettato sulla base dello studio dell’esperienza svizzera e realizzato nel 2015 presso la Scuola Primaria Don Bortolotti di Sesto Fiorentino (FI). Il laboratorio ha preso in carico due apprendenti con carenze riguardanti in particolare le abilità di lettura e il riconoscimento degli elementi grammaticali. È proposta una selezione delle attività utilizzate nel corso del laboratorio raggruppate nelle categorie “esercizi per l’apprendimento della grammatica”, “esercizi per stimolare le abilità di lettura”, “esercizi per la memorizzazione della grafia e del significato dei vocaboli” ed “esercizi per le pause in movimento”; le modalità di realizzazione e i risultati ottenuti sono descritti per ogni singolo esercizio. Una valutazione globale dei risultati in termini di apprendimento, di motivazione, di fiducia nelle proprie abilità e della capacità di mantenere un comportamento compatibile con l’istituzione scolastica da parte degli studenti è presentata nella sezione conclusiva.Learning in motion techniques for teaching Italian as a second language to children. A case studyLearning in motion is a set of techniques that simultaneously combine learner exposure to new input with physical activity, mainly used with children and teenagers. The first section presents the didactic experience in Switzerland, where for the last ten years learning in motion has been promoted and tested in public schools, and the pedagogical materials created by the Swiss Federal Office for Sports (FOSPO). In the second section, a didactic ITL2 workshop, based on the Swiss experience and implemented in 2015 at the Don Bortolotti Primary School (Sesto Fiorentino, Florence, Italy), will be presented. The workshop monitored two students with specific issues related to reading and the identification of grammatical elements. A selection of workshop activities, organized into “exercises for learning grammar”, “exercises to enhance reading abilities”, “exercises to memorize word spelling and meanings” and “exercises for pauses in motion” will be presented. Implementation guidelines and the results will be described for each individual exercise. A global evaluation of student learning, motivation, self-confidence and the ability to maintain proper behavior during class will be offered in the final section.
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2017-03-24
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ItalianoLinguadue; Vol. 8 No. 2 (2016); 307-327
Italiano LinguaDue; V. 8 N. 2 (2016); 307-327
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FOCUS SULLA SENSIBILITÀ LINGUISTICA: LA TRADUZIONE COLLABORATIVA NELLA CLASSE DI LINGUA
Panzarella, Gioia
Wall, Georgia
Può la traduzione facilitare la didattica delle lingue moderne? Questo articolo illustra i primi risultati di un progetto di ricerca in corso presso l’Università di Warwick, Regno Unito, (in collaborazione con l’Università di Monash, Australia) che riguarda l’uso della traduzione collaborativa nell’insegnamento delle lingue a studenti universitari e a studenti Erasmus. Le autrici si sono concentrate sui vantaggi in termini di sensibilità linguistica e consapevolezza culturale derivanti da un particolare modello di traduzione collaborativa. Quando la proposta di “Collaborative Translation: A Model for Inclusion” si applica al particolare contesto della didattica delle lingue, infatti, l’insegnante e gli studenti esplorano insieme il processo di traduzione di un testo verso la lingua madre degli studenti. Il valore di questo approccio risiede nel privilegiare una messa in discussione della corrispondenza univoca tra due termini in due diverse lingue: l’insegnante è infatti un collaboratore della traduzione che agisce come facilitatore, chiedendo agli studenti-collaboratori di assumersi la responsabilità della traduzione. L’abilità linguistica in sé, di conseguenza, ha un ruolo secondario rispetto alla curiosità e alla riflessione linguistica nei confronti della propria lingua. I workshop di inglese e di italiano sono stati rivolti rispettivamente a studenti principianti e a studenti avanzati.Focus on language sensitivity: collaborative translation in language classHow can translation facilitate language learning? Reporting on the preliminary findings of an ongoing research project into the use of translation in language learning at the University of Warwick, UK (in collaboration with the University of Monash, Australia), the authors investigate the advantages of a specific translation model in terms of linguistic sensitivity and cultural awareness. The ‘Collaborative Translation: A Model for Inclusion’ prototype is applied in language teaching for University and Erasmus exchange students, with the teacher and students embarking together on a practical exploration of the process of translation of a text in the students’ native language. The value of such an approach is identified in its privileging of an open-ended questioning of meaning and equivalence: the teacher acts as a ‘facilitator’, asking student-collaborators to determine solutions and assume responsibility for the translation. Linguistic ability consequently takes second place to a self-reflexive linguistic curiosity, indicated in the article as beneficial to the language-learning process for both beginner and intermediate-advanced level students.
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2017-03-24
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ItalianoLinguadue; Vol. 8 No. 2 (2016); 328-337
Italiano LinguaDue; V. 8 N. 2 (2016); 328-337
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CAPES 2012-2015. Il progetto CSF (Ciȇncia sem Fronteiras) a Milano
Modena, Matteo
L’articolo descrive l’esperienza dei corsi intensivi di italiano del CSF Ciência sem Fronteiras presso il Politecnico di Milano. Questi corsi hanno avuto caratteristiche particolari: gli studenti erano universitari brasiliani, in Italia per un periodo di uno o due anni e ogni intervento formativo è durato un mese, per complessive 100 ore. Gli studenti avevano una diversa padronanza della lingua italiana, alcuni a livello A1 altri a livello B2, e i docenti hanno messo in atto una didattica su misura elaborando un percorso mirato con l’obiettivo di fornire strumenti adeguati per la comunicazione e per lo studio in ambito accademico. CSF project (Ciȇncia sem Fronteriras) in MilanThe article describes the intensive Italian CSF Ciência sem Fronteiras courses at the Politecnico di Milano. These courses had particular characteristics: they were for Brazilian university students who were in Italy for one or two years, and each training session lasted a month, for a total of 100 hours. For these students, some at the A1 and others at the B2 level of Italian, the teachers developed targeted didactic interventions in order to provide appropriate tools for communicating and studying in an academic context.
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2017-03-24
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ItalianoLinguadue; Vol. 8 No. 2 (2016); 338-356
Italiano LinguaDue; V. 8 N. 2 (2016); 338-356
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2017-07-21T11:53:53Z
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L’UTILIZZO DELLA LETTURA POETICA CON STUDENTI SINOFONI: UNA PROPOSTA DIDATTICA PER IL XXVI CANTO DELL’INFERNO
Brandi, Matteo
La lettura e il commento della Divina Commedia ricoprono da sempre un ruolo speciale all’interno della didattica della letteratura italiana. Quando queste due attività però sono rivolte a studenti non madrelingua, nel nostro caso sinofoni, è necessario prestare attenzione ad alcune esigenze specifiche che coinvolgono tanto l’ambito linguistico quanto quello culturale. Nell’articolo analizzeremo un lavoro di approfondimento sul XXVI canto dell'Inferno interamente basato su uno strumento spesso poco utilizzato durante le lezioni di letteratura eppure estremamente conosciuto e apprezzato dallo studente cinese, ossia la lettura ad alta voce. La recitazione del testo da parte di Vittorio Gassman è stato lo strumento prescelto per rimettere al centro della lezione di letteratura un’interpretazione “viva” del testo dantesco facendo prendere coscienza agli studenti dell’importanza della trasmissione di determinate sensazioni attraverso la dizione e la mimica facciale e farli quindi riflettere su come diversi tipi di lettura producano effetti diversi; attraverso questo lavoro attivo di ascolto e rianalisi si è voluto tentare di migliorare la conoscenza dell’universo culturale dantesco stimolando sia il piacere estetico della lettura che la ricerca personale di significato del testo. Using poetry with chinese students: a didactic proposal for the XXVI canto dell’InfernoReading and the commentary of Divine Comedy have always played a special role in the didactics of Italian literature. However, when these two activities are addressed to non-native students, in our case Chinese speakers, we need to pay attention to some specific needs regarding both the linguistic and the cultural spheres. In this article, we will look at an in-depth study on the XXVI Canto dell’Inferno, entirely based on a tool often not used during literary lessons, yet highly acknowledged and appreciated by Chinese students: reading aloud. Vittorio Gassman’s recitation of the text was chosen to put the “living” interpretation of Dante's text at the heart of the lesson, to make students aware of the importance of transmitting certain sensations through diction and facial mimicry, and to reflect on how different types of reading produce different effects. Through active listening and analysis, we wanted to try to improve the knowledge of the Dante's cultural universe by stimulating both the esthetic pleasure of reading and the personal search for the meaning of the text.
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2017-07-11
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ItalianoLinguadue; Vol. 9 No. 1 (2017); 257-272
Italiano LinguaDue; V. 9 N. 1 (2017); 257-272
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2017-07-21T11:53:53Z
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LA CONTESTUALIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA NELLE FILIPPINE: DIDATTIZZAZIONE DI UNA PUNTATA DI “RADICI – L’ALTRA FACCIA DELL’IMMIGRAZIONE” SULLE FILIPPINE
Bautista, Naidyl Isis
Al centro di ogni attività didattica è l’apprendente. È un’affermazione con cui la maggioranza dei docenti concordano ma che purtroppo nella progettazione e realizzazione dei materiali didattici non viene attuata a sufficienza. I manuali di italiano attualmente utilizzati all’Università delle Filippine sono stati progettati per soddisfare i bisogni di un pubblico generico; e questo tentativo di rendere i manuali appropriati a tutti i profili di apprendenti di italiano L2/LS finisce molto spesso per non essere appropriato a nessuno. Attraverso un approccio contestualizzato e umanizzato questa ricerca mira a progettare un’unità di apprendimento per studenti filippini all’università a partire da una puntata del programma televisivo Radici – l’altra faccia dell’immigrazione. La puntata si concentra sulla storia di una filippina immigrata in Italia. Con un argomento così vicino alla realtà e alle esperienze degli studenti, il processo di acquisizione e di apprendimento della lingua diventa vivo: stimola l’apprendente intellettualmente ed emotivamente, aumentando la sua motivazione e il suo successo nell’apprendimento della lingua italiana nelle Filippine. The contextualization of italian language teaching in the philippines: focus on an episode of “radici - l’altra faccia dell’immigrazione” on the PhilippinesThe student is at the centre of every learning activity. This is a statement with which teachers agree wholeheartedly. In reality, however, the statement is not always implemented in developing foreign language learning materials. The Italian language manuals currently being used at the University of the Philippines were created for a general audience; and their objective is to satisfy the communicative needs of all types of learners. Unfortunately, the attempt to make them appropriate for all has created materials that are not quite useful to anyone. Through a contextualized and humanized approach to language learning and acquisition, this paper aims to develop a learning unit from an episode of the television series “Radici – l’altra faccia dell’immigrazione” (“Roots: the other face of immigration”) for Filipino students. The episode focuses on the experiences of a Filipina immigrant in Italy, her life in the foreign land and the life she left behind. With a topic this close to home, learning Italian in the Philippines becomes alive and useful; it stimulates the student intellectually and emotionally, increasing his motivation and success in foreign language learning and acquisition.
Milano University Press
2017-07-11
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ItalianoLinguadue; Vol. 9 No. 1 (2017); 273-293
Italiano LinguaDue; V. 9 N. 1 (2017); 273-293
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2018-03-22T13:10:03Z
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I.D.E.A: INTERAZIONI DIALOGICHE E AFFINI. UNA PROPOSTA DI DIDATTICA LUDICA IN CLASSI ETEROGENEE DI ADULTI
Borri, Alessandro
Masiero, Giovanna
La super-diversità delle identità migratorie e delle società contemporanee è oramai aspetto da gestire in qualsiasi classe di apprendenti di italiano L2. Le differenze possono riguardare: le competenze pregresse, le lingue conosciute, gli anni di scolarizzazione, l’età, la motivazione, lo statuto migratorio, gli anni di permanenza in Italia, il grado di alfabetizzazione e ancora tante altre variabili. Tanti anni di lavoro sul campo e lo studio delle ricerche sull’acquisizione delle lingue seconde, hanno suggerito agli autori l’ideazione di una “formula” didattica di facile applicazione, espandibile e esportabile anche in altri ambiti. L’articolo è la presentazione di un modello per insegnare la lingua che sappia al tempo stesso innescare un processo di conoscenza, di scambio di saperi, di supporto reciproco. La lingua è componente fondante della cultura di ciascun individuo, un canale di espressione potente, che aiuta a dar voce alle rappresentazioni che ciascuno ha della propria complessa identità; ciò implica una nozione di alterità, che il gioco I.D.E.A. mette sotto gli occhi e lascia scoprire carta dopo carta. I.D.E.A: Interazioni Dialogiche e Affini. A playful didactic proposal for mixed adult learners Currently the super-diversity of migrant identities and contemporary societies must be addressed in any Italian L2 class. These differences may include: previous skills, known languages, years of schooling, age, motivation, migratory status, years spent in Italy, the degree of literacy and many other variables. Many years of fieldwork and research on L2 acquisition have led to the concept of an expandable and exportable educational “formulas” that are easy to apply. The article presents a teaching model that triggers the process and exchange of knowledge and mutual support. Language is a fundamental component of every person’s culture, a channel for powerful expression, which helps give voice to the ideas that each student has regarding their own complex identity. The I.D.E.A. game focuses on and develops this notion of otherness, card after card.
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2018-03-16
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ItalianoLinguadue; Vol. 9 No. 2 (2017); 506-523
Italiano LinguaDue; V. 9 N. 2 (2017); 506-523
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IL RADIODRAMMA COME STRUMENTO DIDATTICO
Cattaneo, Valeria
Grechi, Giuditta
Guerini Rocco, Valentina
Può un format apparentemente superato come il radiodramma rappresentare uno strumento didattico innovativo? In questo articolo viene presentato un progetto sperimentale in cui il format del dramma radiofonico è stato messo al servizio dell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda. Dopo una breve rassegna delle peculiarità di questo “teatro senza palcoscenico”, se ne illustrano sommariamente la storia e le precedenti applicazioni in ambito scolastico-formativo. In seguito sono esposte la struttura, le tempistiche e gli strumenti di realizzazione, nonché le finalità didattiche complessive e quelle peculiari di ciascuna fase del progetto. Vengono quindi esplicitate le funzioni comunicative, le aree lessicali e le strutture morfosintattiche selezionate per portare a termine il task finale: la produzione di una puntata di radiodramma. Nella conclusione, nell’ottica di una possibile riproposta del progetto, si mettono in luce i punti di forza e le criticità emerse dalla sperimentazione attuata. In Appendice viene dato il copione del radiodramma in versione integrale, accompagnato da un collegamento ipertestuale per poter ascoltare il podcast prodotto dagli studenti. Radio drama as a teaching toolCan an apparently old-fashioned format like a radio play be an innovative teaching tool? This article illustrates an experimental project where this format was used to teach Italian as a second language. After a brief overview of the peculiarities of this “stageless theatre”, a summary of its history and applications in schools and training contexts is presented. The structure of the radio play, the time and realization of the tools is explained, with the general didactic goals and the specific purpose of each stage of the project. The communicative functions, the lexical areas and the morpho-syntactic structures selected in order to create the final project – the production of a radio play – are summarized. In conclusion, we will discuss the strengths and weak points that emerged from the experience. In the Appendix is the complete script of the radio play, together with a hyperlink to the podcast recorded by the students.
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2018-03-16
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ItalianoLinguadue; Vol. 9 No. 2 (2017); 524-544
Italiano LinguaDue; V. 9 N. 2 (2017); 524-544
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QUANDO LA LINGUA SI FA PENSIERO
Finocchi, Daniela
Il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, ideato nel 2005 da Daniela Finocchi, è un progetto permanente di Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro di Torino diretto alle donne straniere (o di origine straniera) con una sezione per le donne italiane. Nasce per creare relazione, scambio, confronto, per favorire la conoscenza reciproca e mettere in dialogo culture, identità, esperienze diverse. Tutto questo attraverso la scrittura in lingua italiana e tramite la fotografia. Una grande rete a disposizione delle donne, chiamate a raccontare e a raccontarsi in piena libertà e autonomia, a esprimersi al di fuori degli stereotipi, delle “norme” e delle “pre-iscrizioni” culturali e sociali, a giocare parti di sé tramite la parola.
La lingua dà corpo a immaginari, desideri, mondi interiori e così si fa pensiero e diviene strumento indispensabile per conquistare il diritto a esistere e ad avere voce. When language becomes thoughtThe “Lingua Madre” national literary competition, founded in 2005 by Daniela Finocchi, is a permanent project of the Piedmont Region and the Turin International Book Fair aimed at foreign (born) women, with a section for Italian women. It is aimed at developing relationships, exchanges, dialogues, promoting mutual knowledge and creating dialogue between different cultures, identities and experiences through writing in Italian and photography. A large network is available to women, so they can talk in full freedom and autonomy, express themselves outside stereotypes, “norms”, cultural and social prejudices and explore themselves through words. Language gives substance to ideas, desires, inner worlds, becoming thought, and is thus an indispensable tool to exist and have a voice.
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ItalianoLinguadue; Vol. 9 No. 2 (2017); 545-548
Italiano LinguaDue; V. 9 N. 2 (2017); 545-548
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IL TESTO SEMPLIFICATO SEMPLIFICA LA VITA? BREVE INDAGINE SULL’EFFICACIA DEI TESTI AD ALTA LEGGIBILITÀ NELLA COMPRENSIONE TESTUALE DEGLI STUDENTI STRANIERI
Borghi, Margherita
Sempre più presente nel panorama scolastico italiano è la necessità di fornire gli strumenti adatti agli studenti che affrontano il difficile percorso di imparare l’italiano mentre devono imparare in italiano. L’articolo documenta il tentativo di indagare sul campo l’efficacia dei “testi ad alta leggibilità”: è stata sottoposta ad alcuni studenti stranieri con diversi livelli di competenza nella lingua italiana la lettura di diverse tipologie di testo disciplinare, da un testo originale tratto da un manuale scolastico, a tre versioni semplificate dello stesso testo; sono stati proposti, poi, alcuni semplici esercizi di comprensione del testo. I risultati hanno messo in luce la complessità della situazione degli studenti stranieri nella scuola italiana, molto più ampia di come la teoria possa ritrarla, ed è emersa la necessità di strumenti integrativi e concreti per legare sempre di più la teoria degli studi in didattica dell’italiano lingua seconda alla realtà viva e cangiante dei loro destinatari. Do simplified texts simplify life? A brief survey on the effectiveness of highly readable texts and the textual understanding of foreign studentsIn Italian schools there is more and more need to provide suitable tools for students facing the difficulty of learning Italian while learning in Italian. This article investigates the effectiveness of “high-readable texts”: foreign students with different levels of competence in Italian read different types of disciplinary texts, from the original text taken from a textbook, to three simplified versions of the same text; afterwards some simple comprehension exercises were proposed. The results highlighted that the complexity of the situation of foreign students in Italian schools was much more extensive than theory can portray, and there is a need for integrative and concrete tools to link the theories of teaching Italian as a second language to the urgent and changing reality of the students.
Milano University Press
2018-07-10
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10.13130/2037-3597/10407
ItalianoLinguadue; Vol. 10 No. 1 (2018); 373-394
Italiano LinguaDue; V. 10 N. 1 (2018); 373-394
2037-3597
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2018-12-12T12:24:31Z
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GLI ALLOGLOTTI E L’ITALIANO LINGUA D’OPERA: PROBLEMATICHE LINGUISTICO-RETORICHE NELLA MANON LESCAUT DI GIACOMO PUCCINI
Sutrini, Livia
L’analisi riportata in questo articolo è stata condotta sul libretto della Manon Lascaut di Giacomo Puccini, ma è uno studio applicabile a tutta la librettistica. La ricerca è volta a mettere in luce le difficoltà – a livello retorico-grammaticale, ma soprattutto linguistico-lessicale – che possono essere incontrate da discenti alloglotti che studiano l’italiano lingua d’opera. La divergenza a livello diacronico e diafasico tra la lingua del melodramma, intesa come lingua ricercata e poetica, e la lingua standard e neostandard, intesa come lingua di “comunicazione”, insegnata e appresa in contesti di italiano L2 e LS, genera nel discente non solo difficoltà di apprendimento e di comprensione, ma anche di confusione tra lingua “arcaica” e lingua “moderna”. Potrebbe quindi accadere che il discente si trovi spaesato di fronte al reimpiego delle due lingue: letteraria e lingua d’uso. Compito del docente sarà quindi, tra gli altri, anche quello di evidenziare le differenze tra le due varietà linguistiche affinché l’apprendente possa riutilizzarle in modo corretto e coerente in base al contesto. Speakers of other languages and the language italian opera: linguistic-retorical problems in Manon Lescaut by Giacomo PucciniThis article analyzes the libretto of Manon Lascaut by Giacomo Puccini, but the study is applicable to all librettos. The research aimed at highlighting the difficulties – on the rhetorical-grammatical level, but above all on linguistic-lexical level – experienced by speakers of other languages study the language of Italian opera. The diachronic and diaphasic divergence between the language of melodrama, intended as a refined and poetic language, and standard and neostandard language, understood as the language of “communication”, taught in Italian L2 and LS contexts, generates difficulties in learning and understanding, as well as confusion between “archaic” and “modern” languages. Learner might find themselves lost regarding the re-use of the two languages: literary and language of use. The task of the teacher is also to highlight the differences between the two linguistic varieties so that the learner can reuse them in a correct and consistent way, according to the context.
Milano University Press
2018-07-10
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10.13130/2037-3597/10408
ItalianoLinguadue; Vol. 10 No. 1 (2018); 395-431
Italiano LinguaDue; V. 10 N. 1 (2018); 395-431
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2018-12-12T12:24:31Z
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LE DIFFICOLTÀ DI INTEGRAZIONE NEGLI APPRENDENTI ADULTI IMMIGRATI CON BISOGNI LINGUISTICI SPECIFICI (BILS)
Manente, Michela
Cosa sono i BiLS (Bisogni Linguistici Specifici) e quali effetti producono sui soggetti immigrati apprendenti L2 in Italia? Il contributo, partendo dalle definizioni acquisite dalla glottodidattica, rileva nell’andragogia la scienza più adatta a trattare il campione indicato. L’articolo fornisce una disamina sulle caratteristiche salienti degli apprendenti con BiLS e fornisce indicazioni pratiche per un corretto approccio metodologico-didattico con gruppi-classe anche di neoimmigrati, soffermandosi sulla categoria più debole degli immigrati analfabeti. Infine si pongono cruciali interrogativi sulla ricaduta dei problemi linguistici nell’inserimento in società, prospettando fenomeni di mancata integrazione in caso di difficoltà irrisolte nella competenza comunicativa e individuando nell’educazione linguistica una possibile risoluzione al problema. Integration difficulties in immigrant BiLS learners What are BiLS (Specific Linguistic Needs) and what effects do they have on L2 learners in Italy? This paper, starting from language teaching definitions, defines andragogy to be the most suitable science for the sample object of this study. The article provides a discussion on the salient characteristics of BiLS learners and provides practical indications for the correct methodological-didactic approach with class groups, including new immigrants, focusing on the weakest category of illiterate immigrants. Finally, key questions are posed regarding the relapse of language problems related to insertion into society, presenting phenomena of non-integration in case of unresolved difficulties in communicative competence and identifying a possible resolution to the problem thanks to language education.
Milano University Press
2018-07-10
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ItalianoLinguadue; Vol. 10 No. 1 (2018); 432-439
Italiano LinguaDue; V. 10 N. 1 (2018); 432-439
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2023-01-17T14:21:26Z
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RECREATIONAL LINGUISTICS: A PEDAGOGICAL METHOD CREATED BY ANTHONY MOLLICA TO MOTIVATE STUDENTS TO LEARN A LANGUAGE
Bernardini, Paola
The Recreational Linguistics (Ludolinguistica) is a discipline which stimulates language learning through word games and lexical combinations. The pedagogical approach, created by da Anthony Mollica, is a “non-traditional” method to acquire linguistic and cultural skills. The method includes acrostics, mesostichs, tongue twisters, crossword puzzles, word searches, riddles, which Mollica advocates to teach language (vocabulary and grammar) as well as culture. “Motivate, amuse, teach” are the keywords suggested for ludolinguistica, a term which Nicola Zingarelli includes in his Vocabolario della lingua italiana in l998. The various pedagogical suggestions are aimed at providing a motivational tool in a relaxing environment for students learning another language or reinforcing the structures of their mother tongue. La Ludolinguistica: un metodo pedagogico creatro da Anthony Mollica per motivare gli astudenti ad apprendere la lingua La Ludolinguistica (Recreational Linguistics) è una disciplina che stimola l’apprendimento delle lingue attraverso giochi di parole e combinazioni lessicali. L’approccio pedagogico, creato da Anthony Mollica, è un metodo “non tradizionale” per acquisire competenze linguistiche e culturali. Il metodo include acrostici, mesostici, scioglilingua, cruciverba, ricerche di parole, indovinelli, che Mollica propone per insegnare la lingua (vocabolario e grammatica) e cultura. “Motivare, divertire, insegnare” sono le parole chiave della ludolinguistica, termine che Nicola Zingarelli inserisce nel suo vocabolario della lingua italiana nel 1998. I vari suggerimenti pedagogici sono volti a fornire uno strumento motivazionale in un ambiente rilassante per gli studenti che imparano un’altra lingua o rafforzano le strutture della loro lingua madre.
Milano University Press
2019-02-26
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ItalianoLinguadue; Vol. 10 No. 2 (2018); 299-307
Italiano LinguaDue; V. 10 N. 2 (2018); 299-307
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2023-01-17T14:21:26Z
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LA LETTURA ACCADEMICA IN ITALIANO NEI CONTESTI LS: L’ESPERIENZA DEL CENTRO LINGUISTICO DELL’UNIVERSITÀ DI CAMBRIDGE
Gabrieli, Eva
In alcuni ambiti disciplinari la capacità di comprendere testi scritti in italiano resta un’esigenza imprescindibile per ricercatori e studenti. In diversi atenei esteri la lettura accademica in italiano è infatti oggetto di corsi specifici, che si differenziano da quelli offerti abitualmente agli studenti internazionali nelle università italiane, essendo l’insegnamento della lettura accademica incentrato sullo sviluppo di un’unica abilità linguistica. Le peculiarità di tale insegnamento, tuttavia, non trovano riscontro in modelli teorici consolidati e l’analisi di casi concreti appare dunque di grande rilevanza e utilità. L’articolo si propone di esaminare le caratteristiche di questo insegnamento sulla base dell’esperienza del Centro linguistico dell’Università di Cambridge, il cui corso di Lettura accademica in italiano ha assunto il carattere di un intervento didattico fortemente centrato sull’apprendente. Academic reading in Italian in FL contexts: the course of the Language Centre of the University of Cambridge as a case studyIn some academic fields, the ability to understand texts written in Italian remains crucial for researchers and students. In several foreign universities, academic reading in Italian is the subject of specific courses that differ from those usually offered to international students in Italian universities, as it focuses on the development of a single language skill. The specificities of this area of teaching, however, are not reflected in established theoretical models, hence the relevance and value of case studies. This article offers an analysis of this module’s characteristics and what features have emerged from its delivery, focused on a learner-centred approach, at the Language Centre of the University of Cambridge.
Milano University Press
2019-02-26
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10.13130/2037-3597/11301
ItalianoLinguadue; Vol. 10 No. 2 (2018); 328-359
Italiano LinguaDue; V. 10 N. 2 (2018); 328-359
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2023-01-17T14:21:26Z
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INSEGNARE GEOGRAFIA AGLI ALLOGLOTTI: RIFLESSIONI LINGUISTICHE E DIDATTICHE
Colombo, Miryam
I flussi migratori che in questi anni stanno interessando l’Italia spingono la scuola a confrontarsi con nuove esigenze e realtà rispetto alle quali si rende necessario individuare metodologie specifiche per favorire l’integrazione degli alunni stranieri e, allo stesso modo, per garantire un buon livello di istruzione a tutti gli studenti, italiani e stranieri. In tale quadro, un elemento interessante riguarda il rapporto tra lingua e apprendimento disciplinare. Nell’articolo tale questione viene affrontata presentando un caso di studio relativo all’insegnamento/apprendimento della geografia nella scuola primaria tenendo conto che l’apprendimento dei contenuti disciplinari è vincolato, da un lato, all’acquisizione del linguaggio specialistico e, dall’altro, alla dimensione culturale di riferimento. Per tale ragione, si è proceduto con la somministrazione di un questionario a alunni e docenti di cinque classi di quarta elementare allo scopo di rilevare come viene affrontato il rapporto tra lingua e disciplina nello studio di quest’ultima. A partire dai dati raccolti, viene poi formulata una proposta di manuale di geografia che tiene conto di questioni linguistiche e didattiche salienti a cui far fronte attraverso specifiche strategie e attività. Teaching geography tospeakrs of different languages: linguistic and didactic reflections The migration flows in recent years in Italy have pushed schools to address new needs and realities and thus identify specific methodologies to promote the integration of foreign students while, at the same time, ensuring a good level of education to all students, Italian and foreign. In this context, an interesting aspect concerns the relationship between language and subject learning. This article addresses the question by presenting a case study related to the teaching / learning of geography in primary school, taking into account that learning the subject content is bound, on the one hand, to the acquisition of specialized language and, on the other, to the cultural dimension of reference. For this reason, a questionnaire was administered to students and teachers of five fourth-grade classes in order to find out about the relationship between language and the study of a specific school subject. Starting from the collected data, a proposal for a geography textbook was formulated, taking into account the main linguistic and teaching questions to be addressed, thanks to specific strategies and activities.
Milano University Press
2019-02-26
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10.13130/2037-3597/11303
ItalianoLinguadue; Vol. 10 No. 2 (2018); 369-394
Italiano LinguaDue; V. 10 N. 2 (2018); 369-394
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2023-01-17T14:21:26Z
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IMPARARE A SCRIVERE MEGLIO. UN’INDAGINE SPERIMENTALE SUGLI EFFETTI DI UNA SPERIMENTAZIONE EDUCATIVA SULLE CLASSI INTERE E SUGLI ALUNNI PLURILINGUI
Ferrari, Stefania
Burzoni, Giulia
Il contributo riporta uno studio sperimentale basato sul progetto Osservare l’interlingua con l’obiettivo di indagare come la partecipazione alle sperimentazioni educative per l’intero ciclo scolastico possa migliorare la qualità delle produzioni scritte di bambini della scuola primaria. L’indagine coinvolge 71 allievi di classi quinte suddivisi in gruppo sperimentale e di controllo. L’analisi prende il via da produzioni scritte appositamente elicitate attraverso un compito di scrittura su stimolo video. Gli elaborati dei bambini sono stati valutati sia attraverso scale olistiche che misure analitiche relative a contenuto, comprensibilità, coerenza e coesione. I risultati evidenziano come il Progetto sia efficace nel favorire lo sviluppo di competenze di scrittura per tutta la classe, nel rispetto dei bisogni e dei ritmi di ciascun allievo promuovendo di fatto buone pratiche di didattica inclusiva. Learning to write better. An experimental survey on the effects of an educational experience on classes and multilingual studentsThis paper presents a study based on the project Observing Interlanguage which investigates how participation in a research-action project for five years influenced the quality of the written production of mainstream primary school students. The study involved 71 10-year-old learners, both monolingual and multilingual, divided in experimental and control groups. The analysis is based on written productions elicited by a writing task about a video. The written texts were analyzed using holistic assessment scales and analytical measures of content, comprehensibility, coherence and cohesion. The results show how the project enhanced the development of writing abilities of the whole class, respecting individual needs and promoting inclusive teaching practices.
Milano University Press
2019-02-26
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10.13130/2037-3597/11312
ItalianoLinguadue; Vol. 10 No. 2 (2018); 308-327
Italiano LinguaDue; V. 10 N. 2 (2018); 308-327
2037-3597
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2023-01-17T14:21:26Z
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QUANDO LE FAMIGLIE PLURILINGUI SI CONFRONTANO CON LA SCUOLA
Sordella, Silvia
Il coinvolgimento dei genitori nei processi di apprendimento dei figli ha un ruolo importante per il loro successo scolastico. Potrebbe tuttavia rivelarsi problematico, nel caso in cui la lingua del contesto scolastico differisca sostanzialmente dalla lingua usata in casa e i genitori abbiano competenze limitate nella lingua italiana. Soprattutto in questi casi, la valorizzazione del plurilinguismo pone diversi interrogativi rispetto ai campi di azione e alle modalità di intervento didattico. Questo contributo affronta l’ipotesi che il dialogo a casa intorno agli argomenti scolastici possa avvenire anche nella lingua di origine della famiglia, o meglio, che possa avvalersi di tutte le risorse linguistiche presenti nel repertorio comune. Per focalizzare determinate dinamiche relative a questi processi, vengono analizzati alcuni esempi di conversazioni tra un’alunna di origine cinese e sua madre, quasi esclusivamente sinofona, in una situazione sperimentale in cui si cerca di renderla maggiormente protagonista nel dialogo, anche grazie ad un task di tipo ludico e cooperativo. In questi contesti dialogici, si potranno individuare sia elementi di difficoltà sia fenomeni conversazionali in cui si evidenzia una progressiva presa di consapevolezza e di iniziativa da parte della madre. I dati provengono dal Progetto di ricerca “Con Parole Mie” condotto dall’Università di Torino in due scuole della città fortemente caratterizzate da processi migratori, seguendo il ciclo delle lezioni di storia che parte dalla spiegazione in classe, prosegue con lo studio a casa per tornare infine a scuola con l’interrogazione. When plurilingual families are in dialogue with schools Parental involvement in children’s learning processes plays an important role in their academic success. This can prove problematic, when the language of the school context differs substantially from the language used at home and the parents have limited competence in the Italian language. In these cases, recognizing the value of plurilingualism poses several questions with respect to the fields of action and the methods for educational intervention. This contribution deals with the hypothesis that a home-based dialogue around school subjects can also take place in the language of origin of the family, making use of all the linguistic resources present in the common repertoire. To focus on certain dynamics related to these processes, we analyze some examples of conversations between a pupil of Chinese origin and her mother, almost exclusively in Chinese, in an experimental situation which makes her protagonist in the dialogue, thanks to a playful, cooperative task. In these dialogic contexts, elements of difficulty and conversational phenomena where there is evidence of the progressive awareness and initiative by the mother are identifiable. The data comes from the research project “Con Parole Mie” conducted by the University of Turin in two schools in a city strongly characterized by migratory processes, following the cycle of history lessons that starts from the explanation in class, continues with study at home and returns to school for oral quizzing.
Milano University Press
2019-02-26
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10.13130/2037-3597/11338
ItalianoLinguadue; Vol. 10 No. 2 (2018); 360-368
Italiano LinguaDue; V. 10 N. 2 (2018); 360-368
2037-3597
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2019-09-26T13:29:05Z
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STUDENTI INTERNAZIONALI INCOMING E CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA: RESOCONTO DI UN’ESPERIENZA DI ACCOGLIENZA E VALUTAZIONE
Celentin, Paola
Frisan, Erika Hilde
Dall’a.a. 2014/2015 anche l’Università di Verona è tenuta a somministrare una prova di italiano agli studenti stranieri/internazionali immatricolandi ai corsi di laurea e dottorato al fine di certificarne le conoscenze linguistiche. Inizialmente tale obbligo era stato ottemperato attraverso la somministrazione del placement test regolarmente previsto per gli studenti stranieri che intendono frequentare i corsi d’italiano offerti dal Centro Linguistico d’Ateneo, ma tale soluzione si è rivelata inadeguata da un punto di vista sia affettivo sia docimologico sia disciplinare. Per questa ragione, il Centro Linguistico, unitamente ai rappresentanti delle quattro macro-aree di studio dell’Università di Verona, ha sostenuto la creazione di una prova di valutazione ad hoc basata su: 1) verifica delle sole abilità ricettive; 2) taratura sul livello B1+ del QCER. Nella selezione dei testi si sono tenuti in considerazione i seguenti fattori: lunghezza, lessico utilizzato in ragione del livello target individuato e delle aree specialistiche di appartenenza, densità dell’informazione e ridondanza, presenza di elementi cotestuali, autenticità dei testi ed eventuali margini di adattamento; 3) differenziazione dei testi pivot (scritti e video) in base all’area disciplinare di immatricolazione, viste le diverse caratteristiche lessicali, morfosintattiche e testuali della lingua accademica impiegata da ciascuna area; 4) costruzione di una procedura di somministrazione che preveda anche una fase preliminare di familiarizzazione con la prova e un momento conclusivo di restituzione e orientamento; 5) validazione della prova attraverso la somministrazione a campioni di studenti di livello B1 e B2 in uscita frequentanti i corsi di italiano L2 del CLA durante l’a.a. precedente a quello della somministrazione effettiva della prova. Incoming international students and knowledge of the Italian language: an experience of reception and evaluation Starting from the 2014/2015 academic year, the University of Verona requires foreign/international students enrolled in degree and doctorate courses to take a test of Italian to in order to certify their language skills. Initially, this obligation was fulfilled through the administration of the placement test provided for foreign students who intended to attend the Italian courses offered by the University Language Centre, but this solution proved inadequate from affective, docimological and disciplinary points of view. For this reason, the Language Centre, together with the representatives of the four macro-areas of study of the University of Verona, supported the creation of an ad hoc evaluation test based on: 1) verification of receptive skills only; 2) calibration on the B1+ level of the CEFR. The following factors were taken into consideration in the selection of the texts: 3) differentiation of pivot texts (written and video) according to the subject area of enrolment, given the different lexical, morpho-syntactic and textual characteristics of the academic language used by each area; 4) construction of an administration procedure that also included a preliminary phase of familiarization with the test and a final moment of feedback and orientation; 5) validation of the test through administration to samples of outgoing B1 and B2 level students attending the Italian L2 courses at the CLA during the year prior to the actual administration of the test.
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2019-07-02
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10.13130/2037-3597/11856
ItalianoLinguadue; Vol. 11 No. 1 (2019); 292-318
Italiano LinguaDue; V. 11 N. 1 (2019); 292-318
2037-3597
ita
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2019-09-26T13:29:05Z
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L’UNITÀ DIDATTICA STRATIFICATA (UDS) IN ALC: UN MODELLO OPERATIVO PER LA DIDATTICA CURRICOLARE A CLASSE INTERA
Troiano, Giulia
Nel presente contributo viene presentato un nuovo modello operativo per facilitare l’apprendimento delle discipline scolastiche all’interno delle classi plurilingui ad abilità differenziate: l’Unità Didattica Stratificata in ALC. Gli strumenti che sono proposti sono stati elaborati nell’ambito di una ricerca-azione sul “Modello Prato”, ovvero sui servizi di Italiano L2 erogati alle scuole pratesi del I e del II ciclo di istruzione attraverso il Protocollo provinciale per l’accoglienza degli alunni stranieri e lo sviluppo interculturale del territorio pratese (2007). Oltre ai laboratori di facilitazione linguistica rivolti agli alunni non italofoni con competenze linguistiche iniziali o elementari, tale modello prevede i cosiddetti moduli ALC (Apprendimento Linguistico Cooperativo). Ogni modulo consiste in un percorso disciplinare a classe intera, di 4 incontri/lezione, condotto in ALC: un metodo basato sull’integrazione tra i principi del Cooperative Learning (CL) e le tecniche della Facilitazione Linguistica (FL). Uno degli obiettivi dei moduli ALC è quello di aumentare l’accessibilità dei contenuti disciplinari attraverso due risorse strategiche: la cooperazione tra gli studenti e la manipolazione didattica dell’input. La prima si basa sui noti principi del CL (Interdipendenza Positiva, Interazione Simultanea, Equa Partecipazione e Responsabilità Individuale), la seconda sulla facilitazione linguistica e la semplificazione testuale. Nel presente lavoro cercheremo di esplorare come e con quali vantaggi è possibile inserire all’interno di ALC una terza risorsa strategica: la stratificazione del materiale didattico. Dopo una rapida ricognizione delle cosiddette “riscritture a difficoltà controllata”, si confronteranno l’Unità di Lavoro/Apprendimento (UdLA), adottata a Prato come strumento di progettazione dei moduli ALC, con il modello dell’Unità Didattica Differenziata e Stratificata (UDS), elaborato nel 2006 dal “Gruppo di Lavoro CAD” del Dipartimento di Scienze del Linguaggio di Ca’ Foscari. L’analisi contrastiva dei due modelli e la loro integrazione in un terzo modello operativo (l’UDS in ALC) capace di valorizzarne i rispettivi punti di forza apre, a nostro avviso, all’interno della CAD (Classe ad Abilità Differenziate), nuove piste di lavoro e interessanti prospettive di indagine. The stratified didactic unit (UDS) in ALC: an operational model for full-class curriculum teaching In this paper we present a new operational model to facilitate the learning of school subjects within multilingual classes with different skills: the Layered Learning Unit in ALC. The tools proposed were developed as part of an action-research on the "Prato Model", i.e. on Italian L2 services provided to schools in Prato in the first and second levels of education through the provincial protocol for the reception of foreign students and the intercultural development of the Prato area (2007). In addition to language facilitation workshops for non-Italian-speaking students with initial or elementary language skills, this model includes the so-called ALC (Apprendimento Linguistico Cooperativo (Cooperative Language Learning)) modules. Each module consists of a full class course of 4 meetings/lessons, conducted in ALC. This method based is on the integration between the principles of Cooperative Learning (CL) and the techniques of Language Facilitation (FL). One of the objectives of the ALC modules is to increase the accessibility of disciplinary content through two strategic resources: cooperation between students and didactic manipulation of input. The former is based on well-known principles of CL (Positive Interdependence, Simultaneous Interaction, Equal Participation and Individual Responsibility), the second on linguistic facilitation and text simplification. In the present work we will try to explore how and with what advantages it is possible to include within ALC a third strategic resource: the stratification of teaching material. After a quick reconnaissance of the so-called "rewritings with controlled difficulty", we will compare the Work/Learning Unit (UdLA), adopted in Prato as a tool for designing the ALC modules, with the model of the Differentiated and Stratified Didactic Unit (UDS), developed in 2006 by the "CAD Working Group" of the Department of Language Sciences of Ca' Foscari. The contrastive analysis of the two models and their integration in a third operating model (the UDS in ALC) capable of enhancing their respective strengths opens, in our opinion, within the CAD (Class with Differentiated Skills), new possibilities for work and interesting perspectives for investigation.
Milano University Press
2019-07-02
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10.13130/2037-3597/11857
ItalianoLinguadue; Vol. 11 No. 1 (2019); 319-374
Italiano LinguaDue; V. 11 N. 1 (2019); 319-374
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2019-09-26T13:29:05Z
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SCUOLA DIGITALE: L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO MOODLE APPLICATO AD UN CPIA
Fadda, Alessia
L’articolo riporta uno studio sperimentale basato sull’utilizzo dell’ambiente di apprendimento virtuale Moodle in un CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), con l’obiettivo di trasformare anche quelle aule in “luoghi aperti all’innovazione” mediante l’utilizzo di dispositivi digitali connessi ad internet. L’esperienza è stata effettuata in 5 classi ed ha visto coinvolti circa 80 studenti, adolescenti e adulti, con background differenti. Nel lavoro in classe e a sostegno è stata messa in pratica una metodologia che fa riferimento alla scuola digitale, con attività specifiche e mirate create dal docente e svolte con la sua regia. Si è inteso, in tal modo, rendere l’esperienza scolastica più vicina alle modalità di apprendimento attuali, rendendo la fruizione dei contenuti accessibile anche a distanza e rimodulando i tempi di insegnamento/apprendimento. L’analisi del percorso effettuato illustra le criticità più evidenti che si sono nel corso dell’esperienza e propone ipotesi di soluzione che possono sostanziarsi in utili indicazioni per ulteriori sperimentazioni future. Digital school: the moodle learning environment applied to a CPIA The article reports an experimental study based on the use of the virtual learning environment Moodle in a CPIA (Provincial Centre for Adult Education), with the aim of transforming those classrooms into "places open to innovation" through the use of digital devices connected to the Internet. The experience was carried out in 5 classes and involved about 80 students, adolescents and adults, with different backgrounds. In classroom work and support, a methodology that referred to the digital school, with specific and targeted activities created by the teacher and carried out with his/her direction, was implemented. The aim was to bring the school experience closer to current learning methods, using contents accessible at a distance and remodelling teaching/learning times. The analysis of the course followed illustrates the most evident critical aspects during the experience and proposes possible solutions further experimentation in the future
Milano University Press
2019-07-02
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10.13130/2037-3597/11858
ItalianoLinguadue; Vol. 11 No. 1 (2019); 375-402
Italiano LinguaDue; V. 11 N. 1 (2019); 375-402
2037-3597
ita
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2019-09-26T13:29:05Z
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IL PROJECT WORK NELL’EDUCAZIONE AL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE DEI CITTADINI MIGRANTI
Angius, Milena
L’articolo descrive un project work realizzato nell’anno scolastico 2016/2017 con un gruppo di donne migranti che frequentavano i corsi di lingua e cultura italiana del Centro Italiano per Tutti –iBVA di Milano. Oltre al perfezionamento della competenza in italiano L2, il progetto aveva l’obiettivo di sviluppare la conoscenza del territorio e di valorizzare il protagonismo culturale delle diverse comunità etniche presenti in città. Educational Project Work in the historical-cultural heritage of migrant citizens The article describes a project work carried out in the school year 2016/2017 with a group of migrant women who attended Italian language and culture courses at the Centro Italiano per Tutti -iBVA in Milan. In addition to improving their Italian L2 skills, the project aimed at developing knowledge of the territory and enhancing the cultural protagonism of the different ethnic communities present in the city.
Milano University Press
2019-07-02
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10.13130/2037-3597/11859
ItalianoLinguadue; Vol. 11 No. 1 (2019); 403-422
Italiano LinguaDue; V. 11 N. 1 (2019); 403-422
2037-3597
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2019-09-26T13:29:05Z
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IMPARARE FOTOGRAFANDO. LA FOTOGRAFIA PER L’APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO L2
Casagrande, Marta
Imparare fotografando è un progetto attivato nell’anno scolastico 2018/19 in una scuola secondaria di primo grado, in cui si propone la fotografia come modalità creativa per l’apprendimento dell’Italiano L2. Il laboratorio linguistico ha offerto l’occasione agli studenti di sperimentare tutto il potenziale comunicativo dell’immagine fotografica che è stata utilizzata come mezzo privilegiato per avvicinarsi alla lingua italiana. La fotografia si è rivelata un ottimo stimolo grazie al quale, lavorando insieme fuori e dentro la classe di italiano, gli studenti hanno sviluppato in modo dinamico nuove competenze linguistiche. Imparare fotografando. Photography for learning Italian L2 Imparare Fotografando is a project that started during the 2018/19 school year in a middle school, where photography was proposed as a creative way to learn Italian L2. The language laboratory offered students the opportunity to experience the communicative potential of the photographic image, used as a privileged means to get closer to the Italian language. Photography has proven to be an excellent stimulus thanks to which, working together outside and inside the classroom, students developed new language skills dynamically.
Milano University Press
2019-07-02
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ItalianoLinguadue; Vol. 11 No. 1 (2019); 423-442
Italiano LinguaDue; V. 11 N. 1 (2019); 423-442
2037-3597
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2019-09-26T13:29:05Z
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POESIA E LESSICO NELLA SCUOLA PRIMARIA: PRIMI RISULTATI DI UN PROGETTO
Bosc, Franca
L’articolo presenta il progetto Arricchire il lessico attraverso la poesia finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e coordinato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la competenza lessicale degli allievi della primaria avvicinandoli al mondo delle poesia. La povertà lessicale limita le possibilità di studio e la fruizione di tutte le forme di comunicazione e quindi incide anche sull’acquisizione delle competenze necessarie per l’apprendimento permanente e per un’attiva partecipazione sociale. Attraverso poesie di autori del Novecento e contemporanei gli allievi seguono un percorso con obiettivi poetici e lessicali imparando parole nuove che appartengono a un registro più elevato e che, spesso, il mondo della scuola trascura perché orientato alla lingua della comunicazione e dello studio. Il macrobiettivo del progetto è il reimpiego dei lemmi appresi in altri generi testuali. Poetry and vocabulary in primary school: preliminary project results The article presents the project Arricchire il lessico attraverso la poesia (Enriching vocabulary through poetry) financed by the Fondazione Cassa di Risparmio di Torino and coordinated by the Department of Philosophy and Educational Sciences of the University of Turin. The project aimed to improve the lexical competence of primary school students by bringing them closer to the world of poetry. Lexical poverty limits the possibilities for study and the use of all forms of communication also affects the acquisition of the skills necessary for lifelong learning and active social participation. Through poems by twentieth century and contemporary authors, students worked towards poetic and lexical objectives, learning new words that belonged to a higher register and that, often, the world of school neglects because it is oriented towards the language of communication and study. The macro-objective of the project was the reuse of terms learned in other textual genres.
Milano University Press
2019-07-02
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10.13130/2037-3597/11861
ItalianoLinguadue; Vol. 11 No. 1 (2019); 443-452
Italiano LinguaDue; V. 11 N. 1 (2019); 443-452
2037-3597
ita
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2020-06-02T10:11:28Z
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LO STRUMENTO AUDIOVISIVO PER L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO L2 A STUDENTI DI ORIGINI CINESI
Maso, Enrico
Il testo analizza e commenta le abitudini degli studenti cinesi rispetto al materiale audiovisivo. I dati, raccolti nel corso di una recente indagine, si riferiscono a diverse tipologie di contenuto e al loro utilizzo come supporto allo studio e/o come momento di svago. Sulla base di quanto emerso, si suggeriscono infine alcune buone pratiche.
Audiovisual tools for teaching Italian L2 to students of Chinese origin
The article analyzes the Chinese students’ habits related to audiovisual materials. The data was collected during a recent survey and focuses on different content and how to use them as a support for study and/or during free time. Finally, some good practices are suggested.
Milano University Press
2020-01-18
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10.13130/2037-3597/12826
ItalianoLinguadue; Vol. 11 No. 2 (2019); 715-730
Italiano LinguaDue; V. 11 N. 2 (2019); 715-730
2037-3597
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2020-06-02T10:12:10Z
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DAL BAMBARA ALL’ABC. PROGETTARE PERCORSI DI ALFABETIZZAZIONE PER RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE
Balbo, Elisabetta
Il primo obiettivo di questo articolo è di presentare il complesso panorama dell’accoglienza dei migranti richiedenti protezione internazionale che giungono in Italia, data l’attualità dell’argomento, e nello specifico di sondare quali siano le necessità e i servizi offerti a livello linguistico. In secondo luogo si intende indagare una problematica con la quale molti insegnanti di italiano per stranieri si trovano a dover fare i conti: l’analfabetismo. Non sono pochi infatti coloro che giungono nel nostro paese senza essere mai andati a scuola. Una delle conseguenze della mancata – o scarsa e inadeguata – scolarizzazione, è il non saper leggere e scrivere: tra scolarizzazione e alfabetizzazione vi è un doppio fil rouge. Conseguentemente è necessario progettare percorsi non solo di italiano come L2 ma di vera e propria alfabetizzazione: occorre cioè insegnare a leggere e a scrivere utilizzando come mezzo la lingua italiana. Infine verranno evidenziate alcune accortezze didattiche particolarmente importanti quando ci si trova di fronte a una classe composta da richiedenti protezione internazionale. L’idea di fondo è quella di offrire soprattutto una panoramica pratica e attuale a coloro che, a vario titolo, si occupano dell’insegnamento dell’italiano a migranti, e soprattutto a questa delicata categoria di apprendenti. Con una domanda-guida fondamentale: è possibile insegnare a leggere e a scrivere in italiano a un venticinquenne maliano che non è andato a scuola se non per pochissimo e sa parlare solo in bambara?
From BAMBARA to ABC: designing literacy pathways for international protection applicants
The first objective of this article is to present the complex panorama of the reception of migrants seeking international protection who come to Italy, given the topicality of the subject, and specifically to probe what the needs and services offered at the linguistic level are. Secondly, we intend to investigate a problem that many teachers of Italian for foreigners have to deal with: illiteracy. In fact, there are many who come to our country without ever having gone to school. One of the consequences of the lack of - or insufficient and inadequate - schooling, is not being able to read and write: between schooling and literacy there is a double fil rouge. Consequently, it is necessary to plan paths not only regarding Italian L2 but for real literacy: that is, it is necessary to teach people how to read and write using the Italian language as a medium. Finally, a number of particularly important educational precautions will be highlighted when faced with a class made up of applicants for international protection. The basic idea is to offer above all a practical and current overview to those who, for various reasons, deal with teaching Italian to migrants, and especially to this delicate category of learners. A fundamental guide-question: is it possible to teach a twenty-five year old Malian who only attended school for a short time and only knows how to speak in Bambara to read and write in Italian?
Milano University Press
2020-01-18
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10.13130/2037-3597/12827
ItalianoLinguadue; Vol. 11 No. 2 (2019); 731-755
Italiano LinguaDue; V. 11 N. 2 (2019); 731-755
2037-3597
ita
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2020-06-02T10:12:46Z
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LE DONNE NELLA SCIENZA NELL’AULA DI ITALIANO L2/LS. UNA PROPOSTA DIDATTICA
Frabotta, Simona
La Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’11febbraio, è un’occasione per riflettere sul fatto che nella nostra società troppo spesso si considera la conoscenza come un territorio maschile e che le donne sono assenti o relegate in aree limitate. I contributi delle donne di ieri e di oggi, così come i problemi attuali legati alla loro piena partecipazione alla società, sono stati spesso esclusi dal dibattito culturale. Consapevoli di questo, il ruolo degli e delle insegnanti dovrebbe essere quello di promuovere una cultura dell’uguaglianza, utilizzando o creando materiali che possano rimediare in una certa misura a queste importanti assenze. Nella presente proposta presentiamo una serie di attività realizzate nel corso italiano C1 del Centro Linguistico della Universidad de Málaga (Spagna), in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza 2019. Utilizzando le risorse disponibili sulla pagina www.donnenellascienza.it, abbiamo invitato le studentesse e gli studenti a riflettere sugli ostacoli che trovano le donne che sono impegnate in professioni scientifiche e poi a condurre una ricerca su alcune scienziate illustri della storia.
Women in science in the Italian L2/LS classroom. A didactic proposal
The International Day of Women and Girls in Science, held by the United Nations General Assembly on February 11, is an occasion to reflect on the fact that, in our society, we frequently consider knowledge as belonging to men, and women are absent or relegated to marginal spheres. The contributions of women, both in the past and present, together with their expertise and the difficulties they currently face in order to fully participate in society, have often been excluded from the cultural debate. Bearing this in mind, the role of the teacher is to promote equality by using or creating materials that can offset, as much as possible, this important absence. The paper presents a series of activities developed within the framework of a C1 Italian course held at the Centro de Idiomas de la Universidad of Málaga (Spain) for the International Day of Women and Girls in Science. Using the resources available on the page www. donnenellascienza.it, we invited students to reflect on the obstacles for women working in science and then discover more about some female scientists from the past.
Milano University Press
2020-01-18
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10.13130/2037-3597/12828
ItalianoLinguadue; Vol. 11 No. 2 (2019); 756-765
Italiano LinguaDue; V. 11 N. 2 (2019); 756-765
2037-3597
ita
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2020-07-22T10:00:21Z
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UNO SGUARDO ANTROPOLOGICO SULL’ESPERIENZA DI CONDUZIONE DI ALCUNI LABORATORI DI ITALIANO L2 RIVOLTI AD ALUNNI ROM
Franceschini, Costanza
Sordella , Silvia
L’obiettivo del saggio è fornire spunti di riflessione e analisi di carattere antropologico in merito al tema dell’inclusione scolastica e della didattica dell’italiano L2 rivolta ad alunni rom. L’esperienza di alcuni laboratori condotti nelle scuole primarie torinesi nell’ambito del progetto “Italiano L2 a scuola” ha infatti posto numerose sfide e fatto emergere le molteplici difficoltà e complessità connesse a tale contesto. È necessario ripensare la didattica rivolta ad alunni rom mediante la valorizzazione delle abilità e delle competenze di tutti e la creazione di nuove alleanze con le famiglie e le comunità di origine, senza tuttavia cadere in errate interpretazioni della cosiddetta interculturalità. Il progetto “Italiano L2 a scuola” può fornire un valido esempio dell’efficacia di adottare un approccio laboratoriale, in cui gli studenti sono chiamati ad agire – concretamente e cognitivamente – per affrontare un compito all’interno di una didattica cooperativa e project-based, coniugando le metodologie glottodidattiche con i saperi e le riflessioni dell’antropologia.
An anthropological look at the experience of some Italian L2 labs for Roma pupils
The aim of the paper is to provide food for thought and an anthropological analysis on the theme of school inclusion and the teaching of Italian L2 to Roma pupils. The experience of some labs conducted in Turin primary schools within the project “Italiano L2 a scuola” has in fact posed many challenges and brought to light the many difficulties and complexities related to this context. It is necessary to rethink the teaching of Roma pupils through the enhancement of the skills and competences of all and the creation of new alliances with their families and communities of origin, without falling into erroneous interpretations of the so-called interculturality. The project “Italiano L2 a scuola” is a valid example of the effectiveness of adopting a lab approach, where students are called to act – concretely and cognitively – to tackle a task within cooperative and project-based didactics, combining language teaching methodologies with the knowledge and reflections of anthropology.
Milano University Press
2020-07-20
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10.13130/2037-3597/13961
ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 1 (2020); 906-939
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 1 (2020); 906-939
2037-3597
10.13130/2037-3597/1
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2020-07-22T10:00:20Z
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LA MAPPATURA DEL TESTO CENTRATA SUGLI STUDENTI
Torresan , Paolo
Si intende per mappatura del testo una ricognizione dei nuclei informativi di un testo verso i quali si può dirigere l’attenzione di un lettore o di un ascoltatore (informazioni target). Tradizionalmente l’idea, formulata da Sarig (1989) e poi messa a punto da Urquhart e Weir (1998) e da Green (2017), prevede il coinvolgimento di un gruppo di item writer. In questo articolo la mappatura del testo comporta invece l’elicitazione delle informazioni target da parte di allievi di competenza pari a quella dei candidati a cui la prova è diretta. Riteniamo che la mappa che così si ottiene sia più rappresentativa dei processi cognitivi di cui i test taker danno prova. Gli esempi condivisi riguardano testi orali, più difficili da mappare rispetto a quelli scritti.
Textmapping: The Learner-centered Approach
Textmapping is understood as detection of target information to which a reader/listener’s attention can be directed. Traditionally, this idea, which was formulated by Sarig (1989) and then developed by Urquhart and Weir (1998), as well as Green (2017), involves a group of item writers. In this paper, by contrast, textmapping involves students of a similar proficiency level as those at whom the test is directed. We consider that the map obtained in this way is more representative of the test takers’ cognitive processes. The examples shared regard oral texts, which are more difficult to map than written ones.
Milano University Press
2020-07-20
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10.13130/2037-3597/13962
ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 1 (2020); 940-967
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 1 (2020); 940-967
2037-3597
10.13130/2037-3597/1
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2020-07-22T10:00:19Z
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UN ASPETTO DELLA COMPRENSIONE: RICONOSCERE I PUNTI DI VISTA. COMPETENZA INDIVIDUALE CON VALORE SOCIALE
Marinetto, Paola
Partendo dalle difficoltà di comprensione di studenti del primo anno di università, l’autrice focalizza su una zona sensibile della semantica: l’individuazione di voci diverse in un testo. Si tratta dell’aspetto enunciativo del discorso, centrale quando l’avvicendamento dei punti di vista si avvicina alla polifonia. L’ipotesi didattica è che gli strumenti narratologici, ormai un po’ consunti, possano diventare delle leve per una didattica attiva di tipo laboratoriale che ponga gli studenti davanti a problemi interpretativi cui siano motivati a dare delle risposte.
One aspect of understanding: recognizing points of view. Individual competence with social value
Starting from the comprehension difficulties of first-year university students, the author focuses on a sensitive area of semantics: the identification of different voices in a text. This is the enunciative aspect of discourse, which is central when the alternation of points of view approaches polyphony. The didactic hypothesis is that the narratological instruments, now a bit worn out, can become levers for active, laboratory-type didactics that put students in front of interpretative problems which they are motivated to resolve.
Milano University Press
2020-07-20
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10.13130/2037-3597/13963
ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 1 (2020); 968-990
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 1 (2020); 968-990
2037-3597
10.13130/2037-3597/1
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2020-07-22T10:00:19Z
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ALTRI MODELLI PER L’INSEGNAMENTO DELLA VARIAZIONE: RIFLESSIONI TEORICHE E PROPOSTE DIDATTICHE
Cantoni, Paola
Fresu, Rita
L’acquisizione dell’italiano come lingua variabile, promossa ormai da tempo dagli studi teorici e ribadita anche nelle ultime Indicazioni e Linee Guida, stenta ad affermarsi nella concreta pratica scolastica. Appare perciò necessario mettere a punto nuovi modelli per promuovere una competenza linguistica fondata sul concetto di variazione e fornire ai docenti metodi, sfondi teorici, contenuti ed anche proposte didattiche concrete. Il presente intervento intende illustrare le potenzialità in sede didattica di testi non letterari e proporre, sulla base di esperimenti testati anche attraverso esperienze personali, alcuni percorsi operativi. Le produzioni dal basso, oggetto negli ultimi tempi di ripensamenti teorici sul piano storico- e socio-linguistico, presentano diversi vantaggi sia di ordine metodologico sia per i contenuti che veicolano e per i contesti che evocano e che le aprono alla possibilità di percorsi disciplinari trasversali. Sono qui presentati e discussi alcuni casi concretamente sperimentati che consentono di mettere a fuoco gli elementi di forza e le ricadute reali di tali testi nella didattica dell’italiano.
Other models for teaching variation: theoretical reflections and didactic proposals
The acquisition of Italian as a variable language, promoted by theoretical studies for some time now and reiterated in the latest "Indicazioni" and "Linee Guida", struggles to establish itself in actual school practice. Therefore, it seems necessary to develop new models in order to encourage linguistic competence based on the concept of variation and provide teachers with methods, theoretical backgrounds, content and concrete educational proposals. This paper aims to illustrate the potential of non-literary texts in schools and proposes some work paths, also based on our personal experiences. Bottom-up production, recently the subject of theoretical thoughts at the historical and socio-linguistic level, have several advantages linked to methodology, content and contexts that open up the possibility for cross-disciplinary courses. We present and discuss some cases that allow us to focus on the elements of strength and the real impact of such texts in teaching Italian.
Milano University Press
2020-07-20
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10.13130/2037-3597/13969
ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 1 (2020); 991-1006
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 1 (2020); 991-1006
2037-3597
10.13130/2037-3597/1
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2020-07-22T10:00:18Z
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LE DIMENSIONI LINGUISTICHE NEL CURRICOLO DI UNA DISCIPLINA DETTA NON LINGUISTICA
Minardi, Silvia
In questo articolo si intende dimostrare la necessità e la fattibilità di una progettazione curricolare delle discipline dette non linguistiche che, sviluppando specifiche competenze disciplinari, riconosce e rende esplicito il ruolo della lingua nell’apprendimento. Con esempi riferiti ad una disciplina di ambito scientifico, la fisica, si indicano elementi che, esplicitati come obiettivi di apprendimento della disciplina, rendono possibile lo sviluppo di competenze linguistiche che sono specifiche di una disciplina scientifica.
Linguistic dimensions in the curriculum of a non-linguistic discipline
The aim of this article is to demonstrate the need for and feasibility of the curricular design of so-called non-linguistic disciplines. By developing specific disciplinary skills, the role of language in learning is recognized and made explicit. With examples referring to a scientific discipline, physics, we identify elements that, when they are the explicit learning objectives of the discipline, make the development of language skills specific to a scientific discipline possible.
Milano University Press
2020-07-20
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10.13130/2037-3597/13970
ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 1 (2020); 1007-1020
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 1 (2020); 1007-1020
2037-3597
10.13130/2037-3597/1
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2020-07-22T10:00:17Z
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UN MODELLO DI CORSO ADATTABILE AL PROFILO DEGLI APPRENDENTI: L'ITALIANO PER STUDENTI DI STORIA DELL’ARTE E ARCHEOLOGIA
Gay, Debora
I corsi d’italiano lingua specialistica dell’ambito storico artistico e archeologico costituiscono un settore di nicchia, ma stabile e prestigioso per le scuole di lingue. Per gli studenti universitari di storia dell’arte e archeologia in Germania, imparare l’italiano per motivi di studio è una necessità. La ricerca di dottorato recentemente condotta su un modello di corso di lingua specialistica a livello principianti per questi destinatari, alla quale il presente articolo fa riferimento, ha consentito di indagare i bisogni e descrivere l’utenza, quindi di adattare il corso stesso al profilo degli apprendenti. Ne è risultato un modello di corso flessibile in funzione dei contesti istituzionali nei quali viene offerto e delle competenze sia linguistiche che disciplinari dei suoi destinatari: l’articolo ne offre una descrizione, anche dal punto di vista del sillabo e degli obiettivi di competenza linguistica raggiunti. Dopo aver focalizzato il profilo linguistico e culturale dell’utenza, il contributo si sofferma sull’approccio didattico combinato messo in atto nei corsi, descrive l’ambiente d’apprendimento misto e la partecipazione dell’utenza all’e-learning, soffermandosi infine su alcuni materiali di lavoro: esempi di didattica per compiti, di scaffolding e approcci intercomprensivi.
Course design tailored to learner profiles: Italian-LSP courses for students of Art History and Archeology
Italian-LSP courses for Art History or Archaeology belong to a stable and prestigious niche for language schools. For undergraduate students of Art History and/or Archeology in Germany, learning Italian for academic purposes is a necessity. PhD research recently carried out on the design of an Italian-LSP course for beginners, which the present article refers to, allowed us to investigate learner needs and describe the target audience, thus tailoring the course itself to the learners’ profiles. The research led to a flexibly designed course that was dependent on the institutional contexts and the linguistic and disciplinary competences of the recipients. This article provides a description for this Italian-LSP course, from the point of view of its syllabus as well as the language skills and the proficiency goals attained. After focusing on the linguistic and cultural profiles of the students, we present the combined didactic approach that was implemented. This blended-learning environment and e-learning activities ultimately deepened work sheets which show examples of task-based activities, scaffolding and intercomprehension approaches.
Milano University Press
2020-07-20
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/13971
10.13130/2037-3597/13971
ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 1 (2020); 1021-1044
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 1 (2020); 1021-1044
2037-3597
10.13130/2037-3597/1
ita
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2021-02-03T08:53:54Z
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ESIGENZE AZIENDALI E COMPETENZE LINGUISTICHE: UNA PROVA DI TEST DI PIAZZAMENTO
Baldo, Gianluca
La presenza di manodopera estera nelle aziende italiane richiede un adeguamento a livello anche linguistico. In particolare la legislazione nazionale sulla sicurezza sul lavoro prevede che i dipendenti siano in grado di seguire con successo le attività di formazione sui rischi generici e specifici legati alla professione. Emerge quindi la necessità di disporre di strumenti di rilevazione della competenza in italiano lingua seconda che siano adeguati alla situazione e ai testi adottati durante la formazione. In questo contributo si analizza il caso di un’azienda di medie dimensioni del settore dei servizi che ha deciso di dotarsi di un test interno di lingua per i dipendenti stranieri fondato sulle specificità linguistiche e sui contenuti dei moduli sindacali di formazione sui rischi sul lavoro. Il risultato è un test con struttura modulare, di durata limitata, focalizzato sugli aspetti generali della morfosintassi e sul lessico della sicurezza sul lavoro. Lo strumento è stato provato con un piccolo campione di dipendenti e successivamente è stato adottato dall’azienda.
Business needs and language skills: placement tests
The presence of foreign workers in Italian companies requires adaptations, including at the linguistic level. More specifically, national legislation on job safety requires that all employees be able to successfully attend safety-training activities and demonstrate understanding of the generic and specific risks related to their professions. Therefore, companies that hire non-native workers have a real need for specific tools to measure their employees’ linguistic competence in Italian as a second language, which should be appropriate to the situations and texts used during on-the-job safety training. This study analyzes the case of a medium-sized company in the service sector that decided to adopt an internal language test for its foreign employees, and to structure the test on the linguistic specificities and content of typical courses on occupational safety and health. The resulting test is modular, brief and focuses both on general morphosyntactic aspects as well as on the specific vocabulary of job safety. The tool was tested on a small group of foreign employees and was subsequently adopted by the company.
Milano University Press
2021-01-24
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10.13130/2037-3597/15030
ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 2 (2020); 618-626
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 2 (2020); 618-626
2037-3597
10.13130/2037-3597/2
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2021-02-03T08:53:54Z
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CLIL DALLA SCUOLA AL MUSEO: POTENZIALITÀ, CRITICITÀ E IMPLICAZIONI GLOTTODIDATTICHE
Fazzi, Fabiana
Il Content and Language Integrated Learning (CLIL) è da anni al centro delle politiche nazionali ed europee volte alla promozione del plurilinguismo e dell’innovazione didattica. Tuttavia, gli studi si sono finora concentrati sulle dinamiche legate alla sua applicazione in un contesto di apprendimento formale, senza esplorare in maniera dettagliata e strutturale cosa avviene invece in contesti non-formali, come per esempio la visita educativa al museo. In particolare, il museo è il luogo ideale per la promozione dell’apprendimento integrato, in quanto permette di interagire con oggetti che, da un lato, facilitano la comprensione di contenuti complessi e, dell’altro, incoraggiano l’uso autentico della lingua straniera. In questo contributo, si presentano dapprima le teorie alla base della metodologia CLIL e dell’apprendimento al museo per poi descrivere le potenzialità e criticità del museo per l’apprendimento di contenuti e lingua. Il contributo si conclude con la presentazione di alcune implicazioni glottodidattiche utili al docente per progettare un laboratorio CLIL al museo e integrarlo nella propria programmazione scolastica.
CLIL from schools to museums: potential, critical issues and teaching implications
Content and Language Integrated Learning (CLIL) has been at the center of attention of many national and European policies aimed at promoting plurilingualism and teaching innovation. However, the majority of studies have concentrated on its application in formal learning contexts, without exploring what happens when it is implemented in non-formal learning context, such as the museum visit. The museum is ideal to foster integrated learning, as it allows students to interact with objects, which, on the one hand, can scaffold their understanding of complex content and, on the other, can stimulate them to use a foreign language in an authentic way. In the first section, the theories at the basis of the CLIL methodology and museum learning will be presented. Following is a description of the potential benefits and critical issues at museum for CLIL. Finally, some pedagogical implications for teachers will be outlined with the aim of supporting them in planning a CLIL experience at a museum and integrating it in their curriculum.
Milano University Press
2021-01-24
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10.13130/2037-3597/15031
ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 2 (2020); 627-649
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 2 (2020); 627-649
2037-3597
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2021-02-03T08:53:53Z
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THE RADIO-DRAMA AS ARTISTIC MODALITY TO IMPROVE THE EXPRESSIVENESS SKILLS IN INTELLECTUAL DISABILITY AND AUTISM: AN EXPERIMENTAL STUDY
Sbattella, Licia
Cenceschi, Sonia
Imperatori Gelosa, Antonella
The paper presents an artistic experience aimed at developing the vocal and emotional expressiveness of young people with intellectual, relational and physical disabilities. It follows the Esagramma® methodology, called Affective Vocal Education (EVA), and focuses on the production of a radio-drama based on the Roman de la Rose by Guillaume de Lorris and Jean de Meun. It was realized by an actor and a sound engineer together with 5 girls and 1 boy with various diagnoses affecting their verbal and relational skills. A specific methodology allowed us to quantify macroscopic dialogic and prosodic variations before and after the artistic experience, by extracting a set of suprasegmental features thanks to a pre- and a post-test recording of spontaneous and elicited speech. Moreover, the paper describes the development of the theatrical script, the operational and artistic choices as well as the analysis of the complexity of the radio-drama from a linguistic point of view.
Il radiodramma come modalità artistica per migliorare le capacità espressive nella disabilità intellettive e nell’autismo: uno studio sperimentale
L’articolo presenta un percorso artistico volto a sviluppare l’espressività vocale ed emotiva di giovani con disabilità intellettive, relazionali e fisiche. L’attività svolta segue la metodologia Esagramma®, denominata Affective Vocal Education (EVA) e si concentra sulla produzione di un dramma radiofonico basato sul Roman de la Rose di Guillaume de Lorris e Jean de Meun. Il prodotto audio è stato realizzato da un attore e un ingegnere del suono insieme a 5 ragazze e 1 ragazzo con varie disabilità che ne influenzano le capacità verbali e relazionali. Una specifica metodologia permette di quantificare le variazioni macroscopiche dialogiche e prosodiche prima e dopo il percorso artistico, tramite l’estrazione di un insieme di caratteristiche soprasegmentali da registrazioni raccolte sia prima che dopo il percorso. L’articolo descrive inoltre lo sviluppo della sceneggiatura teatrale, le scelte esecutive ed artistiche e l’analisi della complessità del radiodramma dal punto di vista linguistico.
Milano University Press
2021-01-24
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ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 2 (2020); 650-670
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 2 (2020); 650-670
2037-3597
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2021-03-27T08:53:51Z
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BIBLIOGRAFIA DELL’EDUCAZIONE LINGUISTICA IN ITALIA - BELI
Balboni, a cura di Paolo E.
Milano University Press
2021-03-26
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ItalianoLinguadue; Vol. 12 No. 2 (2020)
Italiano LinguaDue; V. 12 N. 2 (2020)
2037-3597
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2021-07-20T12:45:07Z
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LA DIDATTICA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS… E POI? STRUMENTI DIGITALI PER INSEGNARE (NON SOLO) ITALIANO L2
Baggio, Tatiana
La pandemia di Covid-19 ha costretto i docenti di ogni ordine e grado ad avvicinarsi alla tecnologia. L’acquisizione di competenze digitali, già auspicata da tempo dall’Unione Europea, è diventata fondamentale per poter affrontare al meglio la nuova didattica online. Il presente articolo, dall’approccio prettamente pratico, propone una selezione di strumenti digitali atti a facilitare il lavoro dei docenti; vengono illustrati strumenti gratuiti presenti sul web con cui creare materiale didattico professionale, coinvolgente e divertente utilizzabile durante le varie fasi della lezione online, ma ugualmente fruibile in aula.
Teaching at the time of the Coronavirus... And then? Digital tools for teaching Italian L2
The Covid-19 pandemic has made it necessary for teachers of all levels to rely on technology. The acquisition of digital skills, which has been encouraged for some time by the European Union, has become essential in dealing with the new online teaching more efficiently. This article proposes, through a primarily pragmatic approach, a selection of digital tools designed to facilitate the work of teachers; free web-based tools for creating professional, engaging, and fun educational materials are illustrated, which can be utilized in different phases of online lessons as well as in the classroom.
Milano University Press
2021-07-05
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10.13130/2037-3597/15918
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 890-920
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 890-920
2037-3597
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2021-07-20T12:45:07Z
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INSEGNARE L’ITALIANO COME LINGUA SECONDA O STRANIERA ATTRAVERSO I TESTI DELLA LETTERATURA DELLA MIGRAZIONE: UNA PROPOSTA DIDATTICA
Pinoia, Valentina
L’articolo si focalizza sull’utilizzo dei testi di letteratura nelle classi di italiano lingua seconda o straniera, dal punto di vista teorico e pratico. In particolare, la proposta è quella di utilizzare i testi della cosiddetta “letteratura migrante”, o “letteratura della migrazione”, in lingua italiana. Oltre a fornire un’interessante panoramica della lingua italiana contemporanea, i testi della letteratura della migrazione sono importanti poiché possono stimolare nell’apprendente la competenza letteraria e la competenza interculturale. Nella seconda parte dell’articolo viene proposta un’unità di apprendimento destinata a studenti di “seconda generazione” che frequentano le scuole superiori in Italia, a partire dal romanzo autobiografico La mia casa è dove sono della scrittrice italo-somala Igiaba Scego. La proposta di lavorare su un testo di letteratura italiana non canonico ha il vantaggio di presentare agli apprendenti delle tematiche attuali e delle situazioni potenzialmente complesse ma non stereotipate, che spesso gli stessi studenti stranieri si trovano ad affrontare nella quotidianità. Il romanzo costituisce quindi un ottimo strumento per interrogarsi su cosa significhi essere italiani/italiane, senza stereotipi o visioni edulcorate della società italiana.
Teaching Italian as a Second or Foreign Language Through Migrant Literature Texts: A Didactic Proposal
The paper focuses on the use of literary texts in Italian L2/FL classes, from a theoretical and a practical point of view. In particular, the paper proposes using so-called “migrant literature” or “migration literature” texts written in Italian. Migrant literature texts provide an interesting overview of contemporary Italian language. Furthermore, they are important because they can stimulate learners’ literary and intercultural competences. In the second part, the paper presents a learning unit created for “second generation” students attending high school in Italy. The input of the learning unit is the autobiographical novel My Home is Where I Am by the Italian-Somali writer Igiaba Scego. The proposal to work on a non-canonical Italian literature text has the advantage of inviting students to reflect on current issues and potentially complex but not stereotyped situations, which foreign students themselves often face in everyday life. The novel is therefore an excellent tool for asking oneself about what it means to be Italian, without stereotypes or a softened version of the Italian society.
Milano University Press
2021-07-05
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10.13130/2037-3597/15919
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 921-933
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 921-933
2037-3597
ita
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2021-07-20T12:45:07Z
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LA POESIA NELLE CLASSI DI ITALIANO LS IN CAMERUN
Edgar Junior, Mbiadjeu
Il presente contributo si concentra sull’utilità della poesia nella didattica dell’italiano LS con l’obiettivo di rimettere in discussione le caratteristiche del testo poetico tradizionalmente ritenute poco idonee per la didattica dell’italiano: difficoltà linguistica, densità semantica tendono a far escludere il genere poetico dal ventaglio di testi proposti in classe; saranno, di contro, messe in evidenza le risorse che offre il testo poetico, come la ricchezza lessicale e la possibilità di riflettere sulla lingua. Lo studio intende mostrare l’importanza del testo poetico per uno sviluppo equilibrato e globale della competenza comunicativa. Esso mira anche a delineare le coordinate teoriche con cui indirizzare la creazione dell’Unità Didattica di Apprendimento, dando spazio ad una scelta di tecniche didattiche ritenute particolarmente adatte per il lavoro sulla poesia. Lo studio propone due Uda, incentrate sui testi poetici allo scopo di fornire all’insegnante liceale di italiano in Camerun la descrizione dettagliata di ogni fase dell’Uda, con esposizione delle tecniche e realizzazione delle attività. Il contributo descrive anche il livello linguistico dell’allievo di italiano in Camerun allo scopo di fare qualche riflessione sulla sua capacità ad analizzare i testi poetici. Nello specifico, lo studio intende proporre agli insegnanti camerunensi presso i licei le tecniche didattiche per lo sfruttamento del testo poetico nelle classi di Terminale.
Poetry in Italian fl classes in Cameroon
The paper focuses on the usefulness of poetry in the teaching of Italian as a foreign language, with the aim of clarifying various negative points such as linguistic difficulties, semantic density etc, that tend to exclude the poetic genre from the range of texts proposed in the classroom. It also highlights the resources offered by the poetic text, such as lexical richness and the possibility to reflect on the language. The study illustrates the importance of the poetic text for a balanced and global development in communicative competence. It also outlines different theories that influence the creation of the Learning Unit, giving space to a choice of teaching techniques considered particularly suitable for the work on poetry. The study presents two Learning Units focused on poetic texts that provide a detailed description of the techniques and activities of each step of the Learning Unit for high school teachers of Italian in Cameroon. It also describes the linguistic level of the Italian student in Cameroon in order to reflect on his/her ability to analyze poetic texts. Specifically, the study intends to propose teaching techniques for the exploitation of the poetic texts to Cameroonian teachers in high schools.
Milano University Press
2021-07-05
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10.13130/2037-3597/15920
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 934-949
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 934-949
2037-3597
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2021-07-20T12:45:07Z
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PUZZLE LINGUISTICO E LINGUA AUTENTICA: UNA PROPOSTA DIDATTICA PER L’ASCOLTO DI UNA CANZONE IN UNA VARIETÀ SUB-STANDARD A STUDENTI DI ITALIANO LS
Ripamonti, Fabio
Nella didattica dell’italiano LS, la canzone si è rivelata uno strumento apprezzato e molto elastico nell’adeguarsi alle esigenze degli insegnanti in relazione agli obiettivi che vogliono raggiungere. La canzone italiana, poi, funziona da tempo in molti Paesi del mondo come un veicolo “soft” di diffusione inconscia della lingua e della cultura, e di conseguenza svolge un ruolo basilare nel costruire la motivazione degli studenti. Per i livelli più alti del QCER, le pratiche di ascolto in italiano LS dovrebbero includere anche input orientati a fornire una panoramica sulla complessa situazione relativa alle varietà diatopiche. In questo senso la canzone italiana, grazie a una consistente tradizione di autori di qualità che si sono espressi in varianti linguistiche diverse dallo standard se non addirittura in dialetto, permette di attingere ad un vasto repertorio. Per evitare però di cadere in un contesto in cui l’input potrebbe risultare poco comprensibile a studenti stranieri, la selezione della varietà per l’attività di ascolto qui proposta è caduta sul romanesco per via del fatto che, oltre a essere la varietà della capitale, nel corso della sua storia ha limitato la sua originaria conformazione di dialetto meridionale avvicinandosi allo standard nazionale. Nella canzone oggetto dell’attività didattica proposta, Tanto pe’ cantà di Ettore Petrolini nella versione cantata da Nino Manfredi, i tratti principali di questa varietà sub-standard sono presenti a ogni livello dello spettro linguistico, dalla fonetica alla sintassi. Inoltre, la struttura tradizionale del testo, composto da due strofe con rime baciate e da un ritornello, facilita il lavoro didattico e la comprensione generale. Rispetto alle classiche attività di pura comprensione o di cloze solitamente utilizzate in classe per l’ascolto, il metodo di lavoro applicato nell’attività qui proposta e conosciuto come “puzzle linguistico” permette una maggiore partecipazione attiva degli studenti, che sono chiamati ad applicare tutte le loro capacità e conoscenze per ricostruire il più fedelmente possibile il testo della canzone ascoltata. Inoltre, il lavoro in gruppo stimola l’abitudine a un approccio empatico verso gli altri studenti, con cui si ipotizzano e si condividono le proposte. L’efficacia dell’attività permette poi di concepire ulteriori percorsi didattici aperti sia per quanto riguarda la varietà linguistica nell’italiano contemporaneo che il valore culturale della canzone italiana.
Linguistic puzzle and authentic language: a didactical proposal for listening to a song in a sub-standard variety to students of Italian as a foreign language
In teaching Italian as a foreign language, songs have proved to be an appreciated and very flexible tool in adapting to the needs of teachers in relation to the objectives they want to achieve. Furthermore, Italian songs have long been functioning in many countries of the world as a “soft” vehicle for the unconscious diffusion of the language and culture, and consequently play a fundamental role in building the motivation in students. For the higher levels of the CEFR, listening practices in Italian as a foreign language should also include inputs aimed at providing an overview of the complex situation relating to diatopic varieties. In this sense, Italian songs, thanks to a consistent tradition of quality authors who have expressed themselves in linguistic variants that are different than the standard or even in dialect, allow us to draw from a vast repertoire. However, to avoid falling into a context in which the input could be difficult to understand for foreign students, the selection of the variety for the listening activity proposed here has fallen on the Roman dialect since, in addition to being the variety of the capital, in the course of its history it has limited its original conformation of southern dialect approaching the national standard. In the song object of the didactic activity, namely Tanto pe cantà by Ettore Petrolini in the version sung by Nino Manfredi, the main features of this sub-standard variety are present at every level of the linguistic spectrum, from phonetics to syntax. Furthermore, the traditional structure of the text, composed of two strophes with rhyming couplets and a refrain, facilitates the didactic work and general understanding. Compared to the classic activities of pure comprehension or a cloze test usually used in the classroom for listening, the working method applied in the activity proposed here and known as “linguistic puzzle” allows a greater active participation of the students, who are expected to apply to apply all their skills and knowledge to reconstruct, as faithfully as possible, the text of the song heard. In addition, group work stimulates the habit of an empathic approach towards other students, with whom proposals are hypothesized and shared. The effectiveness of the activity then allows teachers to further conceive open educational paths both in terms of linguistic variety in contemporary Italian or in conceiving a discussion about the cultural value of Italian songs.
Milano University Press
2021-07-05
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10.13130/2037-3597/15921
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 950-965
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 950-965
2037-3597
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2021-07-20T12:45:07Z
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LA FASE DI PASSAGGIO DALLO SPAZIO FISICO DELL’AULA ALLA DIDATTICA VIRTUALE. UNA PROPOSTA TEORICO-PRATICA IN CORSI DI ITALIANO L2 FORMALI
Longo, Damiano
Il comportamento degli apprendenti in una didattica a distanza mediata da una macchina implica fattori diversi rispetto alle dinamiche della didattica faccia a faccia. L’emergenza COVID-19 ha spinto i docenti a improvvisare modalità didattiche virtuali. Il presente lavoro si focalizza sugli interventi didattici in DAD rivolti a studenti non italofoni nei percorsi di lingua italiana, a livello basico, presso i Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti (CPIA). A tal scopo sono stati analizzati i ruoli del docente di italiano L2, dell’apprendente e del setting nella DAD. Avvalendosi dell’esperienza personale dell’autore, nella presente memoria è anche illustrata una proposta teorico-pratica basata sulla teoria del modeling e dei neuroni specchio per il passaggio dallo spazio fisico dell’aula alla didattica virtuale.
The transition from the physical space of the classroom to virtual teaching. A theoretical-practical proposal in formal Italian L2 courses
Learners’ behavior in machine-mediated distance learning has different implications compared to the dynamics of face-to-face teaching. The COVID-19 emergence pushed teachers to improvise virtual teaching modes. This paper focuses on DAD teaching interventions aimed at non-Italian speaking students in Italian language courses, at a basic level, at the Provincial Centers for Adult Education (CPIA). To this end, the roles of the teacher of Italian L2, the learner and the setting in the DAD were analyzed. Using the author's personal experience, this paper also illustrates a theoretical-practical proposal based on the theory of modelling and mirror neurons for the transition from the physical space of the classroom to virtual teaching.
Milano University Press
2021-07-08
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10.13130/2037-3597/15922
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 966-974
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 966-974
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2021-07-20T12:45:07Z
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LA COMPETENZA PLURILINGUE E PLURICULTURALE ALLA SCUOLA EUROPEA DI VARESE. UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE DEI NUOVI DESCRITTORI DEL VOLUME COMPLEMENTARE DEL QCER
Cattaneo, Antonella Sabina
Questo contributo focalizza l’attenzione sulla competenza plurilingue e sulla sua diffusione in ambito scolastico. Viene presa in esame una realtà in cui questo aspetto si realizza, la Scuola europea di Varese, dove studiano ragazzi cresciuti in contesti plurilingue. Ad alcune classi di diversi livelli scolastici è stato somministrato un questionario ‘inedito’ in cui si è cercato di tradurre in domande concrete una parte dei nuovi descrittori del plurilinguismo del Volume Complementare del QCER. Le risposte al questionario, diviso in tre parti, hanno dato risultati interessanti e hanno messo in luce in che modo questi ragazzi si muovano in un vivacissimo spazio culturale plurilingue all’interno dell’istituzione scolastica e monolingue sul territorio. Le conclusioni rivelano come la competenza linguistica plurilingue sia una risorsa e come i soggetti mettano in atto differenti strategie, più o meno consce, per riempire i vuoti linguistici e affrontare diverse situazioni quotidiane.
Multilingual and multicultural competence at the European School of Varese. An example of application of the new descriptors of the Companion volume of the CEFRL
This paper focuses on multilingual competence and its diffusion in an educational environment. The reality analyzed, the European School of Varese, is attended by teenagers who have grown up in multilingual contexts. Some classes at different school levels were given an “unusual” questionnaire where the actual questions centered around some of the descriptors about multilingualism from the Companion Volume to the CEFRL. The answers to the questionnaire, divided into three parts, highlighted interesting points and has shown the very vivacious multilingual culture inside this local monolingual educational institution. The conclusions show how multilingual language competence can be a valuable resource and that people employ different strategies, whether consciously or not, to fill language gaps and deal with different daily situations.
Milano University Press
2021-07-05
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/15923
10.13130/2037-3597/15923
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 975-1020
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 1 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 975-1020
2037-3597
ita
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2022-01-26T16:18:13Z
promoitals:EM
UTILIZZARE RISORSE GRAMMATICALI DELL’ITALIANO PER RIDURRE L’ANSIA LINGUISTICA: RIFLESSIONI E PROPOSTE OPERATIVE
Amorati, Riccardo
Nonostante la notevole influenza dei fattori affettivi sull’apprendimento linguistico (motivazione, benessere, senso di ansia), la ricerca glottodidattica in Italia non ha dato largo spazio alla ricerca sull’ansia linguistica. Il seguente contributo si occupa di fornire una panoramica della letteratura sul tema, delineandole le cause e gli effetti. Poiché esistono pochi studi che riflettono in maniera critica sulle pratiche e azioni in classe che possono ridurre gli effetti di questo fenomeno, questo contributo intende inoltre presentare una proposta operativa relativa all’implementazione di attività nella classe di italiano L2 per minimizzarne gli effetti. Viene suggerito, in particolare, che alcune risorse linguistiche dell’italiano si prestino alla raccolta di «informazioni emotive» sui nostri apprendenti e che alcuni argomenti grammaticali possano essere utilizzati per formulare regole e strategie su come affrontare l’ansia linguistica, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti al fenomeno e di sostituire emozioni negative con emozioni positive.
Using Italian grammatical resources to reduce linguistic anxiety: reflections and pratical proposals
Despite the considerable influence of affective factors on language learning (motivation, well-being, sense of anxiety), glottodidactic research in Italy has not given much space to research on language anxiety. The paper provides an overview of the literature on the topic, outlining its causes and effects. Since there are few studies that critically reflect on classroom practices and actions that can reduce the effects of this phenomenon, this study also intends to present a practical proposal regarding the implementation of activities in the Italian L2 classroom to minimize its effects. It is suggested, in particular, that some linguistic resources of Italian lend themselves to collecting "emotional information" about our learners and some grammatical topics can be used to formulate rules and strategies for how to deal with language anxiety, with the aim to raise student awareness of the phenomenon and to replace negative emotions with positive ones.
Milano University Press
2022-01-26
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/17159
10.54103/2037-3597/17159
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 606-623
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 606-623
2037-3597
10.54103/2037-3597/2
ita
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2022-01-26T16:17:43Z
promoitals:EM
MATERIALS AND RESOURCES FOR TEACHING ITALIAN PRAGMATICS
Bicciato, Stella
This study aims to describe the materials and the resources utilized for teaching Italian pragmatics, both in foreign and second language contexts. 139 teachers of Italian answered an online questionnaire which elicited information about the materials and resources they used in the classroom as well as information regarding their teaching techniques. Their answers were clustered into five main categories. The results revealed that the most commonly used materials were printed, audiovisual, self-produced, students’ oral production and digital materials. Within these categories, textbooks (printed materials) and videos (audiovisual material) were considered as the most preferred materials by the teachers. Regarding teaching techniques, the most frequently used by teachers were role plays, watching videos and listening exercises. The findings of the present study suggest that textbooks, the main resource for teaching pragmatics, should be implemented with specific activities on this topic. By receiving guidelines, teachers could appropriately teach pragmatics in their classes without the need to create their own materials.
Materiali e risorse per l’insegnamento della pragmatica italiana
Questo studio mira a descrivere i materiali e le risorse utilizzate per l’insegnamento della pragmatica italiana, sia in contesti di lingua straniera che di lingua seconda. 139 insegnanti di italiano hanno risposto a un questionario online predisposto allo scopo di raccogliere informazioni sui materiali e le risorse che usavano in classe e sulle loro tecniche di insegnamento. Le risposte degli insegnanti sono state raggruppate in cinque principali categorie. I risultati hanno rivelato che i materiali più comunemente usati sono a stampa, audiovisivi, autoprodotti, produzione orale degli studenti e digitali. All’interno di queste categorie, i libri di testo (materiali stampati) e i video (materiale audiovisivo) sono i materiali preferiti dagli insegnanti. Per quanto riguarda le tecniche di insegnamento, le più utilizzate dagli insegnanti risultano essere i giochi di ruolo, la visione di video e gli esercizi di ascolto. I risultati del presente studio suggeriscono che i libri di testo, la risorsa principale per l’insegnamento della pragmatica, dovrebbero essere implementati con attività specifiche a questo dedicate. Disponendo di linee guida, gli insegnanti potrebbero insegnare in modo appropriato la pragmatica nelle loro classi senza avere la necessità di creare materiali propri.
Milano University Press
2022-01-26
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/17160
10.54103/2037-3597/17160
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 624-644
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 624-644
2037-3597
10.54103/2037-3597/2
ita
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2022-01-26T16:16:20Z
promoitals:EM
TEACHING TRANSLATION FROM ENGLISH INTO ITALIAN AS A PURPOSEFUL ACTIVITY IN THE LANGUAGE CLASSROOM: AN EMPIRICAL STUDY
Seccia, Maria Cristina
This article discusses the ways in which pedagogical translation into Italian can be a valuable tool in enhancing the students’ proficiency, thus contributing to the still underdeveloped research on effective translation teaching practices in the Italian language classroom. Taking an interdisciplinary approach to Italian teaching and based on empirical data collected from translation into Italian workshops delivered to undergraduate Modern Languages students at the University of Hull (UK), this article examines the ways in which drawing on translation studies teaching models can help students to enhance their communicative language competences. Particular attention is paid to pragmatic, sociolinguistic and pluricultural competences, which are crucial in the formation of future language professionals as cultural mediators. More specifically, the discussion consists of the evaluation of two interrelated translation teaching models (Nord 1991/2005, 1997a/2018; Malmkjær 1998) based on a qualitative analysis of the students’ reflections through the lens of the Common European Framework of Reference (CEFR) competence model. The results indicate that drawing on translation studies teaching models can help to teach translation into Italian (which is usually perceived challenging by students) as a purposeful activity, thus enhancing the learners’ communicative ability in real life, as recommended by the CEFR.
L’insegnamento della traduzione dall’inglese all’italiano come utile attività nella classe di lingua: uno studio empirico
L’articolo prende in esame metodi attraverso cui la traduzione pedagogica verso l’italiano può essere usata come un valido strumento per potenziare le competenze linguistiche di studenti e studentesse. A tal proposito, si pone l’obiettivo di offrire un contributo alla ricerca tuttora in fase di espansione su come insegnare a studenti e studentesse di lingue a tradurre verso l’italiano in modo efficace. Attraverso un approccio interdisciplinare alla didattica dell’italiano e sulla base di dati raccolti durante delle lezioni di traduzione verso l’italiano rivolte e studenti e studentesse di Modern Languages della University of Hull (Regno Unito), il presente studio empirico esamina come rifarsi a modelli di insegnamento elaborati da due studiose di Translation Studies possa aiutare studenti e studentesse di italiano a potenziare le proprie competenze linguistico-comunicative. Particolare attenzione è posta sulle competenze sociolinguistiche, pragmatiche e pluriculturali, fondamentali nel formare professionisti/e in ambito linguistico in grado di agire come mediatori/trici culturali. Nello specifico, lo studio consiste nell’esaminare due modelli correlati (Nord, 1991/2005, 1997a/2018; Malmkjær, 1998) in seguito a riflessioni di studenti e studentesse analizzate qualitativamente in base ai descrittori esemplificativi del Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). I risultati suggeriscono che rifarsi a modelli di insegnamento elaborati da studiosi/e di Translation Studies può aiutare a presentare la traduzione verso l’italiano come un’attività utile, non fine a se stessa e non solo impegnativa come viene di solito percepita da studenti e studentesse. Stando ai risultati, ciò aiuta infine a potenziare la capacità di comunicare in situazioni di vita reale come proposto dal QCER.
Milano University Press
2022-01-26
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/17161
10.54103/2037-3597/17161
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 645-664
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 645-664
2037-3597
10.54103/2037-3597/2
ita
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2022-01-26T16:13:34Z
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DIDATTICA PERFORMATIVA NELLA PROMOZIONE DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANA IN IRLANDA. IL CORPO E LA DANZA COME STRUMENTI DI APPRENDIMENTO LINGUISTICO E PONTI TRA CULTURE
Dianetti, Michela
Nicora, Francesca
Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo interesse riguardo all’impiego delle arti performative in campo glottodidattico. Tale tendenza è dovuta ad approcci didattici sempre più orientati alla dimensione sociale e non verbale della comunicazione. Tuttavia, per il momento ci sono ancora pochi studi nell’ambito glottodidattico sull’utilizzo del corpo, immobile o in movimento, e della danza nella lezione di lingua straniera. Il contributo intende presentare il progetto Tra-balliamo, un percorso formativo incentrato sulla didattica ludico-performativa e finalizzato alla promozione della lingua e cultura italiana nelle scuole secondarie di Galway, in Irlanda. Dopo una breve introduzione sulla DPLS, viene delineato l’approccio fenomenologico che sottende a una glottodidattica di tipo esperienziale che promuove la danza come strumento di apprendimento linguistico e ponte metaforico tra culture. Una seconda sezione viene poi dedicata alla struttura della proposta didattica, alla progettazione delle fasi che la costituiscono e alla descrizione dettagliata delle attività svolte in classe, con l’intento di offrire un esempio di esperienza formativa che sia facilmente trasponibile in altri contesti o a lingue diverse.
Perforative didactics in the promotion of Italian language and culture in Ireland: body and dance as language learning tools and bridges between cultures
In recent years there has been progressive interest in the use of the performing arts in the field of educational glottodidactics. This tendency is due to educational approaches increasingly oriented to the social and non-verbal dimension of communication. At present, however, there are relatively few studies in the field of glottodidactics on the use of the body, motionless or in motion, and of the dance in learning a foreign language. The contribution aims to present the project Tra-balliamo, an educational course focused on ludic-performative learning and aimed at the promotion of Italian language and culture in secondary schools in Galway, Ireland. After a brief introduction on the DPLS, the phenomenological approach that underlies an experiential type of glottodidactics which promotes dance as a tool for linguistic learning and a metaphorical bridge between cultures is outlined. The second section presents the structure of the teaching proposal, the design of the phases that constitute it and a detailed description of the activities carried out in the classroom. Thus, the intention is to offer an example of an educational experience that is easily transposable in other contexts or to different languages.
Milano University Press
2022-01-26
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/17162
10.54103/2037-3597/17162
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 665-680
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 665-680
2037-3597
10.54103/2037-3597/2
ita
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2022-01-26T15:09:44Z
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USO DELLA CANZONE NELLA CLASSE DI LINGUA E CULTURA PER SVILUPPARE LA COMPETENZA SOCIOCULTURALE
Tolentino Quiñones, Hermis
Il presente articolo ha come obiettivo descrivere l’importanza dell’uso della musica nei corsi di lingua e cultura italiana per sviluppare non solo la competenza linguistica-comunicativa ma anche per sviluppare la competenza socioculturale e incentivare negli studenti, attraverso l’ascolto della canzone e l’analisi del testo, la riflessione critica in relazione alla propria esperienza e a quello che accade nella sfera sociale. In questo senso, il lavoro segue la metodologia della ricerca azione e in questo senso, si sono didattizzate quattro canzoni che sono state applicate nei corsi di lingua e cultura italiana presso un Istituto Italiano di Cultura e un’Università peruviana. I risultati ottenuti sono molto positivi perché permettono di evidenziare che la canzone può essere uno strumento autentico ricco di elementi linguistici, ma soprattutto è molto motivante e che è apprezzato positivamente dagli studenti. Con l’applicazione delle Unità di Apprendimento si conclude che la canzone è utile per affrontare aspetti sociali e riflettere sulla propria realtà e sulla propria esperienza di vita facendo parlare gli studenti su quello che pensano e vivono.
Use of song in the language and culture classrooms to develop socio-cultural competence
This article describes the importance of the use of music in Italian language and culture classes in order to develop not only linguistic-communicative competence but also socio-cultural competence. Through listening to songs and analyzing the texts, critical reflection in relation to the students’ own experiences and what happens in the social sphere was stimulated. Following action research methodology, four songs were taught in Italian language and culture courses at an Italian Cultural Institute and a Peruvian University. The results obtained were very positive because they highlighted how songs can be authentic tools rich in linguistic elements, but above all it was very motivating and appreciated by the students. In implementing the Learning Units, we concluded that songs were useful for addressing social aspects and reflecting on one's own reality and life experience by having students talk about their thoughts and experiences.
Milano University Press
2022-01-26
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/17163
10.54103/2037-3597/17163
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 681-713
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 681-713
2037-3597
10.54103/2037-3597/2
ita
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2022-01-26T15:09:07Z
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L’ASCOLTO IMMERSIVO© CON STUDENTI DI ITALIANO LS DI LIVELLO A: ESPERIENZE E RISULTATI CON ADULTI FRANCOFONI
Bassanello, Ida Giulia
Il presente lavoro è una relazione della sperimentazione dell’ascolto immersivo© proposto dalla casa editrice Alma da noi effettuato con un gruppo di tre adulti francofoni di livello A. L’ascolto immersivo© è stato proposto alla fine di ogni lezione settimanale per una durata di dieci settimane. Il gruppo è stato testato con un test di comprensione dell’orale di livello B all’inizio e alla fine dell’esperienza. Prima dell’esperienza il gruppo ha fornito il 70% di risposte esatte e alla fine l’80% di risposte esatte. Il gruppo di controllo, di uguali caratteristiche, ha tuttavia fornito la stessa percentuale di risposte corrette effettuando solo il test finale di livello B. Vengono esposte di seguito alcune considerazioni sulla filosofia di fondo che ha guidato l’esperienza e sulle ragioni che possono spiegare un tale risultato, tramite l’analisi qualitativa e quantitativa dei risultati raccolti con i test di lingua e con i questionari somministrati agli apprendenti alla fine dell’esperienza di ascolto immersivo©.
Immersive listening© with Italian LS level a students: experiences and results with francophone adults
This paper is a report on the experimentation of immersive listening© proposed by the Alma publishing house, carried out with three French-speaking adults at level A. Immersive listening© was proposed at the end of each weekly lesson for a period of ten weeks. The group was tested with a B-level oral comprehension test at the beginning and end of the experience. Prior to the experience, the group provided 70% correct responses and 80% correct responses at the end. The control group, with the same characteristics, provided the same percentage of correct answers by only taking the final Level B test. The following are some considerations on the philosophy that guided the experience and the reasons that can explain such a result, through the qualitative and quantitative analysis of the results collected with the language tests and questionnaires administered to the learners at the end of the immersive listening experience©.
Milano University Press
2022-01-26
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/17165
10.54103/2037-3597/17165
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 714-725
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 714-725
2037-3597
10.54103/2037-3597/2
ita
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oai:ojs.riviste.unimi.it:article/17166
2022-01-26T15:08:40Z
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INTEGRAZIONE DEI TEST DI PROFITTO AI MANUALI D'ITALIANO USATI IN CINA PER STUDENTI UNIVERSITARI
Qu, Shanshan
In questo articolo vengono presentati e discussi i risultati di una ricerca-azione fatta tra gli studenti universitari sinofoni con l’integrazione dei test di autovalutazione/valutazione sviluppati a seconda delle caratteristiche del manuale utilizzato e dei problemi principali degli apprendenti sinofoni. Dopo una presentazione sintetica del contesto dell’insegnamento d’italiano in Cina e i manuali usati, si procede con un confronto del sistema morfosintattico e fonologico tra il cinese mandarino e l’italiano per analizzare le possibili cause delle problematiche degli studenti cinesi nell’apprendimento dell’italiano. Pianificando una serie di valutazioni formative nel programma didattico sin dall’inizio del processo di apprendimento e proponendo gli appositi piani di recupero dopo la somministrazione dei test, si mira ad avere un miglior monitoraggio dell’andamento dello studio dell’italiano LS e nello stesso tempo si offre agli studenti un’occasione per riflettere sui risultati del proprio percorso di apprendimento e si chiede loro di assumersi più responsabilità nel proprio studio.
Integration of self-assessment tests with Italian textbooks used in China for university students
This article presents and discusses the results of an action research carried out among university students in China with the integration of self-assessment/evaluation tests developed according to the characteristics of the textbook in use and the main problems the students encountered while learning Italian. Following a brief presentation of the context of teaching Italian in China and the textbooks in use, a comparison of the morphosyntactic and phonological system between Mandarin Chinese and Italian analyzes the possible causes of problems faced by Chinese students learning Italian. By planning a series of formative assessments as part of the didactic program from the beginning of the learning process and proposing appropriate recovery plans afterwards, the action research aimed to better monitor of the progress of the study of Italian LS while offering students an opportunity to reflect on the results of their learning path and take more responsibility in their study.
Milano University Press
2022-01-26
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/17166
10.54103/2037-3597/17166
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 726-747
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 726-747
2037-3597
10.54103/2037-3597/2
ita
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oai:ojs.riviste.unimi.it:article/17167
2022-01-26T15:08:07Z
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LA SFIDA DELLA DIDATTICA A DISTANZA IN UNA UNIVERSITÀ SUDANESE: LA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI E I RISULTATI NEI CORSI DI LINGUA ITALIANA
Naranjo, Jorge
Molineri, Ilaria
Le università sudanesi affrontano la pandemia da COVID 19 in un contesto caratterizzato da frequenti interruzioni di corrente, accesso irregolare e limitato a internet, mancanza di preparazione dei docenti e scarse competenze digitali fra gli studenti. Questa ricerca si propone di valutare l’esperienza formativa degli studenti che hanno utilizzato la piattaforma Moodle durante il lockdown presso l’università sudanese Comboni College of Science and Technology a Khartum. I dati sono stati raccolti attraverso la somministrazione di un questionario e le informazioni del diario del docente di italiano, con il confronto tra i voti dei corsi di italiano del primo semestre, erogato in presenza, e il secondo semestre, a distanza su piattaforma Moodle. Lo studio conclude che un corso online attentamente costruito, ricco di risorse facilmente disponibili e su misura per soddisfare la scarsa connettività Internet, metodi di valutazione integrati e modalità di erogazione del corso adatte può garantire il rispetto degli obiettivi del corso e dei risultati di apprendimento.
The challenge of distance learning in a Sudanese university: student evaluation and results in Italian language courses
Sudanese higher education institutions faced the challenges of the COVID-19 pandemic in a context characterized by frequent power cuts, irregular and limited access to the internet, lack of preparedness of the teaching staff and very limited digital skills among students. This study aims to assess the learning experience of university students who used a Learning Management System (LMS), Moodle, during the lockdown due to the COVID-19 pandemic at Comboni College of Science and Technology in Khartoum. The data for the assessment were collected from a questionnaire distributed among the students, the diary of the lecturer of Italian and the comparison between the final marks of the courses of Italian Language, obtained in the first semester under ordinary conditions, and in the second semester, after the use of the LMS. The study concludes that a carefully constructed online course, rich in resources easily available and tailored to comply with scarce internet connectivity, integrated assessment methods and course delivery modes can guarantee compliance with the course objectives and learning outcomes.
Milano University Press
2022-01-26
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/17167
10.54103/2037-3597/17167
ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 748-767
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE; 748-767
2037-3597
10.54103/2037-3597/2
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/17167/15122
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2022-03-03T11:26:21Z
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BIBLIOGRAFIA DI LINGUISTICA EDUCATIVA IN ITALIA - BLEI
Balboni, a cura di Paolo E.
PARTE I: 1960-1999 - PARTE II: 2000-2010 - PARTE III: 2011-2020Aggiornamento 2021
Milano University Press
2022-03-03
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ItalianoLinguadue; Vol. 13 No. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE
Italiano LinguaDue; V. 13 N. 2 (2021): ITALIANO LINGUADUE
2037-3597
10.54103/2037-3597/2
ita
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oai:ojs.riviste.unimi.it:article/18336
2022-07-28T13:32:16Z
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SCRIVERE E RISCRIVERE I TESTI IN CHIAVE ACCESSIBILE E RAPPRESENTATIVA: ALCUNE INDICAZIONI PRATICHE
Bachis, Dalila
L’obiettivo di questo lavoro è individuare un punto di intersezione tra gli obiettivi dell’educazione linguistica (e in particolare della didattica testuale) e quelli dell’inclusione. In primo luogo si cerca di chiarire che cosa si intende in generale quando si parla di un testo accessibile e rappresentativo in àmbito didattico. In seguito si danno delle indicazioni di scrittura o riscrittura di un testo con finalità didattica, al fine di guidare chi scrive nel processo, variabile e graduale, verso l’accessibilità e la rappresentatività. Tali indicazioni sono pensate come spunti rivolti a chi, a vario titolo, produce quotidianamente materiali destinati alla didattica: docenti di tutte le discipline, docenti di sostegno, autori e autrici di sezioni di testi scolastici, creatori e creatrici di contenuti con finalità informativa e formativa. La trattazione delle caratteristiche su cui concentrarsi durante la stesura di un testo il più possibile inclusivo è suddivisa in tre parti: 1) aspetti materiali, grafici e di impaginazione del testo; 2) aspetti più specificamente linguistici; 3) aspetti legati alla rappresentatività. Infine si danno dei suggerimenti di attività da proporre in classe, nel tentativo di mostrare come la manipolazione guidata di un testo in senso inclusivo è un’operazione che in parte può coinvolgere anche le studentesse e gli studenti, permettendo loro di esercitarsi nell’uso della lingua e al tempo stesso di riflettere su di essa.
Writing and rewriting texts in an accessible and representative way: some practical suggestions
The purpose of this paper is to identify a meeting point between the objectives of language education and those of inclusion. First it is necessary to clarify what is meant by “an accessible and representative text” in a didactic context. Subsequently, suggestions are given for writing or rewriting a text for educational purposes, in order to guide the writer in the process towards accessibility and representativeness. These suggestions are for those who produce texts as didactic materials on a daily basis: teachers, authors of school textbooks, creators of contents for informative and training purposes. The characteristics to focus on when drafting an inclusive text are organized into three sections: 1) material, graphics and layout of the text; 2) linguistic aspects; 3) representative aspects. In conclusion, suggestions of activities are given for use in class, in an attempt to show how the guided manipulation of a text in an inclusive sense is an operation that can also involve students, allowing them to practice using language and at the same time to reflect on it.
Milano University Press
2022-07-28
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https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/18336
10.54103/2037-3597/18336
ItalianoLinguadue; Vol. 14 No. 1 (2022): ITALIANO LINGUADUE; 1018-1037
Italiano LinguaDue; V. 14 N. 1 (2022): ITALIANO LINGUADUE; 1018-1037
2037-3597
10.54103/2037-3597/1
ita
https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/18336/16244
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