“Strumenti” per lo sviluppo dell’attività ispettiva in aree archeologiche
DOI:
https://doi.org/10.13130/2035-4797/4895Parole chiave:
archeologico, diagnosi, Milano Romana, rischio, conoscenza, manutenzioneAbstract
Una delle acquisizioni della cultura contemporanea del restauro si fonda sul fatto che non si restaura l’immagine, ma la materia, il restauro è in primo luogo conservazione dell’autenticità dell’opera. Compito del restauro non è cioè quello di ritornare ad un impossibile passato quanto piuttosto di consentire che l’opera possa essere trasmessa al futuro garantendone il rispetto e la cura del documento materiale, anziché la perdita dell’identità e la irreversibile falsificazione. In questo senso oggi, nel linguaggio del restauro, si parla di conservazione (pratica alternativa virtuosa del rispetto e della cura del monumento/documento) ciò vuol dire assicurare, attraverso il nostro intervento, che l’opera affidataci possa essere ancora disponibile per il futuro, per noi e per le generazioni che ci seguiranno, rimuovendo o rallentando le cause del degrado che la mettono in pericolo, consentendone la fruizione e l’uso. Il progetto “Milano Archaeologia per Expo 2015. Verso una valorizzazione del patrimonio archeologico della città di Milano” si propone - rispetto a tali basi teoriche e metodologiche - di sviluppare processi di conoscenza e di conservazione programmata delle realtà archeologiche urbane mediante azioni coordinate di manutenzione, promozione/comunicazione e dei diversi siti presenti nelle aree centrali del Comune di Milano connettendoli in un sistema a rete finalizzato a costruire le basi per un più ampio progetto che ne incrementi la fruibilità e la valorizzazione.Metriche
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Pubblicato
2015-05-11
Fascicolo
Sezione
Atti del Seminario interdisciplinare "Milano Archeologia per Expo 2015", Milano 21, 26-28 Novembre 2014