Un modello di decisione per l'eugenetica: il criterio del maximin

Authors

  • Camilla Colombo Scuola Normale Superiore di Pisa

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-4445/2509

Abstract

In un ipotetico scenario tecnologicamente molto più avanzato di quello attuale, in cui sia possibile modificare alcune caratteristiche di un feto attraverso interventi di ingegneria genetica, viene illustrato un possibile problema etico circa la legittimità di tali interventi. In particolare, nell’esempio trattato ci si chiede quando e se sia legittimo per un genitore autorizzare un intervento genetico su suo figlio. Il casus fictus è analizzato utilizzando gli strumenti della Teoria della Decisione Razionale (TDR), costruendo un opportuno modello di decisione che consenta di rispettare un vincolo di razionalità e un vincolo di giustizia. Il modello proposto si caratterizza come alternativo rispetto a quelli classici della TDR, poiché il problema in analisi non può essere risolto in una matrice di decisione individuale, che non tiene conto della componente interpersonale di una scelta riguardante l’eugenetica, né come un caso di Scelta Sociale, perché le preferenze di uno degli individui coinvolti sono indefinite al momento della decisione. La soluzione prospettata è l’utilizzo del criterio di decisione del maximin, formalizzato da Von Neumann e Morgenstern, in luogo della massimizzazione dell’utilità prevista. Tale criterio, attraverso astrazioni (sul problema) e idealizzazioni (sull’agente) consente di rispettare i due vincoli di razionalità e giustizia, imponendo al genitore di autorizzare solo quegli interventi genetici che non diminuiscano il successo del nascituro in un piano di vita possibile. Questo criterio di decisione, a differenza dei criteri di demarcazione tra terapia e avanzamento utilizzati frequentemente in letteratura, è solo procedurale, ma non vuoto perché risponde a istanze di giustizia. Inoltre, il problema dell’autorizzazione degli interventi genetici rappresenta un caso di applicazione giustificata di un criterio di decisione generalmente non ritenuto ragionevole, perché troppo conservativo e prudente. Il caso dell’eugenetica si caratterizza quindi come un esempio intuitivo e immediato di una classe di problemi di scelta intepersonale, per i quali viene proposto che il criterio di decisione razionale sia la massimizzazione dell’utilità nel peggior caso possibile, cioè il criterio del maximin.

Published

2012-11-07

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Special Issue - Articles