I conflitti multiculturali e il diritto: un paradigma teorico

Authors

  • Carlotta Caldiroli

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-4445/6499

Abstract

Tra quelli che la letteratura in argomento chiama “conflitti multiculturali” ve ne sono alcuni il cui studio non può prescindere da una dimensione giuridica: si tratta dei cosiddetti “reati culturalmente motivati” e dei “diritti culturali”. Nel presente articolo non si prenderanno in considerazione le molteplici questioni sollevate dai due concetti nella filosofia politica e nella riflessione giuridica; l’analisi condotta riguarderà, piuttosto, una loro definizione minima. Appurato quali fenomeni si è soliti indicare come conflitti multiculturali con imprescindibili ripercussioni legali, ci si chiederà, infatti, cosa essi siano. Per rispondere, si proporrà un paradigma teorico all’interno del quale possano essere sussunte le diverse occorrenze tanto dei “reati culturalmente motivati” quanto dei “diritti culturali”; il paradigma è valido nell’alveo della tradizione liberale, alla quale mostrano di aderire gli stati interessati dai conflitti. Questi ultimi si configurano come situazioni in cui i soggetti coinvolti ritengono di non poter operare la distinzione, apparentemente non problematica, tra il conformare il proprio comportamento a quanto prescrivono le norme giuridiche e l’aderire alle valutazioni che in esse trovano riscontro e/o il derogare alle valutazioni della propria cultura di origine. Nel paragrafo conclusivo, infine, si accennerà al tema della risoluzione dei conflitti multiculturali; senza entrare nel merito dei diversi espedienti tecnici utilizzati per risolvere i singoli casi, si segnaleranno, sempre muovendo dal paradigma delineato, almeno due argomentazioni in base alle quali uno stato liberale può legittimamente respingere l’argomento culturale in sede giuridica.

Published

2015-11-07