Il cinema immorale sullo sfondo del modello penitenziale postridentino

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DOI:

https://doi.org/10.13130/2532-2486/8267

Parole chiave:

Italian cinema, Catholicism, sexuality, clergy

Abstract

L’articolo si interroga sui rapporti tra Chiesa cattolica e modernità, discutendo in particolare i motivi per cui il cinema immorale era considerato una pericolosa minaccia. Mentre nei discorsi ufficiali ci si sforza di declinare il problema morale all’interno di una più ampia riflessione sul mezzo, considerato anche nei suoi aspetti positivi, nelle consultazioni interne e nelle circolari riservate al clero a prevalere sono i dubbi, le paure, la necessità di potenziare le politiche contenitive e la consapevolezza che il cinema è spesso occasione di peccato.

 

This paper deals with the relationship between the Catholic Church and modernity, examining in particular the reasons why immoral films were considered a dangerous threat. While official discourse tries to frame the moral issues related to cinema within a broader reflection on the medium, considered also under its positive aspect, internal debate and circular letters addressed exclusively to the clergy are characterized by doubt, fear as well as by the necessity to implement limitation policies starting from the awareness that cinema is often occasion of sin.

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Sezione

Monografico / Special Issue