Le unioni civili e il “passo del gambero” del Presidente della CEI

Autori

  • Giuseppe Casuscelli

DOI:

https://doi.org/10.13130/1971-8543/6825

Parole chiave:

Editoriale

Abstract

Fare “il passo del gambero” è un detto che può avere un significato alto, di cui è un esempio il libro (dal medesimo titolo) di Günter Grass, autore che va “diritto al cuore delle cose, procedendo … di sghembo attraverso la storia, fra passato e presente” per potere guardare al futuro con la consapevolezza delle vicende vissute da ogni popolo, da ogni persona con fatica, errori, dolore. Ha poi un significato meno nobile, diffuso al punto d’essere assurto a luogo comune, che richiama l'agire di quanti, nell’affrontare le scelte richieste dalla vita, collettive o personali che siano, usino fare (figurativamente) un passo avanti per farne poi alcuni all’indietro. Ora, la vicenda delle unioni civili – e in particolare il tema dell’adozione del figlio del compagno nella coppia di persone dello stesso sesso – avrebbe consentito alla Chiesa italiana di parlare ai fedeli e all’intero paese prescegliendo l’uno o l’altro dei significati.

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Pubblicato

2016-02-16

Fascicolo

Sezione

Editoriale