TY - JOUR AU - Marini, Alessandro PY - 2016/05/31 Y2 - 2024/03/28 TI - Crimini contro la legge e leggi criminali. Porte aperte di Leonardo Sciascia, tra letteratura e cinema JF - Altre Modernità JA - AMonline VL - IS - 15 SE - Saggi Ensayos Essais Essays DO - 10.13130/2035-7680/7185 UR - https://riviste.unimi.it/index.php/AMonline/article/view/7185 SP - 202-213 AB - <p>La complessità del rapporto tra individuo e legge è la problematica centrale nella<br />riflessione di Porte aperte (1987), uno degli ultimi romanzi di Leonardo Sciascia. La<br />vicenda prende le mosse da un fatto di cronaca nera: un triplice omicidio nella<br />Palermo del 1937, in fascismo imperante. L’assassino è un ex impiegato di una<br />corporazione, ampiamente colluso con il potere e poi improvvisamente licenziato: il<br />suo perverso disegno di vendetta colpisce la moglie, il collega che lo ha sostituito e<br />l’avvocato Bruno, fascista ben noto in città e responsabile dell’ufficio in cui l’omicida<br />aveva lavorato. Porte aperte guarda prevalentemente al processo che seguì i fatti;<br />protagonista del romanzo diviene così il “piccolo giudice” chiamato in corte d’assise a<br />far parte della giuria come membro togato, che, contro le pressanti aspettative del<br />regime, dei suoi superiori e dell’opinione pubblica, riesce a evitare la condanna a<br />morte dell’imputato, anche grazie alla sensibilità e al coraggio di un agricoltore<br />autodidatta e illuminato, ora giudice popolare, assolutamente estraneo al minaccioso<br />clima di propaganda che esige una sentenza esemplare, e intimamente deciso alla<br />difesa di un diritto naturale e non negoziabile.</p> ER -