https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/issue/feedCriando: la rivista di CRIAR2020-05-29T08:41:50+00:00Irina Bajiniirina.bajini@unimi.itOpen Journal Systems<p>[Pubblicazione cessata] Criando è la rivista del Centro di Ricerca Interuniversitario sulle Americhe Romanze (CRIAR); si propone come spazio per la riflessione transculturale e interdisciplinare sulla “questione della lingua” tra le comunità americane di lingua romanza in una prospettiva postcoloniale e decoloniale.</p> <p> </p>https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13542Introduzione2020-05-29T08:41:50+00:00Roberto Francavillaroberto.francavilla@unige.itAnna Giaufretanna.giaufret@unige.itMichele Porciellom.porciello@unige.it<p>Introduzione al V numero di <em>Criando</em>.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13543Deux sociétéspost-nationales distinctes? Le Québec, le Canada et leur(s) capitale(s) nationale(s)2020-05-29T08:41:49+00:00Anne Trépaniergiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Cet article explorera comment les nations du Québec et du Canada sont articulées à travers leurs capitales nationales contemporaines. Ces dernières performent dans l’espace public une idée de la nation, un récit identitaire qui comprend aussi celui de l’intégration des immigrants. En quoi les nations québécoise et canadienne sont-elles (encore) distinctes? En explorant leurs capitales Québec et Ottawa nous verrons qu’elles entrent toutes deux dans une définition post-nationale de leur société en faisant une large place à la langue partagée comme lieu de pouvoir et d’identité. En effet, alors que la culture et l’histoire communes laissent de plus en plus de terrain au vivre-ensemble, la paix sociale s’organise de façon différente au Québec et au Canada.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13545Dalla schiavitù alla marginalità: il razzismo in Brasile come paradigma del potere, una prospettiva letteraria2020-05-29T08:41:49+00:00Luca Fazzinigiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Indagare la relazione tra potere e identità subalterne in Brasile significa inoltrarsi all’interno di un dibattito pieno di tensioni e conflitti. Da un lato il mito della democrazia razziale, del Brasile come il paese dell’incontro pacifico tra alterità. Dall’altro la dura realtà della segregazione etnico-razziale e del genocidio dei corpi considerati indesiderati. Partendo da una prospettiva letteraria, con la lettura di alcune delle cronache di Lima Barreto riunite nel volume <em>Lima Barreto: cronista do Rio </em>(2017), e di Cidinha da Silva in <em>#Parem de nos matar!</em> (2019), il presente articolo discute due tra le tante dinamiche attraverso le quali il razzismo si impone come strutturante all’interno della società brasiliana: la costituzione di una realtà urbana divisa e segregata, e l’uso della morte come strumento di controllo. Analizzando tali dinamiche sarebbe dunque possibile tracciare una linea continua che, senza significative rotture, parta dall’esperienza traumatica della schiavitù ed arrivi all’oggi della marginalizzazione sociale.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13546Faite de Cronwell Jara: una obra de resistencia2020-05-29T08:41:49+00:00Giovanna Minardigiovanna.minardi@unipa.it<p>Cronwell Jara es una de las voces más representativas, maduras y profundas de la Generación de los 80 en el Perú, sin embargo su obra aún merece ser leída y estudiada con mucho más ahínco fuera (y dentro) de las fronteras nacionales. Él es uno de los representantes de los sectores humildes emergentes que han tenido acceso a una formación académica e intelectual durante la década de los 80, y quiere hacer una ‘nueva narrativa urbana’, basada en la conflictiva realidad de las barriadas fuera de Lima. En <em>Faite</em>, su última novela, que confirma el tono eminentemente oral y popular de sus textos, así como en buena parte de la escritura de Jara, además del referente real cotidiano, priman la creación, la imaginación y la originalidad. El elemento configurador de la realidad que el autor más utiliza es la exageración, la hipérbole, con una intención evidentemente transgresora: Jara se burla de todo el mundo, principalmente de los poderosos y opresores.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13547Poderes de la tecnología postelevisiva en la escritura contemporánea: zapping, transformismo y mutación en Caracteres Blancos, de Carlos Labbé2020-05-29T08:41:48+00:00Giuseppe Gattigiovannibaiocchetti@gmail.com<p>L'obiettivo del presente studio consiste nell'analisi di <em>Caractéres blancos</em>, un testo ‘di frontiera’ dello scrittore cileno Carlos Labbé, con il proposito di porre in evidenza le forme attraverso cui la letteratura contemporanea si appropia di certe modalità di ‘transizione rapida’ che sono propie della teconologia (a partire dal cambio di canale televisivo) e le adatta alla propria essenza. Nello studio di tale interazione tra l'attività di scrittura e la pratica tecnologica si considera il gesto del ‘cambiare di canale’ nella sua più amplia accezione (<em>entrare in</em> e <em>uscire da</em> un certo spazio virtuale; avere accesso a scambi più o meno fugaci con individui lontani geograficamente; modificare in modo instantaneo gli scenari e i contenuti che appaiono sullo schermo, ecc.). Trasferire al campo letterario tale coacervo di esercizi tecnologici produce un risultato fondamentale per il nostro tipo di approccio: la dimostrazione empirica del fatto che nella nuestra epoca certe forme di scrittura sono capaci di generare una sorta di <em>letteraturizzazione</em> del zapping televisivo, che si riflette in particolare nei cinque punti seguenti: a) cambi di genere letterari all'interno della stessa opera; b) mutazione delle voci del testo; c) sostituzione improvvisa degli scenari di rappresentazione della storia; d) inversione del genero sessuale dei protagonisti; e) scomposizione dell'ordine lineare del tempo.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 Giovanni Baiocchettihttps://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13548Ricostruzioni identitarie dopo un trauma collettivo. Il caso del terremoto di Oaxaca2020-05-29T08:41:48+00:00Giovanni Baiocchettigiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Nel settembre del 2017 una serie di terremoti ha scosso il sud del Messico, provocando un centinaio di vittime e danni importanti al patrimonio edilizio. Nella regione di Oaxaca, tra le più colpite, le autorità del governo centrale in un primo momento hanno proceduto con l’abbattimento delle abitazioni e hanno offerto un modello di ricostruzione che trascurava le specificità della architettura tipica del luogo, estromettendo gli abitanti dalle decisioni. Il timore di perdere il proprio patrimonio edilizio ha spinto semplici cittadini e professionisti a riunirsi in associazioni col fine di avviare progetti di recupero nel rispetto della cultura zapoteca, ancora molto radicata nelle comunità locali. Negli oltre quindici programmi messi in atto si ritrovano due elementi caratteristici della cultura zapoteca: il lavoro collettivo non remunerato che genera vantaggi per tutti gli abitanti di una comunità, noto come <em>tequio</em>, e la determinazione di cui la donna è personificazione da secoli nella società zapoteca, già che molti di questi progetti sono stati ideati e guidati da professioniste locali.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13549Gerardo Alfonso - Un canzoniere per L'Avana2020-05-29T08:41:48+00:00Giulia Montecchigiovannibaiocchetti@gmail.comIrina Bajiniirina.bajini@unimi.it<p>Gerardo Alfonso (L’Avana 1958), cantautore cubano che dal 1980 fa parte del “Movimiento de la Nueva Trova”. Sta per pubblicare<em> Cantarle a la Habana</em>, saggio e antologia (in collaborazione con Jamila Medina), da cui è tratto questo frammento.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13550Nancy Alonso - L'Avana: la città che ci abita2020-05-29T08:41:47+00:00Alberto Crocegiovannibaiocchetti@gmail.comRoberta Lorenzigiovannibaiocchetti@gmail.comAlessia Zanettigiovannibaiocchetti@gmail.comRosa Maria Grillogiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Nancy Alonso (L’Avana, 1943 – 2018), biologa e docente universitaria. Scoprì la sua vocazione letteraria scrivendo lettere dall’Etiopia, dove si trovava in missione. I suoi racconti, spesso ambientati nell’amatissima Avana, testimoniano il contesto socio-economico della Cuba contemporanea.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13552Nancy Alonso - Storia di una buca2020-05-29T08:41:47+00:00Chiara Bussolinigiovannibaiocchetti@gmail.comMartina Gemelligiovannibaiocchetti@gmail.comGiulia Gusmaroligiovannibaiocchetti@gmail.comRosa Maria Grillogiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Nancy Alonso (L’Avana 1943 – 2018), biologa e docente universitaria. Scoprì la sua vocazione letteraria scrivendo lettere dall’Etiopia, dove si trovava in missione. I suoi racconti, spesso ambientati nell’amatissima Avana, testimoniano il contesto socio-economico della Cuba contemporanea.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13553Luisa Campuzano - L'Avana: giubilo e fuga2020-05-29T08:41:47+00:00Ludovica Bernardogiovannibaiocchetti@gmail.comCarlotta Crocigiovannibaiocchetti@gmail.comAndrea Palumbogiovannibaiocchetti@gmail.comRosa Maria Grillogiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Luisa Campuzano (L’Avana 1943), professoressa dell’Università di L’Avana, dirige il Centro de Estudios de la Mujer de las Américas presso Casa de las Américas, e la rivista Revolución y Cultura. <em>L’Avana: gioia e fuga</em>: la vita dell’autrice intrecciata alla storia e geografia della città.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13554Josefina De Diego - Il regno del nonno2020-05-29T08:41:46+00:00Valeria Contessagiovannibaiocchetti@gmail.comMariateresa Sanfilegiovannibaiocchetti@gmail.comFrancesca Startarigiovannibaiocchetti@gmail.comStella Volpinigiovannibaiocchetti@gmail.comRiccardo Zappaterragiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Josefina de Diego (L’Avana 1951), oltre che poetessa, narratrice, traduttrice, saggista, è un’apprezzata scrittrice per l’infanzia. Figlia del poeta Eliseo, si dedica con grande impegno alla cura dell’opera paterna e alla conservazione della memoria familiare.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13555Eliseo Diego - Il primo discorso e altre poesie2020-05-29T08:41:46+00:00Francesca Bressangiovannibaiocchetti@gmail.comIsabella De Bernardigiovannibaiocchetti@gmail.comEmanuela Pisanigiovannibaiocchetti@gmail.comAntonella Cancelliergiovannibaiocchetti@gmail.comFrancesca Gambardellagiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Gabriel García Márquez lo considerava uno dei più grandi poeti in lingua spagnola, ma in Patria il rimpianto Eliseo Diego (L’Avana 1920-Città de Messico 1994) è anche ricordato come eccellente anglista e sensibile scrittore per l’infanzia. Tra gli animatori di <em>Orígenes</em> - rivista letteraria fondata nel 1944 da José Lezama Lima e José Rodríguez Feo - venne insignito del Premio Nazionale di Letteratura nel 1986.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13556Giorgio Oldrini - La guerra de los pobres2020-05-29T08:41:46+00:00Fausto Naguagiovannibaiocchetti@gmail.comMylene Fernándezgiovannibaiocchetti@gmail.comMichela Lamagragiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Giorgio Oldrini (Milán, 1946), licenciado en Letras en la Universidad Estatal de Milán. Como periodista ha realizado diversos servicios periodísticos en América Latina y fue corresponsal en Cuba para el diario <em>L’Unità</em>. También ha desempeñado el cargo de alcade de la ciudad de Sesto y ha publicado diversos libros de cuentos. <em>La guerra de los </em>pobres es un relato incluido en <em>C’era una volta in America Latina</em> (2019).</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13557Giorgio Oldrini - ¡Maldita pelota!2020-05-29T08:41:45+00:00Elizabeth Delgadogiovannibaiocchetti@gmail.comGénesis Montielgiovannibaiocchetti@gmail.comMylene Fernándezgiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Giorgio Oldrini (Milán 1946), ex alcalde de la ciudad de Sesto San Giovanni. Como periodista fue corresponsal en Cuba para el diario <em>L’Unità</em>. Este relato pertenece a su último libro, que se titula <em>C’era una volta in America Latina</em> (2019).</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13558Mylene Fernández Pintado - Gerundi nella pioggia2020-05-29T08:41:45+00:00Michela Lamagragiovannibaiocchetti@gmail.comMylene Fernándezgiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Il gerundio è un modo verbale indefinito, così come è indefinita la durata di un temporale all’Avana. Un acquazzone improvviso che blocca la città e il porticato del cinema Yara, ampio e centrale, funge da riparo a molte persone che aspettano la schiarita. Proprio qui avviene l’incontro fortuito dei personaggi di questo racconto, un gruppo davvero eterogeneo: un architetto nostalgico, un’anziana signora, un tecnico di laboratorio, un’eccentrica agronoma che odia la campagna, un musicista e due ragazzi con la passione per i documentari. Ma c’è qualcosa di più profondo che lega queste vite indefinite. Che sia un racconto che sa di opera teatrale, o un’opera teatrale che prende i tratti di un racconto, in Gerundi nella pioggia, Mylene Fernández Pintado ci ripropone, con sottile ironia, una storia (e tante storie) della sua amata Cuba, passando da temi spinosi, come l’emigrazione e la povertà, alla voglia di riscatto attraverso la cultura in tutte le sue sfaccettature. Un futuro indefinito, ma un futuro di speranza.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13559Abel Prieto - Il primo della prima corriera2020-05-29T08:41:45+00:00Francesca Buzzigiovannibaiocchetti@gmail.comAlessandro Gorlagiovannibaiocchetti@gmail.comIrina Bajinigiovannibaiocchetti@gmail.com<p>La notizia dell’imminente arrivo dei Rolling Stones all’Avana sconvolge la quotidianità degli avventori dello scombinato “Bar del Pueblo”. Un amore appassionato si intreccia con le vicende e i ricordi di gioventù di Mimí la Tragica, in una Cuba contemporanea caratterizzata dall’insorgere di nuove attività commerciali private.</p> <p>Abel Prieto Jiménez (Pinar del Río 1950) è uno scrittore e politico cubano. Ministro della Cultura dal 1997 al 2013, attualmente dirige la Oficina del Programa Martiano ed è presidente della Sociedad Cultural “José Martí”. In Italia ha pubblicato diversi testi narrativi, tra i quali <em>Il volo del gatto</em> (Tropea editore, 2001).</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020 https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/13560Mirta Yáñez - L'hotel e altre poesie2020-05-29T08:41:44+00:00Francesca Gambardellagiovannibaiocchetti@gmail.comAntonella Cancelliergiovannibaiocchetti@gmail.comFrancesca Bressangiovannibaiocchetti@gmail.comIsabella De Bernardigiovannibaiocchetti@gmail.comEmanuela Pisanigiovannibaiocchetti@gmail.com<p>Mirta Yáñez (La Habana 1947) è una poetessa, narratrice e saggista particolarmente impegnata nello studio e riscatto della letteratura femminile cubana. È membro della Academia Cubana de la Lengua e nel 2018 ha ricevuto il Premio Nacional de Literatura.</p>2020-05-28T00:00:00+00:00Copyright (c) 2020