L'italiano degli instapoets: l'esempio di Guido Catalano
DOI:
https://doi.org/10.13130/2532-1803/14064Parole chiave:
Linguistica italiana, Lingua web, Instapoets, Poesia contemporaneaAbstract
Grazie ai social network, e in particolare a Instagram, si è affermata e attualmente riscuote molto successo una nuova forma di poesia: l’instapoetry, o instapoesia. Dopo aver esaminato le sue nuove modalità di ricezione e dopo averne collocato le radici nella poesia orale e performativa della seconda metà del Novecento, ci si è soffermati principalmente sulle sue peculiarità linguistiche attraverso l’analisi dei versi di Guido Catalano, uno tra gli instapoets più popolari. Da un lato, sono stati ricercati i tratti tradizionalmente poetici che si conservano nei suoi testi e che permettono di chiamarli con il nome di “poesie” (o meglio, “instapoesie”); dall’altro, invece, sono stati evidenziati gli elementi di discontinuità e di innovazione.
Thanks to social networks, and in particular to Instagram, a new form of poetry has emerged and is currently very successful: the instapoetry. After having examined its new receiving methods and after having placed its roots in the oral and performative poetry of the second half of the twentieth century, we focused mainly on its linguistic peculiarities through the analysis of Guido Catalano’s verses, one of the most popular instapoets. On the one hand, the traditionally poetic traits that are preserved in his texts and that allow to call them by the name of “poems” (or rather, “instapoems”) have been researched; on the other hand, the elements of discontinuity and innovation have been highlighted.
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