Mass media e rubriche linguistiche. "Linguaccia mia", Linkiesta.it, di Maurizio Assalto tra regole, norme, errori ed etimo sincronico e/o diacronico

Autori

  • Salvatore Claudio Sgroi Università di Catania

DOI:

https://doi.org/10.54103/2532-1803/18570

Parole chiave:

rubriche linguistiche, norma linguistica, errore, etimologia

Abstract

Si analizza la rubrica linguistica "LINGUACCIA MIA", pubblicata settimanalmente ogni lunedì dal gennaio 2002 su Linkiesta.it, dal giornalista Maurizio Assalto, di cui si evidenzia la ideologia oscillante tra descrittivismo (in solo due testi su 25: Assalto 2022/i, j, in parte h) e neopurismo (nei restanti 23 articoli). Se l'Errore è un giudizio di valore espresso su un uso giudicato negativamente, generato da Regole esplicite o meno, alla luce di una tipologia sociolinguistica degli errori, i criteri alla base di tale giudizio sono riconducibili negli articoli di Assalto o all'esterofobia (anglofobia in Assalto 2022/b, m, p, x, w) e francofobia in Assalto 2022/o) o a usi non-etimologici (Assalto 2022/d, q, o, u, y), o alla dialettofobia (Assalto 2022/n) o al logicismo (Assalto 2022/a, f, r, t, v, o), o al soggettivismo (Assalto 2022/h), o ai plastismi (Assalto 2022/g, c, k, s), o a ragioni di ambiguità semantica o incomprensibilità (Assalto 2022/e, l, n, o), a volte compresenti per uno stesso uso (Assalto 2022/n, o). Per chi scrive invece solo il criterio della incomprensibilità o dell'uso tipicamente popolare giustifica il giudizio negativo di un uso linguistico.

 

In this essay “Linguaccia mia”, a linguistic newspaper feature, will be analyzed. Maurizio Assalto is the columnist of “Linguaccia mia” and, starting from January 2002, he publishes articles every Monday on Linkiesta.it. Assalto’s ideology balances beetwen Descripivism and Neopurismo, but primarly of a neopuristic, rather than descriptivist, point of view.

Maurizio Assalto writes about some of the most common linguistic uses and judges them as a fault based on anglofobia, francofobia, dialettofobia, Logicism and subjectivism. Also he rejects no etymological uses, plastismi and all uses wich are related to semantic ambiguity or incomprehensibility.

For this writer, instead, a linguistic use can be negative only if it is unintelligible or if it is the outcome of the folk variation.

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Pubblicato

2022-08-08

Fascicolo

Sezione

Saggi