La Crusca risponde. Ah, ma è Lercio!
DOI:
https://doi.org/10.13130/2532-1803/9935Abstract
Il presente contributo ha voluto interrogare i contenuti di un giornale satirico e il modo suo originale di ridere della nostra lingua. Analizzando quali siano i mutamenti del nostro idioma maggiormente percepiti, si è cercato inoltre di descrivere e riconoscere gli ingredienti di quella che è venuta a configurarsi come una "grammatica lercia".
This paper’s goal is to interrogate the contents of a satirical journal and its original way of making fun of the Italian language. Analysing which are the most perceived changes in our idiom, the article also tries to recognise the ingredients that shape what has come to be known as the “dirty grammar” [grammatica lercia].
Dowloads
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione Condividi allo stesso modo, che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poichè può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).