‘Is it Genocide or not?’ Some Considerations about the Ethnic Cleansing and Punishment System in Soviet Union (1930s-1950s)

Abstract

Il contributo esamina le dinamiche della pulizia etnica dell’epoca staliniana in Unione Sovietica, concentrandosi sulla repressione di massa e sulla deportazione di gruppi quali i tedeschi del Volga e i tatari di Crimea. Introduce il dibattito, supportato da prove specifiche, sulla soppressione intenzionale delle minoranze etniche come parte della politica sovietica staliniana, come legittimata da misure legislative. Attraverso trasferimenti forzati, esecuzioni e soppressione culturale, l’analisi esplora come le politiche sovietiche mirassero a smantellare le identità etniche senza una vera e propria distruzione. Collocando queste azioni all’interno degli studi sul genocidio, la ricerca si basa sulle teorie di Raphael Lemkin e sulle definizioni delle Nazioni Unite. In ultima analisi, si propone una visione sfumata della persecuzione etnica nell’URSS, sottolineando l’impatto legale e storico di queste azioni genocidarie localizzate sulle comunità colpite.