https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/issue/feed Nuovi Autoritarismi e Democrazie: Diritto, Istituzioni, Società (NAD-DIS) 2024-06-28T10:44:34+00:00 Angela Di Gregorio angela.digregorio@unimi.it Open Journal Systems <p>La rivista intende contribuire al dibattito scientifico nazionale ed internazionale relativo alle trasformazioni politico-istituzionali ed ai mutamenti socio-economici di paesi collocati nelle aree geografiche dell’<strong>Europa centro-orientale, del Medio Oriente, di Africa, Cina, Asia ed America Latina</strong>.</p> <p>Il progetto nasce da una riflessione condivisa tra le diverse anime disciplinari coinvolte circa l’“eccentricità” dei modelli giuridico-istituzionali dei paesi e delle aree considerate rispetto ai riferimenti storici, di valore e culturali euro-atlantici, da cui pure traggono o hanno tratto costante ispirazione, per imitazione o imposizione, in termini di accettazione o rigetto. Nel prendere le distanze da definizioni o classificazioni improntate ad eccessiva rigidità si intendono seguire con occhio attento le dinamiche che caratterizzano i paesi collocati nelle aree geografiche indicate.</p> <p>Le discipline scientifiche di riferimento dei saggi riflettono la natura multidisciplinare della Redazione e del Comitato Scientifico. Si tratta dei profili di diritto costituzionale e comparato, di filosofia del diritto, di storia ed istituzioni dell’America Latina, dell’Africa e dei Paesi Medio-orientali, di politica comparata, di filosofia politica, di geografia politica ed economica.</p> <p>Gli argomenti ai quali la rivista presterà maggiore attenzione riguardano: novità costituzionali (processi costituenti, revisioni costituzionali, legislazione di rilievo costituzionale, legislazione elettorale); elezioni, partiti politici e sistema di controllo delle elezioni; corti nazionali e sovranazionali; ruolo della religione e rapporto potere civile-poteri religiosi; rapporto potere civile-potere militare; rapporti tra economia e politica; questioni energetiche; ambiente e risorse naturali; organizzazioni sovranazionali regionali; flussi migratori e politiche migratorie; corruzione e criminalità; giustizia post-conflittuale; tutela delle minoranze; popoli indigeni.</p> <p>Con l’avvertenza che l’elencazione non è esaustiva, si sottolinea l’importanza altresì di focalizzarsi su alcuni profili teorici di inquadramento relativi ai nuovi scenari di evoluzione dello Stato contemporaneo (le nuove forme di autoritarismo, gli ibridi e le varie situazioni intermedie, le debolezze strutturali delle nuove democrazie, etc.).</p> https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23191 La Santa Sede e il ripudio della dottrina della scoperta tra riduzionismo e negazione di responsabilità 2024-05-03T14:28:42+00:00 Cristiana Fiamingo cristiana.fiamingo@unimi.it <p>Anche se la recente ricusazione della dottrina della scoperta da parte del Vaticano è davvero benvenuta, il silenzio in merito a qualsiasi responsabilità politica per quelle bolle papali, vecchie di 500 anni, che autorizzavano le potenze coloniali a impadronirsi delle terre indigene, significa che la battaglia è vinta solo a metà. Ancor più negativamente, il fatto che il Vaticano abbia evitato ogni riferimento al collegamento tra i crimini di massa avallati contro i non cristiani e le loro conseguenze, indica che il bersaglio è stato mancato. Le bolle, infatti, sono state emanate dai «rappresentanti di Dio sulla Terra» e una tale negazione implicita è una debolezza strutturale che difficilmente potrebbe completare quella «architettura della riconciliazione» a cui si dice Papa Francesco miri. Questo saggio si propone di rievocare le testimonianze storiche della responsabilità diretta e indiretta del Papato, discutendo le circostanze che sono all'origine dell’organizzazione gerarchica di questo mondo, che ha avuto un impatto non solo sul continente americano ma anche su quello africano, con conseguenze permanenti su generazioni dei suoi popoli e dei loro discendenti nella diaspora.</p> 2024-05-03T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Cristiana Fiamingo https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23956 Riforme agrarie e democrazia in Africa: cambiamenti o continuità? I casi di Zimbabwe e Sudafrica 2024-06-26T16:39:31+00:00 Mario Zamponi mario.zamponi@unibo.it <p>Il consolidamento della democrazia in Africa attraversa alterne vicende con risultati diversi e spesso controversi, in particolare nel suo rapporto con la tutela dei diritti fondiari. L’articolo intende discutere di questi elementi partendo dal controverso rapporto storico fra democrazia e riforme agrarie (nelle sue diverse accezioni inclusi i modelli di registrazione di titoli di possesso), un tema oggi in parte messo in secondo ordine, ma fondamentale nel ridefinire il rapporto con i cittadini e il rafforzamento di democrazia e sviluppo. Dopo una discussione sulle questioni generali il saggio si soffermerà sull’Africa australe dove il tema è stato storicamente “caldo” e oggi investe transizioni non risolte da questo punto di vista, come nei casi presi in esame di Zimbabwe e Sudafrica.</p> 2024-06-26T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Mario Zamponi https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23957 EU Measures ‘against’ Turkey through the Lens of International Law Dynamics 2024-06-26T16:59:08+00:00 Angela Maria Gabriella Lupone angela.lupone@unimi.it <p>La pressante minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici nell’area del Mediterraneo orientale dovrebbe incoraggiare il ricorso a forme sempre più incisive di cooperazione tra paesi costieri e con l’Unione europea. Ciò nonostante, nel 2018 alcune attività di trivellazione non autorizzate poste in essere da navi turche nel Mediterraneo orientale hanno contribuito a deteriorare le già difficili relazioni diplomatiche fra l’Unione europea e la Turchia inducendo la prima ad adottare alcune misure restrittive mirate nei confronti della Turchia. L’articolo si focalizza sulle misure adottate dall’Unione europea e le analizza sullo sfondo, da un lato, della complessa questione di Cipro e, dall’altro, della minaccia rappresentata, nell’area del Mediterraneo orientale, dai cambiamenti climatici</p> 2024-06-26T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Angela Maria Gabriella Lupone https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23960 Le “rivoluzioni colorate” nelle percezioni strategiche della Russia di Putin: la “guerra ibrida” dell’Occidente 2024-06-27T06:30:23+00:00 Corrado Stefanachi corrado.stefanachi@unimi.it <p>L’articolo indaga le ragioni del profondo impatto che le “rivoluzioni colorate” dei primi anni Duemila hanno avuto sulle percezioni politico-strategiche della Russia. Lo scopo del lavoro è quello di mettere in evidenza alcuni aspetti delle “rivoluzioni colorate” suscettibili di rafforzare la tendenza della Russia ad attribuire alle potenze occidentali intenzioni ostili nei suoi confronti, in particolare l’attivismo in Georgia e Ucraina di ONG occidentali già coinvolte nel&nbsp;<em>political warfare</em>&nbsp;condotto dagli Stati Uniti in Polonia negli anni di Reagan (sostegno a&nbsp;Solidarnošc)&nbsp;e ancora in Serbia nel dopo-Guerra fredda (aiuti alle opposizioni attive nel rovesciamento di Slobodan Miloševic nel 2000). L’articolo mostra come le locuzioni “rivoluzione colorata” e “guerra ibrida” siano diventate sinonimi nel recente discorso strategico russo, e come il&nbsp;<em>political warfare</em>&nbsp;statunitense in Polonia e il rovesciamento di Miloševic in Serbia vengano considerati dai russi come dei precedenti delle “rivoluzioni colorate”.</p> 2024-06-27T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Corrado Stefanachi https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23979 Quale futuro per il Trattato pandemico? Il contributo cinese all’attuazione ed evoluzione del Regime sulla sicurezza sanitaria 2024-06-28T08:30:01+00:00 Francesca Cerutti francesca.cerutti@unimi.it <p>&nbsp;Al termine della Settantasettesima Assemblea Mondiale della Sanità, lo scorso giugno, gli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno deciso di concedersi altri dodici mesi per lavorare al contenuto del tanto atteso Trattato Pandemico. Sul documento ancora convergono le speranze per una migliore gestione delle prossime inevitabili crisi sanitarie. Aspettative alimentate dal buon esito della revisione del Regolamento sanitario internazionale. Un risultato incoraggiante considerate le tensioni emerse tra i diversi gruppi regionali durante entrambi i processi negoziali avviati, tra il 2020 e il 2021, con l’obiettivo di irrobustire il Regime di sicurezza sanitaria esistente.</p> <p>Nonostante la crescente attenzione per la partecipazione della Cina alle istituzioni internazionali, il coinvolgimento del paese nel Regime che disciplina la sicurezza sanitaria è stato relativamente trascurato.</p> <p>A questo scopo, il presente articolo prenderà in considerazione la trasformazione del Regime di sicurezza sanitaria dal suo esordio ai giorni nostri, concentrandosi sull’adesione della Repubblica popolare cinese a tale Regime; quindi, approfondirà il mutato approccio di Pechino alla gestione delle crisi epidemiche e pandemiche e, infine, passerà in rassegna le istanze avanzate dalla delegazione cinese durante i negoziati per la redazione del Nuovo Trattato Pandemico.</p> 2024-06-28T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Francesca Cerutti https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23961 John Kenneth Galbraith e la seduzione della politica (1908-2006) 2024-06-27T06:43:22+00:00 Mariele Merlati mariele.merlati@unimi.it <p>Il saggio ricostruisce la biografia politica di John Kenneth Galbraith, brillante economista e intellettuale irriverente, che, nel corso di una vita lunga quasi un secolo, ha affiancato alcune delle personalità politiche più significative della storia degli Stati Uniti e contribuito a scrivere pagine di assoluta rilevanza della politica estera americana: collaboratore, nelle più svariate vesti, di Franklin Delano Roosevelt, Adlai&nbsp;Stevenson, John Fitzgerald Kennedy e Lyndon B. Johnson, “Zar dei prezzi” durante la seconda guerra mondiale, a colloquio con Albert Speer e i gerarchi nazisti dopo il maggio del 1945, ambasciatore in India e amico di Jawaharlal Nehru, professore nelle più prestigiose Università americane, giornalista e icona dei movimenti di contestazione a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. Questi, ed altri ancora, i tratti di una imponente biografia politica della quale il saggio intende ricostruire i passaggi cruciali, sulla base del dibattito storiografico più recente e di un ampio spettro di fonti primarie.</p> 2024-06-27T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Mariele Merlati https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23962 Sovranità, cittadinanza e diritti umani: il caso colombiano della limpieza social 2024-06-27T07:14:57+00:00 Attilio Alessandro Novellino attilioalessandro.novellino@unibg.it <p>Definite le caratteristiche fondamentali della <em>limpieza social</em>, l’uccisione sistematica in Colombia di soggetti marginali, lo studio analizza il ruolo svolto dallo Stato nella predisposizione di condizioni favorevoli allo sviluppo, alla legittimazione e al mantenimento della pratica e le particolari forme di violenza che in essa si esprimono. L’analisi del fenomeno è poi lo spunto per una riflessione sul rapporto fra sovranità, pratiche e dispositivi di delimitazione dello spazio politico, diritti umani e cittadinanza</p> 2024-06-27T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Attilio Alessandro Novellino https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23963 Le développement des dispositifs participatifs dans les pays de l’Est : une solution à la crise de la démocratie représentative ? 2024-06-27T09:08:10+00:00 Nataşa Danelciuc-Colodrovschi natasa.colodrovschi-danelciuc@univ-amu.fr <p>Il contributo si propone di analizzare i dispositivi partecipativi introdotti nei paesi dell’Europa centrale e orientale, per cercare di comprendere in quale misura questi stessi strumenti possano contribuire al rafforzamento della partecipazione dei cittadini nei processi decisionali e costituire un rimedio alla crisi di sfiducia dei governati nei confronti dei governanti.</p> 2024-06-27T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Nataşa Danelciuc-Colodrovschi https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23964 Sulla “oscura” ripartizione delle funzioni tra Commissione di concorso e Consiglio di Dipartimento nelle procedure di chiamata nei ruoli universitari, confermata nelle più recenti novelle legislative 2024-06-27T10:02:44+00:00 Francesco Monceri monk17@hotmail.com <p>Il saggio si concentra su alcune anomalie riscontrate nelle procedure di chiamata nei ruoli universitari <em>ex </em>legge 240/2010 che appaiono costruite con l’intento di dar vita ad un <em>sistema misto</em> che preservi l’intervento di una commissione di concorso, nonché l’esigenza del rispetto dell’autonomia universitaria, prevedendo come necessaria una fase ulteriore a quella propriamente concorsuale, che <em>dovrebbe</em> culminare nella delibera di proposta di chiamata da parte del Consiglio di Dipartimento. Le imprecisioni della normativa hanno già dato origine a un vasto contenzioso amministrativo, a sue prime revisioni (anch’esse insoddisfacenti) e a tentativi di soluzione a livello regolamentare. Anche per risolvere taluni paradossi, evidenziati in questo lavoro, quali la possibilità (concreta) che il vincitore del concorso, ovvero uno tra gli idonei, possa, con risvolti di dubbia costituzionalità, non ottenere la chiamata solo per il mancato raggiungimento in sede di Consiglio di Dipartimento della prescritta maggioranza assoluta per l’approvazione della proposta di chiamata.</p> 2024-06-27T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Francesco Monceri https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23982 Verkhovna Rada towards the European Integration of Ukraine 2024-06-28T10:00:36+00:00 Vadym Zheltovskyy v.zheltovskyy@uw.edu.pl <p>Il contributo si propone di analizzare il ruolo della <em>Verkhovna Rada</em> nel processo di integrazione europea dell’Ucraina. Si cercherà innanzitutto di fornire una panoramica sul contesto politico nel quale si sono svolte le elezioni parlamentari del 2019 e sulle caratteristiche dei partiti politici rappresentati nella <em>Rada</em>. Verrà poi indagato il ruolo dell’integrazione europea nell’agenda politica del Parlamento ucraino tra il 2019 e il 2022 (nel periodo precedente all’invasione su larga scala della Russia ai danni dell’Ucraina) e la natura delle relazioni tra Unione europea e Ucraina in questo stesso periodo di tempo. Si cercherà infine di comprendere quanto l’integrazione europea possa avere contribuito a consolidare i rapporti tra i differenti attori politici a seguito del febbraio 2022 e se l’aggressione militare russa abbia di fatto condotto il Parlamento ucraino ad unire gli sforzi per promuovere la democratizzazione del paese.</p> 2024-06-28T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Vadym Zheltovskyy https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23965 Centralism in the 2004 Constitution of Afghanistan 2024-06-27T10:23:26+00:00 Abdullah Shafaee ab.shafaee@gmail.com <p>Nel corso della sua storia, l’Afghanistan non ha avuto un sistema di separazione dei poteri con pesi e contrappesi. Anche la costituzione del 2004, che fu redatta in un contesto politico relativamente aperto, non riuscì a stabilire tale sistema. Concedeva al presidente eccessivi poteri esecutivi, legislativi e giudiziari, concentrando di fatto il potere nel ramo esecutivo. Questo centralismo favorì tendenze autocratiche. Il presidente interveniva nelle questioni legislative, aggirando i requisiti costituzionali e indebolendo il controllo legislativo. Allo stesso modo, l’eccessivo potere del presidente minava l’indipendenza del potere giudiziario, trasformandolo in uno strumento per perseguire i suoi interessi. La combinazione dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario del presidente, unita alla debolezza delle istituzioni di controllo, ha portato a un centralismo incontrollato. Questa concentrazione di potere ha indebolito lo stato di diritto, alimentato la corruzione, esacerbato gli squilibri di ricchezza e di potere ed eroso la fiducia dei cittadini nel governo. Ma soprattutto, il centralismo ha esacerbato le tensioni etniche nel paese. Il presente contributo, basato sull'esperienza dell’autore con la Commissione di Supervisione Costituzionale in Afghanistan, utilizza un approccio descrittivo e analitico. Sostiene la necessità di decentralizzare il potere in qualsiasi futura costituzione, al fine di stabilire un sistema di governo moderno e stabile in Afghanistan</p> 2024-06-27T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Abdullah Shafaee https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23983 La controvertida relación entre la inteligencia artificial y la democracia representativa 2024-06-28T10:14:24+00:00 Carlo Piparo carlopiparo@gmail.com <p>Il rapido progresso e la vasta integrazione delle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione hanno inaugurato una nuova era di profonde trasformazioni sociali e legali. Tra le numerose innovazioni, l’Intelligenza Artificiale (IA) è emersa come una risorsa cruciale, permeando quasi ogni aspetto della vita quotidiana. La sua forza permea tutta la società da commercio ed industria a sanità, trasporto ed intrattenimento: le tecnologie dell’IA sono così diventate strumenti indispensabili che plasmano il modo in cui interagiamo, lavoriamo e ci muoviamo.</p> <p>Sebbene l’IA abbia un grande potenziale, la stessa potrebbe arrivare a minacciare la democrazia e i suoi principi se utilizzata in modo improprio. Infatti, le Costituzioni italiana e spagnola proteggono i fondamentali diritti di libertà degli esseri umani (libertà fisica, libertà di parola, associazione, riunione, ecc.) come base principale per sviluppare il discorso e il dialogo democratico. In questo scenario, l’IA potrebbe potenzialmente aggirare questa tutela, minacciando la democrazia rappresentativa.</p> <p>Questo articolo descrive -<em>in primis</em>- il concetto di IA e discute i suoi benefici per la società. In secondo luogo, si concentrerà sui principi alla base della democrazia rappresentativa (così come appaiono nella Costituzione italiana) e mette in evidenza le potenziali minacce algoritmiche verso la democrazia rappresentativa. In terzo luogo, questo articolo evidenzia possibili soluzioni per contrastare tali minacce algoritmiche.</p> 2024-06-28T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Carlo Piparo https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23967 Nel nome della storia? Le celebrazioni dello sbarco in Normandia e i difficili rapporti con Mosca, ieri e oggi 2024-06-27T10:50:57+00:00 Daniela Vignati daniela.vignati@unimi.it Mariele Merlati mariele.merlati@unimi.it <p>Lo sbarco delle truppe alleate sulle coste della Normandia all’alba del 6 giugno 1944 segnò una svolta nella Seconda guerra mondiale verso la liberazione dell’Europa dal nazismo. La sua travagliata preparazione mise però duramente alla prova la cosiddetta Grande Alleanza. Dopo l’attacco della Germania all’Unione Sovietica, la questione dell’apertura di un secondo fronte in Europa fu una costante fonte di attriti e alimentò la radicata diffidenza di Stalin nei confronti di Roosevelt e Churchill. A ottant’anni di distanza, i preparativi per le celebrazioni dello sbarco si intrecciano con le tensioni scaturite dalla guerra in Ucraina.</p> 2024-06-27T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Daniela Vignati , Mariele Merlati https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23984 Fulvio Bertuccelli, Mihaela Gavrila, Fabio L. Grassi (eds.), Minorities and Diasporas in Turkey. Public Images and Issues in Education, Roma, Sapienza University Press, 2023 2024-06-28T10:30:37+00:00 Giuseppe Motta giuseppe.motta@uniroma1.it 2024-06-28T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Giuseppe Motta https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23985 La Corte costituzionale italiana davanti alle sfide del presente e del futuro: qualche considerazione a partire dal volume di G. Amato, D. Stasio, Storie di diritti e di democrazia. La Corte costituzionale nella società, Feltrinelli, 2023. 2024-06-28T10:44:34+00:00 Matteo Paolanti m.paolanti@student.unisi.it 2024-06-28T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Matteo Paolanti