“La realtà è caotica”: il Nuovo Realismo Giuridico americano fra universalismo e relativismo dei diritti umani

Autori

  • Davide Rancati Università di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2531-6710/10478

Abstract

Con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo si è aperto un vivace dibattito teorico fra sostenitori dell’universalismo dei diritti ivi contenuti, da un lato, e difensori del relativismo culturale, dall’altro. Se i primi hanno elaborato rilevanti teorie per fornire un fondamento morale alla divulgazione e all’applicazione globale dei diritti fondamentali, i secondi hanno opposto argomentazioni altrettanto considerevoli a sostegno dell’impossibilità di espandere diritti di matrice occidentale in contesti sociali che presentano sistemi di valori profondamente differenti rispetto a quelli che hanno animato la creazione della c.d. “legge dei diritti umani”.     Tuttavia, si ritiene che oggi non sia possibile discutere di tale argomento senza utilizzare un approccio empirico che, partendo dall’analisi “sul campo”, consenta di comprendere le modalità con cui le disposizioni internazionali vengono implementate nelle differenti realtà socio-giuridiche di destinazione. La proposta di ricerca del Nuovo Realismo Giuridico statunitense va esattamente in questa direzione e pare offrire, oggi, una valida chiave di lettura sia per comprendere la complessità creatosi attorno alla c.d. pratica dei diritti umani sia per analizzare, con occhio più critico, le tesi tanto degli universalisti quanto dei relativisti.
 
Parole chiave: Nuovo Realismo Giuridico Americano, Diritti Umani, Universalismo, Relativismo culturale.

Biografia autore

Davide Rancati, Università di Milano

Autore: Davide Rancati, culture della materia di Sociologia del Diritto, Università degli Studi di Milano.

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Pubblicato

2018-07-25