Trauma culturale tra memoria e comunicazione nell’emergenza pandemica in Italia

Autori

  • Guido Nicolosi Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali - Università di Catania

DOI:

https://doi.org/10.54103/2531-6710/21901

Parole chiave:

Cultural memory – journalism – newsmaking – trauma - media

Abstract

Riassunto

La sociologia della cultura ha definito il trauma culturale come una condizione in cui i membri di una collettività sentono di essere stati sottoposti ad un evento orribile che ha lasciato tracce indelibili sulla loro coscienza di  gruppo e che ha segnato per sempre le loro memorie, cambiando la loro futura identità in modo fondamentale  e irrevocabile. Gli eventi catastrofici legati alla pandemia da coronavirus, potrebbero certamente aver podotto ferite  e cicatrici nel tessuto collettivo. In questo saggio, ci poniamo due obiettivi distinti, ma intrecciati. Da una parte, vogliamo mostrare le numerose criticità che hanno contraddistinto la comunicazione prodotta in Italia nel corso della pandemia. Dall'altra, intendiamo mostrare come tali criticià possano determinare una trauma culturale diffuso. In particolare, intendiamo come  quest'ultimo possa nascere, allo stesso tempo, da un utilizzo distorto della memoria pubblica e dalla priduzione di una memoria basata su un immaginario catastorfico traumatogeno. 

 

   
  

Biografia autore

Guido Nicolosi, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali - Università di Catania

Guido Nicolosi - Professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi
Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali - Università di Catania

 

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Pubblicato

2023-12-13