Fine della fine. Puccini e Turandot

Autori

  • Marco Mazzolini Nessuna

DOI:

https://doi.org/10.13130/2465-0137/13814

Parole chiave:

Puccini, Turandot, tonalità, drammaturgia musicale

Abstract

Il presente contributo formula un’ipotesi sulle ragioni che impedirono a Puccini di portare a conclusione la sua opera Turandot. Di tali ragioni indaga le origini e il progressivo costituirsi lungo l’intero arco dell’attività creativa di Puccini. Il saggio esamina le interrelazioni fra la componente drammaturgica e la componente musicale nel finale di ciascuna opera, considerando i modi in cui gli equilibri fra le due dimensioni si evolvono da un’opera all’altra. Vengono individuate le traiettorie lungo le quali, nei lavori pucciniani, il finale d’opera, da problema formale legato a un genere specifico, si trasforma in questione linguistica. Viene mostrato come tale modulazione profonda governi la scelta dei soggetti, il taglio delle scene, la plasmazione dei personaggi, e tutti gli elementi costitutivi dello stile pucciniano. Tale dinamica viene letta come progressivo accostamento ai confini del linguaggio tonale, parte dei mutamenti linguistici che segnano l’epoca di Puccini. In questo senso, Turandot viene interpretata quale soglia linguistica.

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Pubblicato

2020-12-17 — Aggiornato il 2022-02-25

Fascicolo

Sezione

Saggi