@article{Calabrese_Conti_Broglia_2021, title={Elogio della visual literacy}, url={https://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/15084}, DOI={10.13130/2037-2426/15084}, abstractNote={<p>Le recenti acquisizioni neuroscientifiche e la loro applicazione in ambito estetico e narratologico offrono un’ulteriore spiegazione alla massiccia diffusione delle immagini avvenuta negli ultimi decenni anche a livello narrativo e ci permettono di comprendere ancora più a fondo il motivo e il modo in cui veniamo catturati dalle rappresentazioni iconiche: esse attivano meccanismi di simulazione incarnata (<em>embodied simulation</em>) delle azioni, delle emozioni e delle sensazioni corporee in esse raffigurate, garantendo un’esperienza immersiva più ‘diretta’, rispetto alla sola lettura di un testo verbale. Il visual storytelling è pertanto considerato una tipologia narrativa proto-adamitica rispetto a quella verbale, in quanto rappresenta una dotazione biologica e cognitiva disponibile all’uomo per trasmettere concetti in maniera semplificata o più emozionalmente attraente; di contro, è provato che quando leggiamo un testo trasformiamo in immagini i concetti, esattamente come accade nelle metafore. Esistono diversi studi sperimentali che mostrano le potenzialità del visual storytelling per lo sviluppo di alcune capacità, in particolare competenza inferenziale-predittiva-esplicativa; pensiero critico; empatia e <em>transportation</em>; pensiero sequenziale; etichettatura di <em>frames</em> e <em>scripts</em>; memoria e apprendimento.</p>}, number={27}, journal={ENTHYMEMA}, author={Calabrese, Stefano and Conti, Valentina and Broglia, Ludovica}, year={2021}, month={lug.}, pages={90–113} }