TY - JOUR AU - Maurizio, Massimo PY - 2015/07/01 Y2 - 2024/03/28 TI - “Mne govorjat, kakaja bednost’ slovarja...” Il protosamizdat del periodo staliniano alla ricerca di un’espressività JF - ENTHYMEMA JA - ENTHYMEMA VL - 0 IS - 12 SE - Studi DO - 10.13130/2037-2426/4944 UR - https://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/4944 SP - 51-61 AB - <div><div><div><div><p><span>L’</span><span>estetica della letteratura afferente al circuito samizdat dopo il XX congresso del PCUS (1956) è strettamente legata alla produzione non ufficiale del periodo staliniano, a sua volta definitasi secondo una relazione antitetica alla poesia proletaria degli anni Venti. Molte delle figure di rife- rimento di questo periodo hanno attinto il proprio linguaggio e gli strumenti poetici dall'arsenale espressivo e formale del Secolo </span><span>d’Argento, </span><span>sebbene differenziadosene notevolmente e adattan- dolo all'estetica che essi perseguivano, intimamente alternativa a quella realsocialista. La com- plessa poetica di autori quali E. Kropivnickij, Jan Satunovskj (come anche, in un periodo succes- sivo, il </span><span>“discepolo” </span><span>del primo G Sapgir) e molti altri hanno attinto i tratti distintivi della propria produzione dalla rielaborazione </span><span>dell’arte </span><span>proletaria della prima metà degli anni Venti alla luce di una visione dissacrante e grottesca della contemporaneità, che emerge in primo luogo dall'aspetto delle loro opere poetiche. </span></p></div></div></div></div> ER -