Manfred Bierwisch, Linguistica, Poetica, Estetica

Autori

  • Stefano Versace Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-2426/577

Parole chiave:

linguistica e letteratura, competenza poetica, grammatica universale

Abstract

Il saggio riassume brevemente la proposta fatta nel 1963 secondo cui la «competenza poetica» è la base per creare e valutare la poesia. Il fatto che questa competenza si basi sulla competenza linguistica, ma ne sia al contempo distinta, è esemplificato da uno sguardo ravvicinato alla struttura segmentale, soprasegmentale, morfo-sintattica, lessicale e concettuale del poema di Hölderlin A Zimmer», rivelando una struttura sorprendentemente complessa ed equilibrata dei quattro versi, apparentemente semplici, che compongono il poema. La seconda parte del saggio discute il problema se i giudizi riguardo alla poesia debbano essere studiati come fondati sulla relazione tra specifiche proprietà dei poemi e delle persone. Infine si solleva il problema se l’arte letteraria sia davvero basata su una specifica competenza poetica, o se essa dia forma a una generica abilità estetica applicata a oggetti linguistici. Quest’ultima è costruita come una domanda sì speculativa, ma al tempo stesso anche empirica.

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Pubblicato

22-06-2010

Come citare

Versace, S. (2010). Manfred Bierwisch, Linguistica, Poetica, Estetica. ENTHYMEMA, (1), 35–55. https://doi.org/10.13130/2037-2426/577

Fascicolo

Sezione

Saggi
Ricevuto 2010-06-22
Accettato 2010-06-22
Pubblicato 2010-06-22