Dal linguaggio agli oggetti, dagli oggetti al linguaggio

Authors

  • Gianmarco Brunialti Masera Università degli Studi di Torino

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-4550/2383

Abstract

Sin dall’antichità ed a partire da una molteplicità di prospettive differenti, la storia del pensiero filosofico e scientifico e costellata da tentativi reiterati di individuare una strutturazione più o meno sistematica di porzioni di realtà. Uno dei punti di partenza fondamentali e spesso stato lo studio, la ricerca e la messa a pun-to di linguaggi irreggimentati – adeguati e non ambigui – che fungessero da ideale cornice concettuale di lavoro per esplicitare le loro proprietà e strutture. Tuttavia, lo stesso dibattito sull’individuazione di quella characteristica universalis che rimanda`ad un’indagine piu approfondita sulle basi e le finalità teoriche che risultano costitutivi di tale dibattito: il caso esemplare che si vuole presentare e quello delle assun-zioni ontologico-metafisiche retrostanti al «programma logicista» di Gottlob Frege, all’interno alle dispute filosofico-matematiche di fine Ottocento, nella costruzione diun linguaggio formale che permettesse di rilevare ed estrinsecare in modo precisole basi logiche del ragionamento (e dello stesso linguaggio naturale) per poter dare fondamento adeguato alla matematica. A cio verrà contrapposta la presentazione di una panoramica del sistema formale di Stanislaw Leśniewski (mereologia estensionale), che prende avvio da assunzioni teoriche opposte e si orienta verso una profonda revisione metafisica sia delle entità che la teoria va a trattare, che della loro concettualizzazione.

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Published

2012-09-30

Issue

Section

Proceedings: "New languages for new Means of Communication"