inOpera Esercizi di lettura su testi contemporanei https://riviste.unimi.it/index.php/inopera <p style="font-weight: 400;"><strong>«inOpera»</strong> è una rivista semestrale che ospita esercizi di lettura su singoli testi, sia poetici sia narrativi, appartenenti agli ultimi due secoli della storia italiana, non senza escursioni che conducano l’indagine alla saggistica e alle scritture private e al di là dei confini nazionali.</p> <p style="font-weight: 400;">Il progetto prende idealmente le mosse da questa sentenza di Theodor Adorno: «L’universale della bellezza non può comunicarsi al soggetto che attraverso l’ossessione del particolare» (<em>Minima moralia</em>).</p> it-IT luca.daino@unimi.it (Luca Daino) inOpera@unimi.it (Redazione inOpera) Wed, 27 Dec 2023 00:00:00 +0000 OJS 3.3.0.13 http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss 60 Che cos'è «inOpera»? (pp. 1-2) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22155 Luca Daino, Fabio Magro Copyright (c) 2023 Luca Daino, Fabio Magro https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22155 Sat, 23 Dec 2023 00:00:00 +0000 "Le Goût du néant" di Baudelaire e alcune sue versioni italiane. Un'analisi contrastiva (pp. 3-18) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22157 <p>Il saggio prende in esame&nbsp;<em>Le Goût du néant</em>&nbsp;di Baudelaire (LXXX componimento delle&nbsp;<em>Fleurs du mal </em>1861) e mette a confronto le sei differenti versioni pubblicate, tra il 1893 e il 1999, da Sonzogno, De Nardis, Rendina, Bufalino, Muscetta e Raboni.&nbsp;Sono sei variazioni nel quadro di un corpus – quello dei <em>Fiori del male </em>italiani – particolarmente ricco e variegato. Un terreno privilegiato per i rilievi dell’analisi contrastiva, che viene qui condotta in due tempi: dapprima, evidenziando le peculiarità del testo originale e le specifiche difficoltà di trasposizione poste dalla compiutezza formale degli <em>alexandrins&nbsp;</em>baudelairiani; quindi, individuando le principali scelte stilistiche – metriche, lessicali e sintattiche – che caratterizzano le versioni considerate.</p> Pietro Benzoni Copyright (c) 2023 Pietro Benzoni https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22157 Mon, 25 Dec 2023 00:00:00 +0000 "La civetta" di Giovanni Pascoli (pp. 19-30) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22158 <p>Il saggio propone un’analisi stilistica della poesia <em>La civetta </em><span style="font-size: 14px;">di Giovanni Pascoli. L’analisi affronta distintamente le diverse componenti del testo e individua innanzitutto la compresenza di una parte narrativa e di una parte commentativa, e segue la costruzione del senso complessivo nell’articolarsi di queste due parti in relazione alle strutture sintattiche e testuali. L’analisi affronta poi l’assetto linguistico e figurale del testo segnalando l’utilizzo di una retorica che si basa sulla ripetizione (chiasmo e anafora in primo luogo), ma anche sulla disseminazione analogica. Progressivamente viene così ridotta la componente realistica e descrittiva del testo in favore di una maggiore presenza della componente simbolica e allegorica.</span></p> Sergio Bozzola Copyright (c) 2023 Sergio Bozzola https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22158 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000 Teatro e cinema nei "Processi verbali" di Federico De Roberto (pp. 31-57) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22160 <p>Un’analisi di <em style="font-size: 14px;">Processi verbali </em><span style="font-size: 14px;">di Federico De Roberto, condotta con l’ausilio di strumenti narratologici e di teoria del cinema, e volta a illustrare gli accorgimenti adoperati dall’autore per conferire a queste sue novelle una qualità eminentemente </span><em style="font-size: 14px;">mostrativa</em><span style="font-size: 14px;">. Ciò avviene in alcuni casi avvicinando la struttura del testo a quella di una scrittura per il teatro. Ma altre novelle si interpretano meglio confrontandone i procedimenti con le tecniche del cinema, che pure all’epoca (1890) non esisteva ancora. Si tratta di novelle fatte di momenti distinti, ambientati in luoghi diversi e concatenati per nessi dissimulati che fanno pensare al “montaggio invisibile” dei film; dove le scene, e le transizioni diegetiche tra le scene, sono tenute insieme dalla persistenza, nella finestra narrativa, di un personaggio-riflettore che lega in una continuità costruita i luoghi e i tempi del racconto, e al cui vedere e percezioni partecipiamo, leggendo, immersivamente.</span></p> Giovanni Maffei Copyright (c) 2023 Giovanni Maffei https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22160 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000 L’altro è lo stesso? Una lettura postfreudiana del "Figlio cambiato" di Luigi Pirandello (pp. 58-69) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22159 <p>Il saggio si propone di mettere alla prova alcuni strumenti desumibili dalla teoria freudiana di Francesco Orlando e propone un’analisi del racconto di Pirandello <em>Il figlio cambiato</em>, 1923 (raccolto nell’ottavo volume delle <em>Novelle per un anno</em>) a partire sia dalla distinzione che dalla sovrapposizione, all’interno del testo, di elementi semantici che siamo abituati a concepire come distinti: naturale e soprannaturale, logica scientifica e pensiero magico. È possibile dunque riconoscere nel tema pirandelliano del doppio la manifestazione della logica delle emozioni: una logica diversa, che Ignacio Matte Blanco definirebbe “simmetrica” e che è tipica del funzionamento psichico inconscio.</p> Emanuele Zinato Copyright (c) 2023 Emanuele Zinato https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22159 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000 Lettura archetipica del "Sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino (pp. 70-91) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22161 <p>Il saggio espone preliminarmente gli scopi e i metodi della critica archetipica, soffermandosi sulle teorie di Northrop Frye e di Eleazar Meletinskij, per poi verificare nel <em style="font-size: 14px;">Sentiero dei nidi di ragno </em><span style="font-size: 14px;">(1947), il primo romanzo di Italo Calvino, l’ipotesi della presenza strutturante del motivo archetipico e fiabesco del riscatto del figlio minore: un motivo ben presente anche nelle </span><em style="font-size: 14px;">Fiabe italiane </em><span style="font-size: 14px;">(1956), curate dallo stesso Calvino (da cui sono tratti e discussi alcuni esempi), e oggetto di un ampio dibattito tra antropologi e studiosi di letteratura (da J. G. Frazer e Giuseppe Cocchiara fino agli stessi Frye e Meletinskij).</span></p> Riccardo Castellana Copyright (c) 2023 Riccardo Castellana https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22161 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000 «Dove mai | ritorneremo»: l’inarcatura ne "La partita a scacchi" di Beniamino Dal Fabbro (pp. 92-113) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22162 <p>Il percorso variantistico de <em>La partita a scacchi</em> di Beniamino Dal Fabbro, poesia del 1971 inclusa nel postumo <em>La luna è vostra</em>, è documentato da una ricca serie di testimoni, dal primo abbozzo alla stesura definitiva. È un percorso che mostra fin dal suo inizio un <em>imprintig</em> dato dai procedimenti inarcanti, che l’analisi delle varianti permette di riconoscere come ferma costante stilistica a fronte dell’irrequietezza dell’Autore nelle scelte lessicali. Di tale costante, di trasparente valore iconico in relazione a una costante tematica del testo (il movimento curvilineo di un convoglio ferroviario) si propone, a un livello più profondo, un’interpretazione per cui essa significherebbe il rivelarsi del desiderio psicologicamente regressivo.</p> Rodolfo Zucco Copyright (c) 2023 Rodolfo Zucco https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22162 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000 «Quella che state per leggere è la mia ferita». Roberto Saviano e l’impegno postmoderno (pp. 114-130) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22163 <p>Nell’attuale panorama letterario, molti autori si muovono con disinvoltura tra media e generi di largo consumo per diffondere ricostruzioni critiche dell’Italia contemporanea presso il pubblico ampio, com’è richiesto dall’impegno civile. Lo scrittore può ancora trovare uno spazio per fornire – anche a costo della propria esposizione mediatica, di molti compromessi e accuse – una interpretazione critica di ciò che apprendiamo da altre fonti di informazione? Questa la domanda alla quale il contributo intende rispondere attraverso l’analisi di due testi di Roberto Saviano: <em>Gomorra</em> (2006) e il graphic novel, firmato con Asaf Hanuka, <em>Sono ancora vivo</em> (2021).</p> Giuliana Benvenuti Copyright (c) 2023 Giuliana Benvenuti https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22163 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000 "Piazza Cavalleggeri 2" (e altro): De Angelis legge Bigongiari (pp. 131-164) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22164 <p>Milo De Angelis ha dedicato a Piero Bigongiari la propria tesi di laurea, e ha ribadito in più occasioni il suo legame con la poesia del maestro, oltre che l’affetto per la sua persona. Il contributo analizza anzitutto una poesia contenuta nella più recente raccolta deangelisiana, <em>Linea intera, linea spezzata</em> (2021), <em>Piazza Cavalleggeri 2</em>, esplicitamente dedicata a Bigongiari. L’analisi si allarga poi ad altre reminiscenze che interessano, in particolare, l’ultimo ventennio della poesia deangelisiana, e che riguardano la memoria di singoli versi, immagini, emblemi presi in prestito da diverse raccolte del poeta fiorentino. Ne risulta un rapporto duraturo e profondo, che fa di Bigongiari una miniera fondamentale e concreta dell’immaginario poetico di Milo De Angelis.</p> Massimo Natale Copyright (c) 2023 Massimo Natale https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22164 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000 Un romanzo de-familiare: dispositivi stranianti in "Leggenda privata" di Michele Mari (pp. 165-175) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22165 <p>Il contributo propone un’analisi di <em>Leggenda privata </em>(2017) di Michele Mari, indagando la relazione tra cornice soprannaturale e narrazione autobiografica. Dopo aver riconosciuto la tipologia di soprannaturale a cui fa ricorso Mari, sulla scorta della classificazione proposta da Francesco Orlando, si individuano le tecniche di straniamento che permettono di raccontare l’autobiografia da una prospettiva non consueta, quella <em>mostruosa</em>. Vengono, dunque, analizzati tre elementi che si pongono come dispositivi stranianti: i mostri della cornice, la casa, la figura materna. Ad ognuno di questi elementi è collegata una sfera temporale tra presente e passato. Le conclusioni sono dedicate agli effetti perturbanti (in senso freudiano) provocati dall’immagine degli <em>ultracorpi</em>.</p> Bernardo De Luca Copyright (c) 2023 Bernardo De Luca https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22165 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000 Verso libero, prosa musicale e critica della cultura. Lettura dell’aforisma 142 dei "Minima Moralia" (pp. 176-188) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22167 <p>Il saggio prende in esame l’aforisma 142 (<em>Ed il canto tedesco vi si adegua</em>) dei <em>Minima Moralia </em>di Theodor W. Adorno, testo di difficile decifrazione non solo per la sua contorta sintassi, ma anche per via dei molti e spesso impliciti riferimenti culturali di cui è costellato. In questa densa miniatura, Adorno fa interagire storia letteraria e musicale, paragonando la storia del verso libero con quella della prosa musicale e giungendo alla conclusione che la moderna prosa «accuratamente lavorata», e quindi affine al verso libero, sorge nel tentativo di conciliare il fascino metafisico e sacrale del verso con la secolarizzazione del linguaggio, cercando dunque di non ricadere nel ‘mito’, ma al contempo di salvare il linguaggio moderno dalla standardizzazione e mercificazione.</p> Elisabetta Mengaldo Copyright (c) 2023 Elisabetta Mengaldo https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22167 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000 A proposito di Tommaso Di Dio (a cura di), "Poesie dell’Italia contemporanea 1971-2021", il Saggiatore, Milano 2023 (pp. 189-196) https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22168 Luca Daino, Riccardo Donati Copyright (c) 2023 Luca Daino, Riccardo Donati https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 https://riviste.unimi.it/index.php/inopera/article/view/22168 Tue, 26 Dec 2023 00:00:00 +0000