LANX. Rivista della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici - Università degli Studi di Milano
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<p>Rivista annuale di archeologia con articoli, atti di convegni, notizie degli scavi e recensioni dei Docenti e dei Collaboratori della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici</p> <p>ISSN: 2035-4797</p>Milano University Pressit-ITLANX. Rivista della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici - Università degli Studi di Milano2035-4797Vasi con figure grottesche nella sigillata nord-italica: una inedita coppa Sarius da Bovolone (Verona)
https://riviste.unimi.it/index.php/lanx/article/view/23305
<p class="western" lang="it-IT" align="justify"><span style="font-family: Garamond, serif;">In questo contributo è presa in esame una coppa <em>Sarius</em> inedita in sigillata nord-italica decorata con figure grottesche, databile alla tarda età augustea. La coppa è stata trovata nel 1890 presso Bovolone (Verona) in una tomba assieme ad un <em>Henkeldellenbecher</em> e ad una lucerna a canale. Tra i pochi vasi con figure grottesche testimoniati nella sigillata nord-italica, punzoni uguali a quelli utilizzati nella coppa di Bovolone compaiono in esemplari trovati a Budrio (Bologna), a Chiunsano (Rovigo), ad Aquileia, a Vrhnika <span lang="en">(Slovenia) e a Velika Mrdakovica (Croazia)</span>. Queste figure quasi scheletriche, i cui modelli sono da ricercare nell’artigianato ellenistico, sono legate probabilmente a rappresentazioni comico-farsesche; si ritiene, tuttavia, che non siano raffigurate delle vere e proprie scene.</span></p>Federico Biondani
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2024-05-202024-05-2012910.54103/2035-4797/23305Indagini archeologiche nel Sepolcreto della Ca’ Granda a Milano: le campagne di scavo 2019-2021
https://riviste.unimi.it/index.php/lanx/article/view/23306
<h6 class="western" lang="it-IT" align="justify"><span style="font-size: medium;">Le nuove indagini archeologiche nel Sepolcreto della Ca’ Granda a Milano hanno riguardato una delle quattordici camere ipogee poste sotto la Chiesa della Beata Vergine Annunciata. Lo scavo di una piccola porzione del deposito, secondo metodo stratigrafico, ha messo in evidenza una situazione complessa, caratterizzata dalla presenza di individui in completa o parziale connessione anatomica. Tale condizione testimonia che la cripta era un luogo di deposizione primaria.</span></h6>Fabrizio SlavazziElena BelgiovineDaniele Capuzzo
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2024-05-202024-05-20304510.54103/2035-4797/23306