Creoli e interlingue: un confronto.

Autori

  • Daniela Gelso

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/431

Abstract

Riprendendo la tesi secondo la quale le produzioni degli stranieri che apprendono l’italiano L2 mostrerebbero somiglianze con pidgin e creoli, il presente lavoro propone un’analisi comparativa tra le interlingue sviluppate da parlanti non italofoni ed il Criolo Guineense, creolo a base portoghese parlato in Guinea Bissau.  Molti dei fenomeni che caratterizzano le lingue di contatto, infatti, sono riscontrabili anche nei processi di acquisizione spontanea di lingue seconde. Pur presentando ovvie differenze dovute a fattori storici e linguistici, creolo e interlingua sono entrambi codici semplificati, caratterizzati da strutture più semplici rispetto allo standard e da minore elaborazione grammaticale.  Attraverso l’analisi di alcuni tratti linguistici del Criolo Guineense si é tentato di dimostrare che semplificazione non equivale ad impoverimento e che le varietà semplificate – siano esse varietà di apprendimento o lingue di contatto -  possiedono tutti i mezzi espressivi atti a descrivere la realtà nelle sue varie sfumature.

 

Re-examining the argument by which the linguistic production of foreigners learning Italian as L2 is seen as having considerable similarities to pidgin and creoles, the paper offers a comparative analysis of the interlanguages that have developed amongst non-Italian speakers and Guyanese Creole, a Creole idiom based on Portuguese which is spoken in Guinea Bissau.  Many of the phenomena that mark languages in contact are in fact to be found in the spontaneous acquisition of second languages, too.  Whilst exhibiting clear differences due to historical and linguistic factors, Creole and interlanguages are both simplified codes, characterised by less complex structures than the standard and with less grammatical elaboration.  Through an analysis of certain linguistic features of Guyanese Creole, an attempt has been made to show that simplification does not equate with impoverishment and that simplified variations – whether varieties of learning or languages in contact – possess all the means of expression needed to describe reality in its various different manifestations.

 

 

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Pubblicato

2009-12-28

Fascicolo

Sezione

ITALIANO LINGUA SECONDA/STRANIERA