L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO E LA DIDATTICA DEL CONTATTO NELL’AREA MULTILINGUE DI CONFINE ITALO-SLOVENA: UNA PROPOSTA METODOLOGICA

Autori

  • Irina M. Cavaion

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/15072

Abstract

L’insegnamento della lingua italiana nella zona multietnica e multilingue del litorale sloveno – sia nelle cosiddette scuole della comunità di minoranza nazionale italiana che in quelle di lingua di maggioranza – è presente e regolarizzato con caratteristica di obbligatorietà fin dal secondo dopoguerra, conseguentemente a trattati internazionali che ne hanno definito finalità e organizzazione. Tuttavia recenti ricerche sottolineano importanti criticità evincibili sia dai risultati di test di apprendimento della lingua italiana tra i ragazzi dell’ultimo anno della scuola primaria (15 anni) con lingua di maggioranza di questa area, molto bassi rispetto a quelli del passato e molto al di sotto dei livelli minimi di apprendimento previsti ministerialmente per quanto riguarda sia gli atteggiamenti verso la stessa lingua sia gli aspetti curricolari e didattici. L’intervento descrive una nuova proposta metodologica originatasi nell’ambito di una ricerca di dottorato che ha dato inizio alla definizione e studio della “Didattica del contatto” (traduzione dell’acronimo CoBLaLT- Contact Based (Neighbouring) Language Learning and Teaching) la quale vuole presentare un approccio innovativo per l’insegnamento dell’italiano nelle scuole primarie di lingua di maggioranza nel litorale sloveno basato sull’uso metodologico dei contatti sia virtuali che reali tra ragazzi delle scuole del litorale sloveno e ragazzi delle scuole italiane nelle province di Trieste (questi ultimi apprendenti la lingua slovena).

 

Teaching Italian and the didactics of contact in multilingual border areas: a methodological proposal

The teaching of Italian in the multi-ethnic and multilingual area of ​​the Slovenian coast – both in the schools for the Italian minority community and in those of the majority language – has been mandatory since the second post-war period, following international treaties (London Memorandum; Treaty of Osimo) which defined its purpose and organization. However, recent research underlines important critical issues from the results of the Italian language learning tests among children in the last year of mainstream primary school (15 years) in this area. Their results are very low compared to past results and fall far below the minimum level of learning- both in attitudes regarding the Italian language and in curricular and didactic aspects. The paper describes a new methodological proposal, originating from a doctoral research project that invented and defined the CoBLaLT- Contact Based (Neighboring) Language Learning and Teaching methodology, in an effort to introduce an innovative approach for teaching Italian in the majority language primary schools on the Slovenian coast. The approach is based on the methodological use of both virtual and real contact between school children on the Slovenian coast and children from Italian

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Pubblicato

2021-01-24

Fascicolo

Sezione

QUADERNI DI ITALIANO LINGUADUE 4