L’italiano L2 : auto-apprendimento e narratività. Materiali multimediali di italiano L2 per bambini e ragazzi.

Autori

  • Graziella Favaro

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/445

Abstract

Insegnare l'italiano come seconda lingua ai bambini e ragazzi di recente immigrazione è un percorso  delicato e complesso che  fa ormai parte  dei compiti professionali ";ordinari"; dei docenti che operano nelle classi sempre più multiculturali e plurilingui. La modalità di insegnamento/apprendimento della L2 più diffusa ed efficace è quella integrata: l'alunno non italofono è inserito nella classe comune e, parallelamente, in determinati momenti, frequenta il laboratorio  di italiano L2. Per  sostenere  questo modello integrato e accompagnare il  viaggio dentro l'italiano dei bambini e dei ragazzi neoarrivati, servono materiali didattici flessibili e ricchi di proposte, utilizzabili in maniera autonoma e in piccolo gruppo; proponibili in maniera tradizionale o anche attraverso la LIM; adatti a sviluppare competenze diverse, proprie della lingua per comunicare, dell'italiano scritto e propedeutiche all'apprendimento del curricolo comune. I due corsi di italiano L2  che vengono presentati nell'ultima parte dell'articolo rispondono a queste esigenze, in quanto a) sono rivolti l'uno ai bambini e l'altro ai ragazzi stranieri neo arrivati; b) si propongono  il passaggio dal livello prebasico ai livelli A1, A2 e B1 del QCERL; c) si basano su un forte impianto narrativo che sviluppa coinvolgimento e identificazione; d) sono attenti allo sviluppo della lingua orale e dello scritto, dell'italiano per comunicare e per lo studio; e) hanno una chiara caratterizzazione interculturale.

 

Teaching Italian as a second language to newly immigrated children and young people is a delicate and complex undertaking which has become part of the job for teachers working in increasingly multicultural and multilingual classes.  The most widespread and effective way of teaching/learning the L2 is the integrated approach: the non-Italian-speaking child is placed in an ordinary class and, parallel to this, there are times when (s)he attends a workshop of Italian as a second language.  To support this integrated approach and accompany the new arrivals in their journey into the Italian language, flexible teaching/learning materials are needed, with a wealth of suggestions that can be used independently and with a small group; they should be suitable for use either traditionally or through LIM and appropriate for developing different competences in the language of communication, written Italian and preparation for learning in the core curriculum.  The two courses of Italian as L2 presented in the final part of the article satisfy these demands since a) the former is intended for newly-arrived children from abroad and the latter for newly-arrived young people; b) they are intended for the shift from pre-elementary to levels A1, A2 and B1 of the QCERL; c) they are founded on a solid narrative basis which develops involvement and identification; d) they take into careful account the development of the oral and written language, and that of Italian for communication and for studying; e) they have clear intercultural features.


Insegnare l’italiano come seconda lingua ai bambini e ragazzi di recente immigrazione è un percorso  delicato e complesso che  fa ormai parte  dei compiti professionali “ordinari” dei docenti che operano nelle classi sempre più multiculturali e plurilingui. La modalità di insegnamento/apprendimento della L2 più diffusa ed efficace è quella integrata: l’alunno non italofono è inserito nella classe comune e, parallelamente, in determinati momenti, frequenta il laboratorio  di italiano L2. Per  sostenere  questo modello integrato e accompagnare il  viaggio dentro l’italiano dei bambini e dei ragazzi neoarrivati, servono materiali didattici flessibili e ricchi di proposte, utilizzabili in maniera autonoma e in piccolo gruppo; proponibili in maniera tradizionale o anche attraverso la LIM; adatti a sviluppare competenze diverse, proprie della lingua per comunicare, dell’italiano scritto e propedeutiche all’apprendimento del curricolo comune. I due corsi di italiano L2  che vengono presentati nell’ultima parte dell’articolo rispondono a queste esigenze, in quanto a) sono rivolti l’uno ai bambini e l’altro ai ragazzi stranieri neo arrivati; b) si propongono  il passaggio dal livello prebasico ai livelli A1, A2 e B1 del QCERL; c) si basano su un forte impianto narrativo che sviluppa coinvolgimento e identificazione; d) sono attenti allo sviluppo della lingua orale e dello scritto, dell’italiano per comunicare e per lo studio; e) hanno una chiara caratterizzazione interculturale.

 

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Pubblicato

2009-12-28

Fascicolo

Sezione

ESPERIENZE E MATERIALI