“I PROMESSI SPOSI” DI GUIDO DA VERONA: APPUNTI SULLA LINGUA E SULLO STILE

Autori

  • Giuseppe Sergio

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-3597/649

Abstract

Nel dare alle stampe la sua parodia dei Promessi Sposi (1930), Guido da Verona non immaginava di compiere delitto di lesa maestà nei confronti del totem manzoniano né che sarebbe stato oscurato dal controllo igienico fascista. Nel saggio si sostiene infatti, anche sulla base di evidenze ricavate dall'analisi del manoscritto, che la sua intenzione non fosse satirica, bensì ludico-parodica. Il cuore del saggio si incentra sull'analisi comparativa tra la versione daveroniana e l'ipotesto manzoniano, con particolare attenzione alle scaturigini del comico. Oltre che mettere in evidenza i tratti caratterizzanti la prosa di da Verona, captante e alluvionata di wits  linguistici, il saggio descrive le strategie comiche usate dall'autore, quelle basate sul carattere e sulle situazioni e quelle del discorso vero e proprio. Nel corso dell'analisi  si evidenzia come sia il comico del significante sia l'infrazione dei legami logici e di successione cooperino a incrinare la visione ordinata del mondo e della lingua strenuamente voluta e ottenuta da Alessandro Manzoni.

 

When the parody of Promessi Sposi (1930) was sent to press, Guido da Verona did not imagine he was committing the crime of lese-majesty with regard to the Manzonian totem, nor that it would be blacklisted by the Fascist regime. This paper shows that, based on the analysis of the manuscript, the author's intention was not satirical, but a playful parody. It is a comparative analysis between the da Verona version and the Manzonian hypertext, with particular attention placed on the origin of the comic. Besides highlighting the traits that characterize the text brimming with linguistic wit by da Verona, the paper describes the comedic strategies used by the author based on the characters and situations, as well as in the discourse itself. The analysis shows how the comic meaning and the breaking of logical and temporal links crack the orderly vision of the world and the language carefully chosen and utilized by Alessandro Manzoni.

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Pubblicato

2010-09-10

Fascicolo

Sezione

LINGUISTICA E STORIA DELLA LINGUA ITALIANA