Quantificazionalismo e portata referenziale

Authors

  • Francesco Gallina Università degli Studi di Perugia

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-4445/2852

Abstract

L’indagine ontologica di orientamento analitico è solita privilegiare gli enunciati quantificati in virtù della loro trasparenza ontologica. Nondimeno alcune interpretazioni sostituzionali dei quantificatori rendono gli enunciati quantificati ontologicamente muti, in quanto privi di una portata referenziale. Esistono dei criteri che, fondandosi sul comportamento intersoggettivamente disponibile, vincolino un parlante ad interpretare oggettualmente i quantificatori di un suo interlocutore? Il seguente articolo esibisce alcune condizioni che, se soddisfatte dal comportamento di un interlocutore in un contesto opportunamente specificato, inducono un parlante a determinare se i quantificatori impiegati dall’interlocutore medesimo siano da interpretare sostituzionalmente o oggettualmente.

Author Biography

Francesco Gallina, Università degli Studi di Perugia

B.S. in Philosophy, expected M.S. Degree in Philosophy on February 2013, University of Perugia, Italy. Received a Bachelor Degree from the University of Perugia in October 2011 working on left-hegelian philosophy and the debate about atheism. Thesis title: ‘Atheism, ethics and politics in Max Stirner’. Expected M.S. Degree from the University of Perugia in February 2013. Master Thesis on the Philosophy of V.W.O. Quine, focused on the semantic claims and the epistemological and metaphysical implications of the meaning holism. Thesis title: ‘Quine on semantics, reference and metaphysics’.

Published

2013-05-07

Issue

Section

Articles