La logica come scienza empirica nel pensiero di John Dewey

Authors

  • Domenico Sgobba

DOI:

https://doi.org/10.13130/2037-4445/9287

Abstract

Il saggio esamina gli elementi più significativi degli studi logici di Dewey, prendendo in considerazione soprattutto la sua opera Logica, teoria dell’indagine. Viene evidenziata la nuova definizione dell’ambito disciplinare della logica, la quale è vista come un esame dei metodi e dei principi che dirigono le indagini scientifiche. In questo modo Dewey intende superare il tradizionale formalismo e proporre la logica come una scienza empirica, che svolge una funzione sia descrittiva, sia normativa.

Nell’analisi delle teorie logiche deweyane uno spazio rilevante è riservato all’esposizione della filosofia strumentalistica che il pensatore americano applica nello studio delle attività conoscitive dell’uomo e nella sua visione dell’indagine scientifica. Lo strumentalismo è anche al centro dell’analisi del linguaggio e delle proposizioni utilizzate nelle ricerche scientifiche.

Il saggio si sofferma sul alcuni punti cruciali del pensiero deweyano, quali la valorizzazione dell’evoluzionismo darwiniano, la critica dell’atomismo logico, il rifiuto della concezione tradizionale della verità, sostituita dal concetto di asseribilità giustificata. Sono descritti alcuni dei diversi tipi di proposizioni (esistenziali e concettuali, universali e generiche) individuati da Dewey, e la sua discussione, in relazione alle proposizioni universali utilizzate dagli scienziati, della fallacia della conseguenza.

L’esame delle concezioni logiche deweyane viene svolto, confrontando il suo pensiero con quello di alcuni movimenti e pensatori del Novecento. In particolare, il saggio evidenzia la sintonia esistente tra molte idee di Dewey e gli studi di Charles Sanders Peirce. Nello stesso tempo vengono rilevate le differenze esistenti tra le concezioni del 

pensatore americano e quelle del neopositivismo e del primo Wittgenstein. Sono esaminate e discusse le critiche che Russell ha mosso alla concezione deweyana della verità, nonché alcune affinità presenti tra le teorie epistemologiche di Dewey e il falsificazionismo di Popper.

In conclusione, il saggio intende evidenziare come Dewey abbia sviluppato una concezione originale, nella quale la logica viene collegata strettamente alle attività conoscitive dell’uomo ed è chiamata a svolgere una funzione sociale insostituibile: permettere l’applicazione delle metodologie utilizzate dalla scienza moderna in tutti gli ambiti della vita sociale.

Published

2017-11-25

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Articles