N. 1 (2017): Foscolo critico
Contributi individuali

Le origini del romanzo "moderno" secondo Foscolo: la 'Julie', il 'Werther' e... Jacopo Ortis

Enzo Neppi
Université Grenoble Alpes
In copertina: Livorno, Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi”, Fondo Foscolo, vol. XXVIII, c. 140r

Pubblicato 10.12.2018

Parole chiave

  • Richardson,
  • Goethe,
  • Rousseau,
  • metapoetics,
  • history of the novel

Abstract

Il saggio verte sulle Ultime lettere di Jacopo Ortis e spiega che Foscolo ha concepito il proprio romanzo come il perfezionamento di un nuovo "genere" romanzesco, inventato da Rousseau con la Nouvelle Héloïse e da Goethe col Werther. La nascente poetica dell'originalità e dell'espressività impedisce a Foscolo di ammettere pienamente questo debito. Ma questa stessa poetica lo spinge a evidenziare la novità del suo impegno politico e del suo pessimismo ontologico e a sottolineare la grandezza morale del suo personaggio.