N. 3 (2019): Giosuè Carducci prosatore
Contributi individuali

"Veramente e belle e utili e civili": Carducci e le 'Poesie' (1861) di Gabriele Rossetti

Copertina anteriore del volume "Giosuè Carducci prosatore"

Pubblicato 07.12.2019

Parole chiave

  • Carducci,
  • Rossetti,
  • Poesie,
  • Melica,
  • Risorgimento,
  • Barbèra
  • ...Più
    Meno

Abstract

L'opera di Gabriele Rossetti ha goduto a partire dalla fine dell'Ottocento di un'attenzione crescente da parte della critica grazie, soprattutto, a Carducci, che nel marzo 1861 ne pubblicò le Poesie in un volume della collana "Diamante" dell'editore Barbèra, in concomitanza con la proclamazione del Regno d’Italia; coincidenza del tutto fortuita, che però rispondeva perfettamente allo spirito con il quale Carducci, animato da fervida passione civile, approntò la raccolta di un autore da lui considerato come uno dei primi e migliori cantori dell'unità e della libertà della patria. Le liriche di Rossetti dovevano dunque affiancarsi di diritto alle opere di grandi scrittori come Alfieri, Monti e Giusti, ­curate da Carducci per altri volumi della "Diamante". Una forte sympatheia e un profondo legame di pensieri e intenti univano idealmente il primo Carducci, futuro poeta della Terza Italia, e Rossetti, esule cantore dei moti napoletani del 1820-21.