N. 3 (2019): Giosuè Carducci prosatore
Contributi individuali

Un disagio della democrazia: Carducci e il giornalismo

Copertina anteriore del volume "Giosuè Carducci prosatore"

Pubblicato 07.12.2019

Parole chiave

  • Carducci,
  • Giornalismo,
  • Stampa giornalistica

Abstract

Nella seconda metà dell'Ottocento, la scrittura cominciò a divenire un'attività professionale pagata della quale era possibile vivere. Essere autori, o diventarlo, non significava più godere di quella consacrazione che, secondo Bénichou, era stata riconosciuta già nella prima metà dell'Ottocento alla figura laica dello scrittore. Il saggio analizza la reazione di Carducci al nuovo rapporto tra scrittori e stampa giornalistica in Italia, e al profondo disagio che questo provocava in lui, incapace di controllare la ricezione della propria opera, immessa in un mercato che poteva già contare su tirature ragguardevoli, richieste da un pubblico desideroso di novità e "casi" letterari. Radicato ancora nella cultura liberale e moderata del primo Ottocento, l'atteggiamento di Carducci continuò ad essere di sospetto e sfiducia nei confronti del medium giornalistico.