N. 3 (2019): Giosuè Carducci prosatore
Contributi individuali

"Su la soglia dell’opera". Carducci prefatore delle proprie raccolte poetiche

Chiara Tognarelli
Università di Pisa
Copertina anteriore del volume "Giosuè Carducci prosatore"

Pubblicato 07.12.2019

Parole chiave

  • Autobiografia,
  • Autocommento,
  • Carducci,
  • Confessioni e battaglie,
  • Poesia,
  • Prefazione
  • ...Più
    Meno

Abstract

La prosa Al lettore che Carducci premette alle Poesie del 1871 è il suo esordio di poeta-prefatore. Tuttavia, già prima di quella data aveva preluso in prosa ai propri versi: per le Rime aveva scritto una prefazione, poi rimasta inedita, e con lettere prefatorie aveva accompagnato due delle perdute raccolte poetiche dell'adolescenza, La voce de l'anima e Memorie e versi. All'inizio degli anni Ottanta, Carducci avrebbe corredato di prose introduttive le prime edizioni zanichelliane di Juvenilia, Levia Gravia e Giambi ed epodi, che delle Poesie erano la filiazione. Queste prefazioni costituiscono un corpus eterogeneo, del quale si ricostruisce, qui, la storia. Di ciascuna si mette a fuoco il contesto, si individuano i temi principali e si analizzano lo stile e le soluzioni formali. Si mostrano, poi, gli aspetti che legano le prefazioni "maggiori" ad altre prose carducciane (lettere, scritti memoriali e polemici, saggi critici), cercando di evidenziare le ragioni di questa affinità. Si valuta, infine, quale peso esse ricoprano in Confessioni e battaglie, destinazione finale che, di fatto, le emancipa dal ruolo di semplici ancillae carminis al quale, in un primo momento, sembrava dovessero rimanere relegate.