N. 4 (2020): I "Sonetti et canzoni" di Iacopo Sannazaro
Contributi individuali

"Quelli altri antichi da don Federico". Su alcuni rimatori della Raccolta Aragonese e i "Sonetti et canzoni" di Sannazaro

Maria Clotilde Camboni
University of Oxford
Tiziano Vecellio, Ritratto di letterato (forse di Sannazaro)

Pubblicato 11.11.2020

Parole chiave

  • Sannazaro,
  • Sonetti et canzoni,
  • Raccolta Aragonese,
  • silloge napoletana

Abstract

The essay reconsiders the question of the influence of thirteenth-century lyric poets on late fifteenth-century Neapolitan poetry, with a particular focus on Sannazaro's Sonetti et canzoni. The contribution reassesses the hypothesis of an influence of early Tuscan lyrics mediated by the Raccolta Aragonese and does so from a new perspective. After re-examining the Raccolta Aragonese with regard to the circumstances of its availability to Federico d'Aragona and other readers and later transmission and dissemination, we analyse the points of contact between Sannazaro’ Sonetti et canzoni and the content of the anthology commissioned and donated by Lorenzo de' Medici.

 

L’intervento riconsidera la questione dell’influenza dei lirici toscani del secolo XIII sui poeti napoletani della fine del XV secolo focalizzandosi sui Sonetti et canzoni di Sannazaro. L’ipotesi che vi sia stato un influsso della lirica toscana più antica mediato dalla Raccolta Aragonese viene affrontata inquadrandola da una prospettiva differente. Dopo aver esaminato la presunta fonte, in particolare per quel che riguarda le circostanze della sua disponibilità una volta arrivata in mano a Federico d’Aragona e le modalità di diffusione della tradizione che da essa ha origine, vengono vagliati i punti di contatto tra i Sonetti et canzoni e il contenuto dell’antologia donata da Lorenzo de’ Medici.