Quaderni di Gargnano https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano <p>I&nbsp;<strong>Quaderni di Gargnano</strong> accolgono gli Atti dei Convegni internazionali di Letteratura italiana che si svolgono con cadenza biennale a Gargnano del Garda, presso la sede di Palazzo Feltrinelli dell'Università degli Studi di Milano.</p> <p>Sono pubblicati in <strong><em>open access</em></strong> e sono intitolati alla memoria del loro ideatore e principale animatore, <strong>Gennaro Barbarisi</strong>.</p> <p>Informazioni più dettagliate sulla storia dei Convegni e su questa serie si leggono <a href="/quadernidigargnano/pages/view/convegni" target="_self">qui</a>.</p> Università degli Studi di Milano it-IT Quaderni di Gargnano 2612-0399 Premessa https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20214 <p>Preface to the volume <em>Dante e il prosimetro. Dalla "Vita nova" al "Convivio" (Milano - Fribourg: 15, 17, 22 e 23 ottobre 2020)</em>, edited by Paolo Borsa and Anna Maria Cabrini, Milano, Università degli Studi, 2022.</p> <p>Premessa al volume <em>Dante e il prosimetro. Dalla "Vita nova" al "Convivio" (Milano - Fribourg: 15, 17, 22 e 23 ottobre 2020)</em>, a cura di Paolo Borsa e Anna Maria Cabrini, Milano, Università degli Studi, 2022.</p> Paolo Borsa Anna Maria Cabrini Copyright (c) 2022 Paolo Borsa, Anna Maria Cabrini https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/ 2022-12-07 2022-12-07 5 I X 10.54103/quadernidigargnano-05-02 Lutto, silenzi e omissioni: la 'Vita nova' fra vissuto e poetato https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20216 <p>This essay reflects on Dante's exploration of the theme of mourning in the <em>Vita nova</em>. It draws on critical approaches proposed by Giorgio Agamben, on the challenges of concluding poetic works, and by Nicola Gardini, on the eloquence of the unsaid, to review how Dante's organization of a unified narrative text still leaves space for inarticulacy, silences and omissions that together underline the difficulty of voicing sorrow in poetic form. As the ending of the <em>Vita nova</em> projects Dante's "book of memory" forward towards future as well as past experiences, biographical and poetic, his poetics of mourning for Beatrice become closely imbricated with the eloquence of what is not (yet) uttered.</p> <p>Questo saggio riflette sull'esplorazione dantesca del tema del lutto nella <em>Vita nova</em>. Attingendo agli approcci critici proposti da un lato da Giorgio Agamben, sulle difficoltà di concludere un'opera poetica, e dall'altro da Nicola Gardini, sull'eloquenza del non detto, esso esamina come l'organizzazione dantesca di un testo narrativo unitario lasci ancora spazio all'inarticolazione, ai silenzi e alle omissioni, che insieme sottolineano la difficoltà di dare voce al dolore in forma poetica. Poiché il finale della <em>Vita nova</em> proietta il "libro della memoria" di Dante verso esperienze passate e future, biografiche e poetiche, la sua poetica del lutto per la morte di Beatrice si lega strettamente alla retorica del non (ancora) detto.</p> Catherine Keen Copyright (c) 2022 Catherine Keen https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/ 2022-12-07 2022-12-07 5 1 18 10.54103/quadernidigargnano-05-03 Spazio e tempo romanzeschi nella 'Vita nuova' https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20217 <p>This article examines the novel-like structure of Dante's <em>Vita nuova</em>, discussing its strategies for distancing the beloved object (Beatrice) both in space, according to perspective, and also in time, through memory. The structural debt of Petrarch's Canzoniere to the <em>Vita nuova</em> is also considered.</p> <p>L'articolo prende in considerazione la struttura romanzesca della <em>Vita nuova</em> a partire dalle strategie di allontanamento dell'oggetto di desiderio (Beatrice) nello spazio, secondo la prospettiva, e nel tempo, attraverso la memoria. Viene inoltre considerato il debito strutturale del Canzoniere petrarchesco nei confronti della <em>Vita nuova</em>.</p> Raffaele Pinto Copyright (c) 2022 Raffaele Pinto https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/ 2022-12-07 2022-12-07 5 19 34 10.54103/quadernidigargnano-05-04 I due sensi della 'Vita nova' o delle ipostasi d'amore https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20218 <p>This essay investigates the religious dimension of Dante's <em>Vita nuova</em> through its biblical sources. It aims to demonstrate how the young Dante constructs his book of self-renewal by following a pattern of alternating emphasis on his poetic career (from its beginnings to the height of his Florentine fame), and simultaneously on his spiritual experience. The work thus dramatizes the first stages of a salvation history that will reach fulfillment only in the <em>Commedia</em>. Hypostases of the figure of Love are fundamental to Dante-author's depiction of these early stages of Dante-character's story. No mere courtly personification, Dante's complex portrayal of Love invites the <em>Vita nova</em>'s readers to recognize the interpretive challenges of a work with two possible layers of meaning, literal and anagogical. As he adapts the book's lyrics to their new context, Dante resemanticizes the classical and courtly image of Love so that, as the narrative unfolds, we understand increasingly clearly that Love corresponds to Beatrice, and to the unique religious sentiment that she inspires.</p> <p>Il saggio indaga la dimensione religiosa del libello dantesco attraverso le sue fonti bibliche, cercando di mostrare come il giovane Dante costruisca il libro del suo rinnovamento seguendo il ritmo alternato della carriera poetica, dagli esordi fino alla notorietà fiorentina, e nel contempo della propria vicenda spirituale, drammatizzando nell'opera i primi momenti di una storia della salvezza che troverà compimento soltanto nella <em>Commedia</em>. Nel delineare le prime fasi di questa storia per il Dante personaggio, il Dante autore ha creato diverse ipostasi della complessa figura di Amore, figura che non deve essere appiattita sulla tradizione cortese e la cui comprensione aiuterà a formulare criticamente il problema dei due sensi attraverso cui si può leggere la <em>Vita nova</em>, il senso letterale e il suo sovrasenso anagogico. La figura d'Amore della tradizione classica e cortese è al centro di un processo di risemantizzazione dovuto al necessario adattamento delle liriche al nuovo contesto. Sin dall'inizio dell'opera, e via via più chiaramente nello snodarsi della narrazione, si comprende che Amore corrisponde a Beatrice e al nuovissimo sentimento religioso da lei ispirato.</p> Igor Candido Copyright (c) 2022 Igor Candido https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/ 2022-12-07 2022-12-07 5 35 62 10.54103/quadernidigargnano-05-05 Elementi di "fiorentinità" nel racconto della 'Vita nova': il caso esemplare del paragrafo XXII https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20219 <p>The article explores traits in the <em>Vita nova</em>'s intellectual framework that can be considered distinctively Florentine, discussing aspects both of its context – the work's audience and its place of composition – and of its literary contents. The latter comprise not only narrative components such as the story's setting, the identity of its protagonists, and the characteristic anthropological and cultural tenor of the plot's events, but also the stylistic and rhetorical connotations and linguistic features of both its prose and its lyric components. Using this methodology, the essay focuses on an exemplary passage that offers insight into the semantic function performed in the <em>libello</em> by the evocation of specifically Florentine urban and cultural spaces: paragraph XXII's account of the death of Beatrice's father. Here, the book's pervasive expressions of mourning reach their culmination in a sort of "municipal elegy", in a chapter that also offers what is perhaps the most recognizable evocation of the presence of Florence in the whole of the <em>Vita nova</em>.</p> <p>Il contributo prende in esame quegli elementi di "fiorentinità" che caratterizzano il paradigma intellettuale della <em>Vita nova</em>, tanto negli aspetti che pertengono al contesto, come il luogo di composizione dell'opera e il suo pubblico, quanto negli aspetti intrinseci del testo letterario, a partire dalle coordinate diegetiche, come l'ambientazione del racconto, l'identità dei personaggi, la tipicità antropologico-culturale dei riti descritti, fino alle connotazioni stilistico-retoriche e all'impianto linguistico del dettato prosastico e di quello lirico. Da tale specola metodologica, l'ipotesi di lavoro è verificata su un passo esemplare della funzione semantica assolta dallo spazio urbano e culturale di Firenze nel <em>libello</em>, laddove Dante sembra voler delineare una sorta di "elegia comunale", che attraverso i lutti di cui il racconto vitanoviano è costellato raggiunge nel paragrafo XXII sulla morte del padre di Beatrice il proprio acme espressivo, nonché il punto forse di maggiore riconoscibilità della presenza di Firenze nella <em>Vita nova</em>.</p> Luca Lombardo Copyright (c) 2022 Luca Lombardo https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/ 2022-12-07 2022-12-07 5 63 84 10.54103/quadernidigargnano-05-06 Leggere gli affetti della 'Vita nova' https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20220 <p>This essay considers the possibilities of working through affect studies and history of emotions approaches to read Dante's presentation of Beatrice's death in the <em>Vita nova</em>, focusing on <em>Li occhi dolenti</em> and other material immediately following the announcement of the death of Dante's beloved. The contribution assesses Dante's construction of a community of the vulnerable through his careful reworking of lyric precedents, including the earlier chapters of his own text.</p> <p>Concentrandosi in particolare su <em>Li occhi dolenti</em> e su altro materiale della <em>Vita nova</em> immediatamente successivo all'annuncio della morte di Beatrice, il saggio esplora le possibilità di leggere la presentazione dell'evento luttuoso da parte di Dante alla luce degli studi sugli affetti e della storia delle emozioni. Il contributo mette in luce come il poeta costruisca una comunità di "vulnerabili" attraverso l'attenta rielaborazione dei precedenti lirici, compresi i capitoli precedenti del suo stesso testo.</p> Heather Webb Copyright (c) 2022 Heather Webb https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 85 94 10.54103/quadernidigargnano-05-07 Le interiezioni della 'Vita Nuova': il caso di 'deh' https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20221 <p>This article examines the presence and the semantic, pragmatic, and textual function of the interjection <em>deh</em> in the <em>Vita Nuova</em>, as well as its potential stylistic function. A comparative overview discusses the occurrences of the interjection in the <em>Vita Nuova</em> and in the pre-Dantean lyric tradition, paying special attention to the poetry of Guido Cavalcanti.</p> <p>L’intervento discute la presenza e la funzione semantica e pragmatico-testuale dell'interiezione <em>deh</em> nella <em>Vita Nuova</em>, nonché la sua eventuale funzione stilistica, analizzando i contesti e l'uso dell'interiezione nel <em>libello</em> e comparandoli alle occorrenze della tradizione letteraria italiana pre-dantesca, con attenzione specifica alla poesia cavalcantiana.</p> Valentina Mele Copyright (c) 2022 Valentina Mele https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 95 110 10.54103/quadernidigargnano-05-08 Le forme metriche nella 'Vita nova' https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20222 <p>This article discusses some aspects of Dante's <em>Vita nova</em> which are related to metrical or formal matters and that have bearing upon the prose commentary. It first reviews the role of deviations from the standard, considered on the one hand in the contemporary panorama and on the other hand with regard to the narrative context. Secondly, it analyses the <em>Vita nova</em>'s rather sparing use of specifically metrical terminology. Finally, it explores the variable relationships between Dante's logical and thematic segmenting of lyric content in his <em>divisioni</em>, and the corresponding internal structures of the different metrical forms that he employed.</p> <p>Il contributo prende in esame alcuni aspetti del prosimetro giovanile dantesco legati alla dimensione metrico-formale che entrano in relazione con la prosa di autocommento. La prima questione affrontata è quella del ruolo dell'anomalia, da un lato rispetto al panorama coevo e dall'altro nel contesto narrativo. Viene poi analizzato l'uso dantesco (qui assai parco) della terminologia specifica della metrica. Infine, si investiga la relazione tra le partizioni logico-tematiche individuate dalle divisioni dantesche e le articolazioni interne delle diverse forme metriche utilizzate.</p> Maria Clotilde Camboni Copyright (c) 2022 Maria Clotilde Camboni https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/ 2022-12-07 2022-12-07 5 111 130 10.54103/quadernidigargnano-05-09 La "crisi di filosofismo puro" e le canzoni degli anni 1295-1300 https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20225 <p>This study presents the idea that the crisis of "pure philosophism" (Gilson) that Dante suffered after the <em>Vita nuova</em> does not occur primarily in the <em>Convivio</em>, as traditional interpretation would have it. Rather, it is expressed in the canzoni written between 1290 and 1300, which Dante would later attempt to correctively reinterpret in the <em>Convivio</em>, and which he finally collected, in his Libro delle Canzoni, as a structured prelude to the <em>Commedia</em>'s narrative. To accept this hypothesis, however, it is necessary on the one hand to read the canzoni as a formal series and, on the other hand, to recognize their allegorical nature.</p> <p>In questo contributo si presenta l’idea che la crisi del "filosofismo puro" (Gilson), sofferta da Dante dopo la <em>Vita nuova</em>, non si verifica tanto nel <em>Convivio</em>, come vuole l'interpretazione tradizionale, quanto nelle canzoni degli anni 1290-1300, che poi Dante avrebbe cercato di reinterpretare in forma correttiva nel <em>Convivio</em> e avrebbe infine raccolto nel Libro delle Canzoni per creare l'antefatto narrativo della <em>Commedia</em>. Per accogliere questa ipotesi, tuttavia, occorre da una parte leggere le canzoni in modo seriale e, dall'altra parte, accorgersi della loro natura allegorica.</p> Juan Varela-Portas de Orduña Copyright (c) 2022 Juan Varela-Portas de Orduña https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 131 142 10.54103/quadernidigargnano-05-10 Indicazioni per una nuova lettura di 'Voi che ’ntendendo' in 'Messer Brunetto, questa pulzelletta'? https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20226 <p>In this essay, I propose an interpretive hypothesis for the sonnet <em>Messer Brunetto</em> as a guide-text for <em>Voi che 'ntendendo</em>, whereby Dante encourages his addressee to read the canzone in a radically new spirit, notably different to the interpretation previously offered in the second book of <em>Convivio</em>, closer to the canzone's composition date. In this sonnet's new reading, Dante seems to offer revised insight into the relationship between Reason and Faith, or between profane and sacred philosophy; a modification that can be traced through reflection on some of the situations encapsulated in <em>Purgatorio</em> XXXI and <em>Paradiso</em> VIII. In addition, I propose a possible solution for the identity of the person that the sonnet names as <em>messer Giano</em>.</p> <p>Con questo saggio propongo di interpretare il sonetto dantesco <em>Messer Brunetto</em> come testo di accompagnamento della canzone <em>Voi che 'ntendendo</em>, affinché questa possa esser letta dal destinatario in modo profondamente rinnovato rispetto al momento in cui detta canzone fu composta e collocata nella compagine del secondo libro del <em>Convivio</em>. Questa nuova lettura – suggerirebbe Dante – dovrebbe risultare illuminata dal mutato rapporto tra Ragione e Fede, filosofia umana e filosofia divina che è documentabile attraverso alcune situazioni configurate in <em>Purgatorio</em> XXXI e <em>Paradiso</em> VIII. Si propone altresì un'identificazione del personaggio che si cela sotto la spoglia di <em>messer Giano</em>.</p> Marcello Ciccuto Copyright (c) 2022 Marcello Ciccuto https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 143 152 10.54103/quadernidigargnano-05-11 Dante, dalla giovinezza all’esilio: la 'Vita nova' e il 'Convivio', i loro disegni ideologici, materiali e culturali https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20227 <p>This essay will trace the ideological circumstances surrounding the composition of two of Dante's "minor works": the <em>Vita</em> <em>nova</em> and the <em>Convivio</em>. The inquiry into the inspiration of and the motives for the material projects of the two texts (based on information available to us today) will be followed by a study of their cultural significance in the later works and in the tradition as a whole.</p> <p>Il presente intervento si propone di tracciare i contorni delle circostanze ideologiche che hanno reso possibile la composizione delle due opere "minori" dantesche: la <em>Vita nova</em> e il <em>Convivio</em>. Dopo aver indagato l'ispirazione e i motivi del loro progetto materiale a partire dalle informazioni a nostra disposizione, si tratterà del loro significato culturale all'interno delle opere successive e di quelle della tradizione.</p> Jelena Todorović Beatrice Arduini Copyright (c) 2022 Jelena Todorović, Beatrice Arduini https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 153 178 10.54103/quadernidigargnano-05-12 Dante e le regole del lutto. Postilla a margine di 'Convivio' II xii 7 https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20230 <p>In different sections of several works, Dante narrates how he fell in love with the so-called "donna pietosa e gentile" (noble and compassionate woman). This article offers a reading of the episode in relation to two possible sources from Andreas Cappellanus' <em>De amore</em>. By comparing the Dantean passages with the conventional late-medieval rules for love, the article aims to provide a new evaluation of the changing moral emphasis that Dante brings to formulating judgement on his love for the "donna gentile", across these different works.</p> <p>L'articolo propone una lettura di alcuni luoghi delle opere dantesche inerenti l'episodio dell'innamoramento per la cosiddetta "donna pietosa e gentile" alla luce di due possibili ipotesti derivanti dal <em>De amore</em> di Andrea Cappellano. L'intento è quello di dimostrare come il confronto di questi brani danteschi con l'etica erotica tardomedievale permetta di meglio definire il giudizio morale di volta in volta formulato da Dante su quest'innamoramento.</p> Nicolò Maldina Copyright (c) 2022 Nicolò Maldina https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 179 192 10.54103/quadernidigargnano-05-13 Virgilio dalla 'Vita nova' al 'Convivio' https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20231 <p>This paper explores the presence of Virgil in Dante's <em>Vita nova</em> and <em>Convivio</em>. While the Latin poet plays a fundamental role in the <em>Commedia</em>, he occupies a markedly less exceptional position in these earlier works, despite respectful references to his mastery of poetic style. A shift occurs in the <em>Convivio</em>'s fourth book, which accords special importance to the figure of Aeneas and to the catabasis that will become a decisive source of inspiration for the <em>Commedia</em>. In <em>Convivio</em> IV, moreover, Virgilian references are fundamental to Dante's presentation of his new intuition that Providence authorized the foundation of the Roman empire by a divinely-elected people. Only after this decisive "Virgilian turn" does it become possible for Dante to imagine an imperial poem, with Virgil acting as guide for its protagonist along a journey through the afterworld.</p> <p>Il contributo esamina la presenza di Virgilio nella <em>Vita nova</em> e nel <em>Convivio</em>. Se nella <em>Commedia</em> una tale presenza sarà fondamentale, nelle prime opere di Dante, Virgilio, pur citato con rispetto come maestro di stilistica poetica, non assume invece un rilievo eccezionale. La svolta si ha nel IV trattato del <em>Convivio</em>, dove acquistano uno spazio speciale la figura di Enea e la sua catabasi, episodio che sarà decisivo nell'ideazione della <em>Commedia</em>. In questo trattato i riferimenti virgiliani svolgono poi una funzione basilare nella presentazione delle nuove idee di Dante sulla provvidenzialità della fondazione dell’impero e sulla divina elezione del popolo romano a tale missione. Solo dopo una tale "svolta virgiliana" diventa possibile per Dante immaginare un poema imperiale in cui Virgilio guida il protagonista in un viaggio nell'aldilà.</p> Giuseppe Ledda Copyright (c) 2022 Giuseppe Ledda https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 193 216 10.54103/quadernidigargnano-05-14 Intorno a un giudizio di Dante su Aristotele (riprovato da Petrarca) https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20232 <p>This essay reviews and analyzes the argumentative structure of <em>Convivio</em> IV vi, in which Dante traces a brief but noteworthy history of moral philosophy in Antiquity. He offers particular attention to the debates on human happiness pursued by the Stoics, Epicureans, and Academics, arguing that these reached their climax with Aristotle and his Peripatetic school. This conclusion prompts an enthusiastic eulogy of the Philosopher as master and leader (<em>maestro</em> and <em>duca</em>) of human reason. The article investigates this eulogy's doctrinal foundations and reviews its persistent vitality in Dante's work (particularly in the <em>Monarchia</em>), as well as discussing the opposing judgment on Aristotle formulated by Petrarch in <em>De ignorantia</em>.</p> <p>Il saggio ripercorre e analizza la struttura argomentativa di <em>Convivio</em> IV vi, nel quale Dante traccia una breve ma interessante storia della scienza morale antica. In particolare l'autore considera le tesi di Stoici, Epicurei ed Accademici intorno alla felicità umana e rinviene nella posizione dei Peripatetici, e del loro caposcuola Aristotele, il culmine di questa ricerca. Ciò fornisce l'occasione a Dante per comporre un altissimo elogio del Filosofo, maestro e duca della ragione umana. L'articolo indaga i fondamenti dottrinari di questo elogio e la sua vitalità nell'opera dantesca (segnatamente nella <em>Monarchia</em>), mostrando al contempo come ad esso si opponga il giudizio su Aristotele formulato da Petrarca nel <em>De ignorantia</em>.</p> Paolo Falzone Copyright (c) 2022 Paolo Falzone https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 217 232 10.54103/quadernidigargnano-05-15 Considerazioni sulla tornata di canzone nel secondo trattato del 'Convivio' https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20233 <p>This paper analyzes the meaning of the term <em>tornata </em>in Dante's <em>Convivio</em>, in relation to his theoretical pronouncements, in <em>De vulgari eloquentia,</em> on the main forms of Italian versification. The discussion occurs within Dante's exegesis, in the second book of <em>Convivio</em>, on the many meanings of his canzone, <em>Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete </em>(<em>Rime</em> LXXXIX 2). Dante's explanation reveals how he understood the function of a poetic <em>envoi</em> or <em>congedo</em>, in relation both to composition and to performance of his lyrics.</p> <p>Questo contributo è dedicato all'analisi del lemma <em>tornata </em>nel <em>Convivio </em>di Dante, in rapporto con la disquisizione teorica sulle principali forme della versificazione italiana contenute nel <em>De vulgari eloquentia</em>. Nel secondo libro del <em>Convivio</em>, spiegando i molteplici significati della canzone <em>Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete </em>(<em>Rime </em>LXXXIX 2), Dante lascia capire come usasse intendere il <em>congedo </em>di canzone, anche in relazione con l'esecuzione della sua poesia.</p> Thomas Persico Copyright (c) 2022 Thomas Persico https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 233 243 10.54103/quadernidigargnano-05-16 'InProV': un inventario dei prosimetri in volgare dalla 'Vita nova' di Dante agli 'Asolani' del Bembo https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20234 <p>The early Italian literary record comprises a significant number of prosimetric works, alongside texts written entirely in verse or in prose: well-known prosimetra include Dante's <em>Vita nova</em>, Boccaccio's <em>Ameto</em>, Sannazaro's <em>Arcadia</em> and Bembo's <em>Asolani</em>. While individual prosimetra have often been studied in depth, more consistent, large-scale research into this category of texts is a more recent phenomenon, still lacking thorough investigation. The <em>InProV</em> research project aims to provide a comprehensive inventory of Italian vernacular prosimetra composed between 1250 and 1500. By analyzing the complete resulting corpus, the project aims to provide better insight into the development of this diverse literary tradition, which originates unquestionably with Dante's <em>Vita nova.</em></p> <p>Esempi celebri quali la <em>Vita nova </em>dantesca, l’<em>Ameto</em> del Boccaccio, l’<em>Arcadia</em> del Sannazaro e gli <em>Asolani </em>bembeschi, sono sufficienti a dimostrare che nei primi secoli della nostra letteratura la tipologia prosimetrica rappresentava una alternativa non irrilevante alla produzione di testi scritti interamente in versi o in prosa. Eppure, benché non manchino studi specifici e approfonditi delle singole opere, cui solo di recente si è affiancato un primo tentativo di esaminarle all’interno di un quadro complessivo, un’indagine esaustiva di tale fenomeno non è stata ancora condotta. Il progetto <em>InProV</em> mira alla costituzione di un inventario che raccolga tutti i prosimetri in volgare composti tra il 1250 e il 1500, e ne fornisca una analisi puntuale, al fine di comprendere meglio gli sviluppi di questa variegata tradizione letteraria che trova nel libello di Dante il suo indiscusso capostipite.</p> Matteo Favaretto Copyright (c) 2022 Matteo Favaretto https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 245 268 10.54103/quadernidigargnano-05-17 Indice dei nomi https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20248 <p>Index of names to the volume <em>Dante e il prosimetro. Dalla 'Vita nova' al 'Convivio'</em>, a cura di Paolo Borsa e Anna Maria Cabrini, Milano, Università degli Studi, 2022 ("Quaderni di Gargnano", 5).</p> <p>Indice dei nomi del volume <em>Dante e il prosimetro. Dalla 'Vita nova' al 'Convivio'</em>, a cura di Paolo Borsa e Anna Maria Cabrini, Milano, Università degli Studi, 2022 ("Quaderni di Gargnano", 5).</p> Giulia Ravera Copyright (c) 2022 Giulia Ravera https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 269 278 10.54103/quadernidigargnano-05-18 Indice dei manoscritti https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20249 <p>Index of manuscripts to the volume <em>Dante e il prosimetro. Dalla 'Vita nova' al 'Convivio'</em>, a cura di Paolo Borsa e Anna Maria Cabrini, Milano, Università degli Studi, 2022 ("Quaderni di Gargnano", 5).</p> <p>Indice dei manoscritti del volume <em>Dante e il prosimetro. Dalla 'Vita nova' al 'Convivio'</em>, a cura di Paolo Borsa e Anna Maria Cabrini, Milano, Università degli Studi, 2022 ("Quaderni di Gargnano", 5).</p> Giulia Ravera Copyright (c) 2022 Giulia Ravera https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 279 282 10.54103/quadernidigargnano-05-19 Dante e il prosimetro. Dalla 'Vita nova' al 'Convivio' https://riviste.unimi.it/quadernidigargnano/article/view/20247 <p>This volume presents the Proceedings of the 19th International Conference on Italian Literature in the "Gennaro Barbarisi" series, which took place over 15-23 October 2020. To mark the septcentenary of Dante Alighieri's death (1321-2021), the Conference was dedicated to the theme of <em>Dante and the Prosimetrum. From the 'Vita nova' to the 'Convivio'</em>. Due to the pandemic, the conference could not be held in the usual setting of Palazzo Feltrinelli in Gargnano del Garda, but was organized remotely on four individual days, in collaboration between the Department of Literary Studies, Philology and Linguistics of the University of Milan and the Department of Italian of the University of Fribourg, Switzerland.</p> <p>Questo volume raccoglie gli Atti del XIX Convegno internazionale di Letteratura italiana "Gennaro Barbarisi", svoltosi a distanza, a causa della pandemia, tra il 15 e il 23 ottobre del 2020 e dedicato, nella ricorrenza del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri (1321-2021), a <em>Dante e il prosimetro. Dalla 'Vita nova' al 'Convivio'</em>. Le quattro giornate di studio, che non si sono potute tenere nella consueta cornice di Palazzo Feltrinelli a Gargnano del Garda, sono state organizzate in collaborazione fra le due sedi del Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici dell'Università degli Studi di Milano e del Dipartimento di Italiano dell'Università di Friburgo in Svizzera.</p> Paolo Borsa Anna Maria Cabrini Catherine Keen Raffaele Pinto Igor Candido Luca Lombardo Heather Webb Valentina Mele Maria Clotilde Camboni Juan Varela-Portas de Orduña Marcello Ciccuto Jelena Todorović Beatrice Arduini Nicolò Maldina Giuseppe Ledda Paolo Falzone Thomas Persico Matteo Favaretto Giulia Ravera Copyright (c) 2022 Paolo Borsa, Anna Maria Cabrini, Giulia Ravera, Matteo Favaretto, Thomas Persico, Paolo Falzone, Giuseppe Ledda, Nicolò Maldina, Beatrice Arduini, Jelena Todorović, Marcello Ciccuto, Juan Varela-Portas de Orduña, Maria Clotilde Camboni, Valentina Mele, Heather Webb, Luca Lombardo, Igor Candido, Raffaele Pinto, Catherine Keen https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0 2022-12-07 2022-12-07 5 296 pp. 296 pp. 10.54103/quadernidigargnano-05-01