Introduzione

Autori

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/7402

Abstract

«Tante volte si è insistito sull’equivoco ragionamento per cui, essendo il gioco altra cosa dal serio, studiare il gioco non è cosa seria, tagliando così via una fetta di storia sociale decisamente “pesante”. È un equivoco che peraltro va lentamente sgretolandosi. Il concetto stesso di ludicità come dimensione ineliminabile del vivere collettivo comincia ad essere accettato e gira fra gli addetti ai lavori ormai a livello internazionale»: con queste parole Gherardo Ortalli, uno dei massimi esperti viventi di storia sociale del gioco, inaugurava in Statale, nel 2011, i lavori di una Giornata di Studi dedicata a Il gioco e i giochi nel mondo antico, tra cultura materiale e immateriale, organizzata da alcuni ricercatori di quello che allora era il Dipartimento di Scienze dell’Antichità, nell’ambito di un progetto interdisciplinare avviato nel 2009 e tuttora in corso.

Biografie autore

Andrea Capra, Università degli Studi di Milano

Diplomato alla Scuola Normale, Andrea Capra ha perfezionato i suoi studi a Cambridge e all’Università di Milano, dove insegna Letteratura greca. Vincitore di fellowship presso lo Harvard e il Princeton Center for Hellenic Studies, è autore di monografie e saggi su Platone, Aristofane, i lirici e il romanzo greco.

Chiara Torre, Università degli Studi di Milano.

Chiara Torre è professore associato di letteratura latina presso l’Università degli Studi di Milano. I suoi principali interessi di ricerca sono Seneca e la sua ricezione nel Tardo Antico e il rapporto tra arte e testo nella cultura romana (con specifico riguardo alla poesia di Ovidio).

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Pubblicato

2016-07-29

Fascicolo

Sezione

Percorsi della ludicità tra antico e moderno