Focus e ambito

1. Ricollegandosi idealmente a una prestigiosa rivista scientifica fondata nel 1997 da Giuseppe Edoardo Sansone, La Parola del Testo, diretta fino al 2003 dal compianto studioso, alla cui scomparsa è subentrata Anna Cornagliotti fino al 2010, nascono oggi queste Carte Romanze (il titolo è ispirato a una serie collettiva di studî curata in passato da Alfonso D’Agostino) che ne preservano alcuni capisaldi nel segno indelebile della fedeltà. Nell’atto fondativo del nuovo periodico ci pare opportuno dar risalto almeno ai seguenti quattro punti basilari:

j) la centralità del testo, che per gli studî filologici è oggetto specifico di studio e mezzo ineludibile anche per giungere alla comprensione del­l’extratestualità, dall’autore al lettore, dalla società alla cultura, a volte, di un’intera stagione;

ij) un compasso cronologico che travalica il Medioevo (epoca comunque di riferimento essenziale) per comprendere anche l’Umanesimo e il Rinascimento, i quali, ad onta di ogni possibile frattura epistemologica e culturale, rappresentano pure dei periodi di significativa continuità;

iij) il punto di vista comparato, sul doppio asse cronologico e geografico, che, quand’anche non emerga nel singolo contributo in modo palese, deve considerarsi comunque sotteso a una seria operazione esegetica, tanto piú che l’arco temporale che va dal Medioevo al Rinascimento costituisce l’humus piú propizia alla saturazione di rapporti fra le letterature romanze da un lato e dall’altro le lettere classiche, mediolatine, germaniche e semitiche (oltrepassando, eccezionalmente e motivatamente, i limiti temporali indicati);

iv) l’aconfessionalità metodologica, per cui sarà ospitato qualsiasi approccio sistematico al testo che tragga la sua legittimità da fondamenti razionali e dallo studio genuinamente storico dei fatti da interpretare.

Allargando poi gli orizzonti della rivista fondata da Sansone, ma perseguendo tendenze già acquisite dalla direzione di Anna Cornagliotti, le Carte Romanze concedono maggior attenzione agli studî linguistici neolatini, in prospettiva esclusivamente storica e in riferimento all’arco temporale già descritto, con le eventuali deroghe già segnalate al punto iij.

2. Ovviamente il dato piú appariscente è che si tratta di una rivista elettronica in linea, di accesso gratuito e coi requisiti che oggi si considerano necessarî perché le pubblicazioni scientifiche godano di buona salute (risultato della combinatoria di dati confortanti in ordine alla valutazione e alla diffusione), compreso il sistema di peer review adottato secondo gli standard più rigorosi. I fondatori hanno accettato di buon grado questa conversione, anche perché coadiuvati dall’esperienza della dott.ssa Paola Galimberti dell’Università degli Studi di Milano e dall’ab­negazione di alcuni giovani collaboratori, che gestiscono gli aspetti pratici della pubblicazione. Nel varo delle Carte Romanze si sono associati il Dipartimento di Studi Letterari, Filologici e Linguistici dell’Università degli Studi di Milano e il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università degli Studi di Torino, ancorando la pubblicazione al primo degli atenei citati (al quale va la nostra gratitudine per l’ospitalità concessa) e avvalendosi d’un ricco comitato di prestigiosi colleghi italiani e stranieri che collaborano alla buona riuscita dell’impresa.

3. La parola-chiave per noi, che non abbiamo pretese d’essere o d’apparire a tutti i costi originali e moderni, è il venerando termine “filologia”. Filologia è amore per la parola, ossia rispetto per l’espressione umana, lento assaporamento dei testi, passione razionale (valga l’ossi­moro) per la voce la cui memoria merita d’esser conservata secondo le procedure piú accreditate e trasmessa il piú possibile intatta alle generazioni future. Filologia è continuo esercizio del discernimento, nel tentativo di distinguere a chi appartiene quella voce: all’autore, a un lettore privilegiato od occasionale, a intere generazioni di fruitori del fatto letterario. Filologia è cauto e avveduto, ma non timido, esercizio della critica, del giudizio storico o del giudizio di valore, grazie all’applicazione (come si diceva) di varî metodi, considerabili, secondo una felice metafora, come filtri adatti a svelare ognuno un aspetto particolare del testo. Filologia è soprattutto interrogativo sulla verità, o meglio sulle molteplici verità dei testi e spesso è scoperta della bellezza che si può celare dietro una trama di parole. Filologia è sapersi porre continuamente in discussione e presentare con la massima onestà i risultati del proprio lavoro. Filologia è una delle forme di un’etica laica di cui c’è bisogno in ogni epoca della storia.

4. Ogni numero delle Carte Romanze comprenderà quattro sezioni:

1) edizioni di testi inediti o ripubblicati secondo modalità piú rigorose;

2) saggi di multiforme taglio su lingue e letterature romanze o studî su testi e autori in altre lingue, legati alla storia delle letterature neolatine;

3) varietà, note e discussioni, originate dalla pubblicazione di libri o di saggi dotati di una risonanza speciale, o da particolari eventi che interessano il campo d’indagine della rivista;

4) recensioni e schede di studî importanti di recente pubblicazione. Chiudono ogni numero brevi notizie sugli autori dei contributi.

5. Alla rivista semestrale si affianca una collana di volumi monografici o miscellanei («Biblioteca di Carte Romanze») ispirati agli stessi criterî del periodico e sottoposti allo stesso iter per la pubblicazione.

Siamo grati ai colleghi Paola Bianchi De Vecchi, Piero Boitani, Brigitte Horiot, Pier Vincenzo Mengaldo, Max Pfister, Sandra Ripeanu, Cesare Segre, Francesco Tateo e Maurizio Vitale per aver accettato di far parte del Comitato scientifico della rivista. Siamo inoltre grati ai colleghi Hugo O. Bizzarri, Maria Colombo Timelli, Frédéric Duval, Pilar Lorenzo Gradín, Maria Grossmann ed Elisabeth Schulze-Busacker per aver accettato di far parte del comitato di Direzione.

 

 Anna Cornagliotti - Alfonso D’Agostino

Processo di Peer Review

Con la sola eccezione delle recensioni di volumi (oggetto d’una revisione interna), ogni contributo proposto per la pubblicazione in Carte Romanze è inizialmente letto da uno dei componenti della Direzione: se esso è ritenuto adeguato alla policy editoriale e presenta un livello qualitativo sufficiente, è inviato a due distinti revisori esterni rispetto a Direzione, Comitato scientifico, Comitato editoriale e Redazione della rivista. Carte Romanze si serve di un sistema di revisione a doppio cieco. La scelta dei revisori spetta al Comitato scientifico ed è effettuata tenendo conto dell'esperienza e competenza dei revisori medesimi. L'elenco dei revisori è pubblicato a questa pagina.

Il procedimento di revisione mira a offrire alle autrici e agli autori l’opinione d’un esperto sul loro lavoro e, se necessario, suggerimenti operativi per migliorare il contributo.

La procedura di peer review è gestita con la piattaforma OJS.

Frequenza di pubblicazione

Carte Romanze pubblica due fascicoli semestrali, con uscita nella primavera e nell'autunno di ogni anno.

Open Access Policy

Carte Romanze recepisce e pubblica i suoi contenuti a titolo completamente gratuito, senza oneri per gli autori. La rivista fornisce accesso aperto ai suoi contenuti, nella convinzione che rendere le ricerche disponibili liberamente al pubblico migliori lo scambio della conoscenza a livello globale.

La rivista si serve di una licenza Creative Commons. Attraverso la licenza CC-BY-NC-ND gli autori conservano il copyright, permettendo a chiunque di scaricare il contributo, di leggerlo e stamparlo. Ogni riuso deve prevedere la citazione virgolettata (o comunque riconoscibile), garantendo all’autore la proprietà intellettuale di quanto citato, e segnalando sempre e comunque la rivista come fonte (con l’indicazione dell’annata, del volume e delle pagine). Non è invece concessa a nessuno al di fuori dell'autore la modifica del contributo né il riuso per creare opere secondarie.

Pre-print e post-print possono essere archiviati ovunque con la stessa licenza.

Quando siano rispettate le indicazioni di cui sopra, non è necessario richiedere ulteriori permessi di utilizzazione del materiale né all’autore né al comitato scientifico.

Archiviazione

L'Università degli Studi di Milano ha un accordo di archiviazione con le Biblioteche Nazionali Centrali di Firenze e Roma nell'ambito del progetto nazionale Magazzini Digitali.

La rivista ha attivato il servizio PKP PN (Preservation Network) per conservare i contenuti digitali attraverso il loro trasferimento al progetto LOCKSS (Lots of Copies Keep Stuff Safe).

Misure antiplagio

Gli editor hanno il compito di agire tempestivamente in caso di errori e comportamenti scorretti, accertati o presunti, sia nei confronti dei contributi pubblicati che di quelli ancora da pubblicare. In caso di errori, pubblicazione fraudolenta o plagio, negli articoli pubblicati o durante il processo di pubblicazione, verranno prese le misure appropriate, seguendo le raccomandazioni e le linee guida di di COPE. Le correzioni avverranno con il dovuto risalto, inclusa la pubblicazione di un erratum (errori nel processo di pubblicazione), rettifica (errori degli autori) o, nei casi più gravi, il ritiro del lavoro interessato. I documenti ritirati verranno conservati online e saranno contrassegnati in modo ben visibile come ritrattazione in tutte le versioni online, incluso il PDF, a garanzia di trasparenza verso i lettori.              

Codice etico

Carte Romanze si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE (Committee on Publication Ethics), Best Practice Guidelines for Journal Editors

È necessario che tutte le parti coinvolte – autori, redattori e referee – conoscano e condividano i seguenti requisiti etici.

 

Doveri dei direttori

Decisioni sulla pubblicazione

I direttori della rivista sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti. I direttori possono far riferimento al comitato scientifico della rivista e sono vincolati ai requisiti delle leggi vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio. I direttori possono parlare con altri redattori o referee nel prendere le proprie decisioni.

Correttezza

I direttori valutano gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori.

Riservatezza

I direttori e qualsiasi membro dello staff non devono rivelare qualsivoglia informazione su un manoscritto sottoposto alla valutazione della rivista a chiunque non sia l’autore corrispondente, referee, referee potenziale, consulenti editoriali, e l’editore, a seconda dei casi.

Conflitto di interessi e divulgazione

Materiali inediti contenuti in un manoscritto inviato non devono essere utilizzati nella ricerca di un direttore o di un membro della redazione senza l’espresso consenso scritto dell’autore.

 

Doveri dei referee 

Contributo alla decisione editoriale

La pratica di peer review aiuta i direttori a prendere decisioni editoriali e attraverso la comunicazione editoriale con l’autore può anche aiutare l’autore a migliorare il suo testo.

Rispetto dei tempi

Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente ai direttori.

Riservatezza

Ogni testo assegnato in lettura deve essere considerato riservato. Pertanto, tali testi non devono essere discussi con altre persone senza esplicita autorizzazione dei direttori.

Oggettività

La peer review deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sull’autore è inopportuno. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.

Indicazione di testi

I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’autore. Il referee deve inoltre segnalare ai direttori eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.

Conflitto di interessi e divulgazione

Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di peer-review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a precedenti rapporti di collaborazione o di concorrenza con l’autore e/o con la sua istituzione di appartenenza.

 

Doveri degli autori

Accesso e conservazione dei dati

Se i direttori lo ritenessero opportuno, gli autori degli articoli dovrebbero rendere disponibili anche le fonti o i dati su cui si basa la ricerca, affinché possano essere conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione ed essere eventualmente resi accessibili.

Originalità e plagio

Gli autori devono garantire che hanno scritto opere del tutto originali, e se gli autori hanno usato il lavoro e/o parole di altri, che questo è stato opportunamente indicato o citato.

Indicazione delle fonti

L’autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo. 

Paternità dell’opera

Va correttamente attribuita la paternità dell’opera e vanno indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell’articolo. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca, il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto.

Nel caso di contributi scritti a più mani, l’autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione nella rivista.