Dalla scrittura d’autore alla drammaturgia d’attore: il caso de Le ultime lune di Furio Bordon

Autori

  • Mariagabriella Cambiaghi Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/10523

Abstract

L’articolo studia la relazione tra testo drammatico e lavoro dell’attore, in riferimento al suo fondamentale contributo alla creazione scenica della parte attraverso la “drammaturgia d’attore”. In tale prospettiva, un esempio interessante è rappresentato da Le ultime lune, commedia scritta da Furio Bordon nel 1992 e interpretata nel 1995 da Marcello Mastroianni come suo ultimo spettacolo teatrale. La commovente recitazione di Mastroianni divenne leggendaria, perché negli ultimi mesi della sua vita, l’attore si trovò veramente a vivere la condizione del personaggio; tuttavia, il testo, incentrato sul tema della senilità e dell’abbandono, attirò negli anni successivi, anche l’interesse di altri attori (Gastone Moschin, Gianrico Tedeschi, Maia Monzani), ottenendo nuove e interessanti messe in scena. Lo studio delle diverse interpretazioni consente di ricostruire la complessità del lavoro attoriale, attraverso tagli, adattamenti, dinamiche fonetiche e gestuali, che testimoniano come il testo drammatico non finisca mai di trasformarsi, ottenendo molteplici vite sulla scena.

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Pubblicato

2018-08-01

Fascicolo

Sezione

Saggi