Il De divinatione ciceroniano e la polemica di Carneade contro la divinazione
DOI:
https://doi.org/10.13130/2282-0035/12019Abstract
Nei dialoghi de divinatione (1.7) e de natura deorum (2.162), Cicerone presenta la polemica di Carneade contro la divinazione come una polemica antistoica. In questo articolo, che si ispira ad un studio di D.N. Sedley sugli argomenti teologici carneadei (Cic. nat. deor. 3.29-52; Sext. Emp. adv. math. 9.138-90), mi propongo di dimostrare che tale presentazione non corrisponde pienamente alle reali intenzioni di Carneade. Gli stoici furono senza dubbio i più grandi teorici della divinazione, ragion per cui è legittimo supporre che essi fossero tra i bersagli preferiti da Carneade. Tuttavia, la loro concezione della divinazione è molto vicina a quella comunemente accolta nell’antichità e testimoniata da poeti e filosofi: propongo dunque che gli argomenti di Carneade siano considerati come un attacco alla divinazione per se, e non solo al modo in cui gli stoici la giustificarono filosoficamente.Dowloads
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
(Estratto del contratto di edizione)
L'autore concede a ACME il diritto di pubblicare per la prima volta o ripubblicare l’opera entro un anno dalla consegna definitiva e quello perpetuo di distribuirla gratuitamente al pubblico su qualsiasi supporto e in qualunque parte del mondo, ivi compresa la comunicazione al pubblico tramite il sito Web della rivista;
L'autore mantiene il diritto di creare opere derivate e di riprodurre, distribuire, eseguire o mostrare pubblicamente la sua opera in occasione di docenze, conferenze o presentazioni, o altre opere di natura scientifica e attività professionali esplicitando la pubblicazione su ACME;
L'autore mantiene il diritto di diffondere ad accesso aperto, tramite il proprio sito web o tramite un archivio istituzionale o disciplinare, l’opera dal momento della sua pubblicazione su ACME;
L'autore rinuncia, d’accordo con l’Editore, a qualunque eventuale forma di remunerazione accordata dalla normativa nazionale vigente ad autori ed editori per i diritti di reprografia a scopo non di lucro e prestito bibliotecario.