Il riflesso di Antigone in «Enten-Eller». Lineamenti di un’estetica kierkegaardiana del tragico
DOI:
https://doi.org/10.13130/2282-0035/13214Abstract
Questo articolo prende in esame le riflessioni sul tragico che Kierkegaard dispiega nella prima sezione di Enten-Eller, concernente l’estetica. La rielaborazione della tragedia di Sofocle costituisce, per Kierkegaard, la realizzazione delle norme estetiche proposte in questo capitolo sul tragico: il lirico moderno che si sposa all’epico greco. La nuova figura di Antigone è la risposta che Kierkegaard si sforza di fornire alla crisi della tragedia moderna, nella quale il conflitto drammatico rischia continuamente di trapassare dal campo dell’estetica a quello dell’etica, con cui il tragico è essenzialmente incompatibile. Due sono le linee interpretative, addizionalmente alla controparte espositiva del testo, a cui si dedica qui maggiore spazio: l’intersezione tra la vita personale di Kierkegaard e le scelte di sviluppo drammatico assegnate alla figura di Antigone, nonché alle altre figure della sua produzione estetica; il tentativo di concepire Il riflesso del tragico antico nel tragico moderno congiuntamente ai due successivi capitoli di Enten-Eller, Silhouettes e Il più infelice, mediante i quali ricavarne l’anatomia e l’architettura profonde.
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