Per una educazione illuministica. I «Racconti morali» di Giambattista Biffi: le fonti
DOI:
https://doi.org/10.13130/2282-0035/15238Abstract
L’articolo verte sulla figura dell’illuminista cremonese Giambattista Biffi (1736-1807), membro dell’Accademia dei Pugni, e sull’analisi dei suoi Racconti morali ad uso d’un fanciullo, autografi e inediti, conservati nella Biblioteca Statale di Cremona. Sono una decina di novelle scritte con un intento pedagogico per il marchesino Daniele Ala, primogenito del marchese Gian Francesco Ala, amico di Biffi. Dopo aver preso in esame il contesto familiare e quello storico in cui sono stati scritti – il periodo delle riforme asburgiche – e averne proposto una datazione, l’autrice identifica le fonti a stampa, sia italiane che straniere, dalle quali Biffi ricavò la trama delle novelle. Infine ne sottolinea la matrice illuministica che proponeva una educazione alla virtù intesa come utilità sociale, per il benessere e la felicità collettiva.
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