A casa del sarto. Appunti di lettura dai Promessi sposi

Autori

  • Gregorio Facciotto Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/15240

Abstract

Troppo spesso limitativi sono stati i giudizi che, in sede critica, il carattere del sarto manzoniano ha raccolto: l’angolatura da noi adottata mira invece ad una riconsiderazione, all’interno di una lettura tentativamente globale dei Promessi sposi, del significato specificamente letterario che il personaggio rivendicherebbe per sé. L’ipotesi è di scorgere, all’interno della casa borghigiana, un filo sottile ma tenace, nascosto ma intenzionale, in grado di legare l’episodio analizzato alla conclusione effettiva del romanzo: quasi che il narratore, a tale altezza dell’eroica fatica, una buona donna già avesse immaginato, a cucinare il sugo in anticipo di tutta la storia, il brodo di cappone per il giorno della festa. A conforto dell’intuizione, sono apparsi nel percorso segnali molteplici di luce - luce metanarrativa - o inviti chiari a leggere, nel fu Tommaso Dalceppo, nientemeno che una delle possibili controfigure testuali manzoniane.

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Pubblicato

2021-03-12

Fascicolo

Sezione

Saggi