Manderley in Rebecca by Daphne du Maurier: a haunted house

Autori

  • Nicoletta Brazzelli

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/15689

Abstract

Manderley, la dimora immaginaria sulla costa della Cornovaglia che assomiglia a Menabilly, dove Daphne du Maurier visse e scrisse, costituisce il centro di Rebecca, un romanzo pubblicato nel 1938 che riscosse un enorme successo e divenne un film di Hitchcock nel 1940. La narratrice senza nome comincia il suo racconto informando il lettore che «Manderley was ours no longer. Manderley was no more». Ma è grazie alla sua straordinaria immaginazione che la residenza si staglia davanti ai nostri occhi con il suo viale sinuoso, invaso da mostruosi rododendri color rosso sangue. Modellato su Jane Eyre di Charlotte Brontë, Rebecca è un racconto cupo e romantico, comprendente una seconda moglie, un marito facoltoso, una proprietà inglese misteriosa che nasconde segreti oscuri. Ma mentre Bertha, la moglie di Rochester, è viva, la prima moglie di Maxim de Winter domina Manderley dal regno dei morti. In questo articolo mi concentro su Rebecca come romanzo che comprende la dimensione sentimentale, gotica e poliziesca, e include anche elementi della fiaba e del dramma psicologico: Daphne du Maurier utilizza questi generi e li mescola, contribuendo ad arricchire il tropo della casa infestata, una efficace costruzione immaginativa attraverso cui la scrittrice presenta livelli molteplici di consapevolezza ed esplora i motivi della sessualità e della trasgressione femminile. Si tratta di un Bildungsroman assai peculiare, in cui la narratrice timida e modesta è alla ricerca di felicità e amore. Ma nel racconto che intreccia crimine e mistero molti dettagli non vengono rivelati, mentre il naturale e il sovrannaturale si intersecano, e, per questa ragione, Rebecca può essere definito anche un romanzo di fantasmi. L’immaginazione di Daphne du Maurier, che esplora la psiche dei personaggi, rappresenta eventi traumatici, e invita i lettori ad addentrarsi nella storia drammatica fino all’epilogo, che rimanda all’inizio della narrazione.

Pubblicato

2021-06-04

Fascicolo

Sezione

Saggi