Vivaldi e il Santo Sepolcro: nuove riflessioni e ipotesi
DOI:
https://doi.org/10.54103/2282-0035/19885Abstract
La Suonata a 4 al Santo Sepolcro RV 130 e la Sinfonia al Santo Sepolcro RV 169, due composizioni gemelle risalenti con ogni probabilità agli anni Trenta del Settecento, occupano un posto singolare nella produzione strumentale di Antonio Vivaldi. L’indicazione del titolo «al Santo Sepolcro» non lascia dubbi sul fatto che le due partiture siano connesse con la Passione di Cristo e che dunque siano state composte per la settimana di Pasqua; restano tuttavia problematiche da individuare l’occasione e la destinazione e per cui esse sono state scritte. Se da una parte appare chiaro il riferimento delle due composizioni al modello formale e stilistico rappresentato dalla sinfonia introduttiva del «sepolcro», il particolare tipo di oratorio coltivato dagli anni Sessanta del Seicento nella cappella imperiale di Vienna, dall’altra rimangono aperte le ipotesi di un adattamento di questo modello compositivo in funzione di un contesto diverso da quello viennese – o comunque centroeuropeo – e segnatamente di alcune possibili destinazioni in ambito veneziano.
Downloads
Dowloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
(Estratto del contratto di edizione)
L'autore concede a ACME il diritto di pubblicare per la prima volta o ripubblicare l’opera entro un anno dalla consegna definitiva e quello perpetuo di distribuirla gratuitamente al pubblico su qualsiasi supporto e in qualunque parte del mondo, ivi compresa la comunicazione al pubblico tramite il sito Web della rivista;
L'autore mantiene il diritto di creare opere derivate e di riprodurre, distribuire, eseguire o mostrare pubblicamente la sua opera in occasione di docenze, conferenze o presentazioni, o altre opere di natura scientifica e attività professionali esplicitando la pubblicazione su ACME;
L'autore mantiene il diritto di diffondere ad accesso aperto, tramite il proprio sito web o tramite un archivio istituzionale o disciplinare, l’opera dal momento della sua pubblicazione su ACME;
L'autore rinuncia, d’accordo con l’Editore, a qualunque eventuale forma di remunerazione accordata dalla normativa nazionale vigente ad autori ed editori per i diritti di reprografia a scopo non di lucro e prestito bibliotecario.