ATONEMENT DI IAN MCEWAN: UN MOMENTO CULMINANTE NELLA RIFLESSIONE METANARRATIVA DEGLI ANNI NOVANTA

Autori

  • Marta Limosani

DOI:

https://doi.org/10.13130/2282-0035/4576

Abstract

Questo saggio si concentra su Atonement, il romanzo di Ian McEwan più conosciuto e apprezzato, e lo interpreta come il momento culminante di una evoluzione artistica attraversata dall’autore durante gli anni Novanta del secolo scorso. La prima sezione prende in esame due romanzi precedenti, Black Dogs e Enduring Love, e mette in luce l’emergere di un interesse dell’autore per una narrativa capace di conciliare l’analisi di temi etici, collegati a tragedie individuali o collettive, con una riflessione sulla scrittura e sui suoi meccanismi. La sezione seguente mostra come questa sintesi trovi in Atonement la sua manifestazione più compiuta, densa di profonde implicazioni. McEwan, ricorrendo a una narrativa in parte conforme alle convenzioni del realismo e in parte caratterizzata da alcuni elementi metanarrativi, mette in luce le limitazioni e le ambivalenze della narrazione come mezzo espressivo, ma afferma allo stesso tempo il valore del romanzo come luogo privilegiato per l’indagine dell’animo umano.

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Pubblicato

2014-12-19

Fascicolo

Sezione

Saggi